Chiesa Santa Maria di Tutti i Santi Napoli

È la chiesa di Santa Maria di tutti i Santi fondata nell’ambito del progetto di ricostruzione dell’universo parrocchie napoletane sotto la giurisdizione del Cardinal, Annibale di Capua è ricordata col titolo cinquecentesco di Santa Maria Ognissanti nel decreto di erezione delle nuove parrocchie napoletane del 1597.

Si trova a sinistra della Via di Sant’Antonio Abate nell’omonimo borgo a Napoli1, nell’area fortemente dominata dalla presenza importante della chiesa di Sant’Anna a Porta Capuana.


Il mirabile disegno controriformistico di riordinare il patrimonio immobiliare sacro della città tra il XVI ed il XVII secolo fu ultimato dal suo successore, Alfonso Gesualdo.
Le guide locali della città di Napoli di quel secolo, non sembrano aver mai trovato assieme l’univoco accordo sulla data di fondazione della chiesa che oscilla tra il 1583 ed il 1588.
La facciata prospisciente Via Sant’Antonio Abate è molto semplice, con pochi elementi che la caratterizzano; si tratta, questi, solo di un portale architravato in piperno ed un rosone ovale sovrapposto.


Al suo interno sono ancora più che visibili i segni di un riordino settecentesco dell’ambiente.

Specie per quanto riguarda gli stucchi alle pareti, mentre invece, il soffitto è una ricostruzione moderna di un modello ottocentesco.

  • È intitolata alla Vergine Maria Madre di Tutti i Santi per la presenza di un quadro posto all’altare maggiore, di autore ignoto, ma di squisitissimo stile tardo manieristico inizio XVII secolo. Mentre sugli altari minori all’interno dell’unica navata vi sono collocati quadri di artisti del XIX secolo; il primo a sinistra sempre di autore ignoto mostra la Famiglia della Vergine, a destra invece, una Deposizione firmata Giosuè De Angelis, 1852; sul terzo altare di sinistra la tela che ritrae la Madonna con i Santi e le Anime Purganti, di Raffaele Spanò, 1845; ed infine, di eccezionale valore artistico è la scultura della Madonna con Bambino, secondo Seicento di Genova, opera attribuita non senza riserve, ad un maestro dell’ambito di Filippo Pardo. 

Piccola chiesa di Santa Maria del Riposo al Vasto.

Qui in questo piccolo borgo sorgeva prima della totale muratura in cemento armato una piccola chiesa, ricordata col titolo di Santa Maria del Riposo nel vicoletto che prende il suo nome, oggi in fondo ad una stradina che nel suo nome, ammette, secondariamente, anche quello dell’Arciconfraternita dei Santi Cosma e Damiano.

  • L’Arciconfraternita, come scrivono le fonti, l’abitò per qualche tempo, essendo stata la primitiva chiesa distrutta, e per primitiva chiesa si intende effettivamente una chiesetta sorta sulla spianata sotto il colle dei Miracoli, là dove, cioè, qualche secolo più tardi sorgerà il palazzo Fuga. La chiesetta preziosa per le fonti storiche in tema di edifici sacri poco insidiosi si trova quasi nascosta nella zona popolarmente nota col termine di Vasto, una storpiatura napoletana con la quale è indicata nella toponomastica dell’urbanistica settecentesca la zona Guasto, ovvero, l’area dominata da palazzo della Vicaria, nell’omonima sezione, il forte di Porta Capuana, e le chiese di Santa Maria di Tutti i Santi e Sant’Anna. La sua data di fondazione è rimasta ignota nonostante gli sforzi degli studiosi di collocarne la sua costruzione tra la fine del XVIII secolo ed i primi anni del secolo successivo, in quanto, questo edificio appare per la prima volta sulla pianta della città di Napoli redatta dal Marchese nel 1804.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Napoli Sacra 15. itinerario Napoli : Elio De Rosa, ©1993. - P. 65-128 ill; 33 cm. Codice SBN NAP0159853 Autore secondario Di Mauro, Leonardo Luogo pubblicazione Napoli Editori Elio De Rosa Anno pubblicazione 1993; pagine 913-914. Per la chiesa di Santa Maria del Riposo, alle pagina 914.