Villa Panza a Posillipo Napoli

Villa Panza a Posillipo è ubicata al numero civico 18 della salita del Casale di Posillipo sull’omonimo colle a mare, escluso dal sistema regionale Parco delle Colline di Napoli1.

È detta anche “Villa delle Rose”, tipica essenza delle architetture liberty di classica fattura napoletana, specie per gli imbotti, inscritti a chiusura delle luci, con persiane in legno.
E' nativa del Novecento italiano e dell’epoca delle grandi colmate a mare e sorge giusto al centro di un’area sistemata a verde, in pendenza sul monte.


Circondata, si legge sui documenti di testo, da un fitto giardino a palmizi, ma privo però delle decorazioni e degli elementi di pregio che la caratterizzarono fin da subito.

È caratteristica anche e soprattutto nella volumetria rimasta pressocché essenziale all’uso, ma articolata se non altro nella forma.
Si presenta alta tre piani con avancorpo che, oltre a precederne la facciata, conta altri due piani di altezza. Alcune immagini di repertorio la presentano nella veste che ha perduto a seguito di manomissioni di sorta.



Alla base una ricca teoria di balaustre e di balconi la impreziosivano secondo il gusto europeo delle grandi trasformazioni architettoniche.

  • Al piano superiore rispetto al muro di cinta sulla strada, una serie di motivi geometrizzanti in stucco la caratterizzavano secondo la produzione in serie di questo tipo di decorazione esterna trattato come fosse stata una linea marcapiano: infatti, una simile veste architettoniche, fu pensata anche per il villino Santo Strato. Scomparso anche il classico cornicione a coronamento della struttura, studiato per poggiare su mensoloni decorati alla floreale. A renderla ancor più preziosa, il rivestimento esterno, purtroppo, andato perduto anche questo, segnato dalla maiolica policroma e agli spigoli della villa, un accorgimento di finto bugnato accoglieva delle colonnine semincassate.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Alessandro Castagnaro, Architettura del Novecento a Napoli, Prefazione di Renato De Fusco, Edizioni Scentifiche Italiane. BNN SEZ NAP VII A 1623 pag 154/155