Palazzina Russo-Ermolli a via Palizzi Napoli

È la palazzina Russo-Ermolli al numero civico 50 di via Palizzi a Napoli1, otto numeri civici più a nord di villa Ascarelli ed undici numeri civici rispetto a Villa De Cristoforo.

E’ opera egregia condotta a termine nel 1915 dall’ingegner Stanislao Sorrentino, autore della villa Angelina Adele a via Mancini, entrambe collocate sul versante occidentale della collina del Vomero.

Si tratta di un classico esempio di palazzina stile Liberty costruita su due diverse quote, impreziosita da un’illusiva, quanto suggestiva decorazione di un rampicante che la percorre per intero ed anche dalla differente configurazione che essa assume a seconda del punto di osservazione, data dal fatto ch’essa si sviluppa su due salti di quota di notevole dislivello.

Infatti, la palazzina è visibile dalla stessa via Palizzi al numero, 50, in curva sul tornante, apparendo pertanto come una nota palazzina di stile Liberty, mentre invece, la si può scorgere anche dal piano basso di piazza Amedeo, apparendo in quel punto, però solo e semplicemente come un indistinto immobile tra i tanti che occupano il settore sul versante.

  • Il piano fondale sta ad un livello notevolmente sottoposto al piano stradale, e di fatto il suo ingresso corrisponde al quinto piano della struttura, tra l’altro agganciato alla strada da un ponte tipo pensilina sospesa. Tutto quanto l’immobile sta arretrato abbastanza da lasciare lo sviluppo di un giardino sottostante e le relative aperture di vani servizio. La facciata si innalza per altri due piani rispetto alla pensilina d’ingresso mostrando un corpo aggettante all’interno del quale trova spazio l’atrio di ingresso. Al secondo piano, un terrazzo si apre a coronamento della superficie ed è delimitato da una balaustra che in parte riprende i motivi floreali dello stesso poderoso cornicione, posto alla massima quota, laddove a circoscrivere l’intera pianta dell’immobile una balaustra di contenimento, con fregi e decori floreali. Per quanto riguarda l’altro lato dell’immobile, quello che guarda la distesa del golfo di Napoli, la palazzina si sviluppa per sei piani in profondo verticale senza distinguersi per l’apparato decorativo che invece ne risaltà l’aspetto sull’altro lato.


Spazio note

(1) Pasquale Belfiore e Benedetto Gravagnuolo Architettura e urbanistica del Novecento, premmessa di Mario De Cunzo, prefazione di Renato De Fusco Editori La Terza maggio 1994 BNN S C ARTE B 495/ter BNN SC ARTE B 495/ter