I.S.E.S. di Secondigliano

Il rione ISES a Napoli1 è una porzione del quartiere 167 di Secondigliano e più precisamente di esso è il Lotto U, appartenente al filone dei progettisti con a capo le ambizioni riprese al Bagicalupi e Barcucci2.
Si trova disteso su sei ettari di terra sottratta all’antico casale dall’Istituto per lo Sviluppo dell’Edilizia Sociale, ISES, con impostazioni edilizie e fondiarie importate dalla UNRRA-CASAS, per effetto della legge promulgata e varata dal Governo nello stesso anno3 e definitivamente soppressa nel 19724.


Tuttavia, è aderente alla tipologia di fondazione immobiliare tipica delle strutture emergenti a marchio IACP e dell’INA-Casa.
Continuano a chiamarlo “Le case dell’ISES”, ma esso come tale non è configurato. Piuttosto si è trattato di un concorso indetto dalla ISES5 con una giuria composta da Ridolfi e Bonelli che premieranno il progetto Gorio6 selezionando poi altri undici progettisti7 finiranno per creare un quartiere satellite per oltre sessantamila abitanti.


Le condizioni per il concorso non si verificarono secondo gli schemi prestabiliti.

Aprendosi più e più volte scenari diversi, sui quali emersero le migliori energie intellettuali che, per l’occasione del concorso, ebbero modo di confrontarsi in vitro. 

  • E lo fecero su un progetto ambizioso circa il nuovo modo di abitare, offrendo di volta in volta progetti che rispondessero al criterio urbanistico di qualche cosa di nuovo e tipologicamente flessibile specie per l’industrializzazione edilizia ed il controllo della spesa.Le risposte al concorso risentirono fortemente dell’indeterminatezza degli elementi urbanistici del Piano di Zona 167 di Secondigliano a cui avrebbero dovuto riferirsi; la progettistica dell’epoca venne divisa sostanzialmente in due filoni: quello dei progettisti che preferirono l’attenzione al traffico e alla viabilità e dall’altra parte i progettisti per l’edilizia di qualità morfologica per il nuovo pezzo di quartiere. Tra le diverse tendenze emerse la forma di Gorio, poi vincitrice del concorso, che presentava edifici allineati sul terreno come elementi tubolari, che contengono alloggi adattabili e flessibili; l’idea proposta fu poi importata anche per le Vele di Franz Di Salvo.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Sergio Stenti, Napoli Moderna. Città e case popolari. 1968-1980. Introduzone di Alberto Ferlenga. Napoli 1993 edizioni Clean BNN 2008 A 855, pagg 66-69 Altri contributi: 80 anni di edilizia a Napoli. Vedasi anche: Il finanziamento dell'edilizia economica e popolare. Leggi il PDF. Contributi anche da: ISES - Quartiere a Secondigliano, Napoli Schema distributivo alloggi (A.p.F.P.)
(2) Bagicalupi, al progetto centrò l’idea di sollevare da terra edifici a piastra pedonale attrezzata. Barcucci tramò una maglia cartesiana di palazzi e ballatoi intercomunicanti tra loro; De Rosa distribuì gruppi di cellule poste al di sopra delle piastre pedonali, mentre Lugli ipotizzerà un habitat composto da torri ad albero e corpi di fabbrica bassi a maglia. Portoghesi, che invece apparterrà al filone dei progettisti più propensi per la qualità delle strutture, proporrà di edificare tre ovali intrecciati con cellule montate a puzzle, Badaloni segnerà il terreno per cinque corti su pilotis ed un edificio lamellare di 14 piani; Fabbri, penserà ad un edificio a nastro continuo per l’individuazione di corti rettangolari aperte e segnate da torri di 13 piani di altezza.
(3) sect; 38.7.13 - L. 15 febbraio 1963, n. 133. Trasformazione dell'U.N.R.R.A. - Casas in «Istituto per lo sviluppo dell'edilizia sociale (I.S.E.S.)
(4) Decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1972, n. 1036 Norme per la riorganizzazione delle amministrazioni e degli enti pubblici operanti nel settore della edilizia residenziale pubblica. Apri il documento.
(5) Concorso Nazionale ISES di selezione progettisti per un quartiere di Secondigliano. In “L’Architettura c.s.”, numero 121, 1965, da pag. 430
(6) F. Gorio fu a capo del gruppo vincitore; nel suo gruppo si ricordano: A. Bruschi, De Feo, Jacobelli, Maneri Elia, Piroddi e Ricciardulli, Rossi, Salzano e Musmeci.
(7) I gruppi selezionati furono: Anversa, Bagicalupi, Barucci, Dall’Olio, De Rosa, De Carlo e Lambertucci; Lugki, Portoghesi, Roisecco e Uliveri