Palazzo Cottrau a Piazza Amedeo Napoli

È il primo dei due palazzi Cottrau-Ricciardi, di cui, uno costruito a piazza Amedeo, cuore dell’omonimo comparto urbano all’interno del più famoso quartiere di Chiaia a Napoli1 e l’altro alla Salita di Piedigrotta a Mergellina.

Questo di piazza Amedeo, fu costruito su progetto firmato Giulio Ulisse Arata, medesimo autore del palazzo dei Mannajuolo a via Filangieri, e delle Terme di Agnano ai Campi Flegrei. Si eleva in angolo al più importante dei nodi viari della zona, ed esattamente nell’andamento stradale di via Crispi, piazza Amedeo e via Martucci.


Il suo prospetto principale, composto in maniera lineare e con aperture complanari, guarda piazza Amedeo, mentre il resto dell’immobile è fatto avanzare da due avancorpi posti in raccordo alla quota degradante da via Crispi a via Martucci.

Si presenta quindi con veste stile ispirato Neobarocco convenzionale, molto semplificata, spoglia delle attitudini fantastiche ed innovative, con le quali, l’Arata era solito esprimere la sua produzione, in particolare per la zona occidentale di questo quartiere.


Si leva alto per sette piani consecutivi e solo per finzione scenografica poggia su di un basamento bugnato.

La postura del palazzo è monumentale, l’impianto simmetrico, tuttavia, manca dalla plasticità.  
  • La decorazione eclettica che avrebbe invece oltremodo richiamato il momento storico in cui il palazzo sorgeva, 1925, 1926, periodo culmine dell’architettura fascista napoletana, nel pieno della prefettura commissariata da Michele Castelli e Pietro Baratono. Si leva alto per sette piani consecutivi e solo per finzione scenografica poggia su di un basamento bugnato, arricchito alla base dalla scansione di archi e lesene giganti. I balconi alternano recinzioni ora in balaustre, ora in ringhiere di ferro ed hanno le finestre sormontate da trabeazioni e lunette, essendo scandite anche per ordine e successione. Al di sopra dell’unico grande cornicione, si estende per tutto quanto il perimetro della balconata, una terrazza lievemente aggettante, sulla quale, anche visibile dalla stessa piazza, si aprono vani ad arco a tutto sesto riquadrati dalle lesene e dalle cornici d’intonaco. Dal tetto emergono due corpi di fabbrica con tetti a quattro spioventi; sono questi, il piano di copertura dei collegamenti verticali all’interno del palazzo medesimo.


Spazio note

(1) Pasquale Belfiore e Benedetto Gravagnuolo Palazzo Cottrau-Ricciardi a piazza Amedeo, in: Architettura e urbanistica del Novecento, premmessa di Mario De Cunzo, prefazione di Renato De Fusco Editori La Terza maggio 1994 BNN S C ARTE B 495/ter BNN SC ARTE B 495/terM. L., Scalvini Fabio Mangone Arata a Napoli tra liberty e neoeclettismo, Electa Napoli 1990 pagg 54, 54, 102, 106; vedasi anche, Benedetto Gravagnuolo Chiaia Electa, Napoli 1990 pagina 137 e Fabio Mangone Giulio Ulisse Arata Electa Napoli, 1993 pagina 166