Edifici Mattei al Centro Direzionale Napoli

Mattei fu l’architetto che ha prestò collaborazione nei lavori di costruzione degli edifici dei lotti A6 e A7, portati a compimento dall’egregia mano dell’architetto Arrigo Marsiglia e consorte.
Tra l'altro Massimo Mattei fu anche l’unico degli architetti impegnati in quest’opera a riconoscere per tutto il Centro Direzionale di Napoli uno stile architettonico non unico per tutti gli elementi immobiliari che lo compongono, quanto piuttosto, uno stile complessivamente da identificarsi con l’appellativo di stile internazionale, e cioè una sicura omogeneità dei materiali in uso, ma con prospiscienze e scelte di facciate richiamanti le tipologie insediative edilizie di tutti i Centri Direzionali d’Europa.
Questi edifici contrariamente al tessuto edilizio messo a progetto, hanno avuto esecuzione per gran parte senza l’uso del curtain walls, ossia facciate continue quasi sempre specchiate dal cristallo.
Gli edifici Mattei furono progettati per esaltare l’uso antico della pietra in luogo del cristallo.
Oltre all’uso volumetrico di un corpo di fabbrica articolata invece di un corpo di fabbrica schiacciato dall’estensione tipica di un curtain walls.
- Gli edifici realizzati da questo architetto, C2 e B4, affacciano direttamente sul versante nord del Centro Direzionale e sul suo asse verde, caratterizzati dal fronte porticato al piano terra. Allo stesso modo di quanto il suo autore lasciò detto sulla rivista ”Al Centro dell’Editoriale Vivere”, l’edificio C2 non presenta solo il portico sul piano pedonale come forma caratteristica, ma esso è in effetti il risultato finale di una fusione di due enormi edifici, rispettivamente uno di sei piani e l’altro di sette, e la magnifica riuscita di un giardino pensile installato con copertura attrezzata ad una certa altezza ed annessa anche una galleria commerciale. L’edificio B4 è finito in uso ad una succursale campana dell’Istituto bancario Monte Paschi di Siena. La destinazione d’uso degli immobili ha influito sulle scelte opzionali dei materiali e delle tecnologie in considerazione soprattutto del fatto che gli spazi interni sono stati suddivisi con pareti mobili, di modo che col tempo, se ce ne fosse stato bisogno, questi sarebbero potuti cambiare di volume continuamente ed in base alle esigenze del momento oppure in base al corso degli eventi. E questo ha comportato l’uso di pavimenti galleggianti con strato d’usura in p.v.c., o in alcuni punti in marmo, e pareti attrezzate in melaminico o in alcuni casi in acciaio goffrato.
Spazio note
(1) Liberamente estratto da: Al Centro : il Centro Direzionale di Napoli / \\testi: Antonella Sinopoli, Marco Suraci ; foto ed elaborazioni digitali: Ciro Fusco!. - \\S. l.! : Editoriale Vivere, \\1999!. - 103 p. : ill. ; 33 cm. ((Testo anche in inglese. Codice SBN NAP0261280Categorie delle Guide
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