Palazzo Trabucco Napoli
E' il palazzo Trabucco a Napoli1, con portale realizzato dal contributo progettuale dell'ingegnere Tagliacozzi Canale, fatto installare in sostituzione del portone tondo pipernato su via del Formale, assieme a tutti gli altri stucchi sulla mastodontica facciata che spunta lato chiesa di San Liborio a piazza Carità, nell'area di nuova fondazione dell'omonimo quartiere, sulla piana un tempo proprietà della Certosa di San Martino.Resta situato nell'area di Montecalvario, alle spalle del palazzo Mastellone, col quale non potrebbe pareggiare per ricchezza di spazi a quota superiore rispetto all'insula urbana della Carità.
Un ammasso messo insieme di case di proprietà di suor Anna Maria Trabucco sorella di Tommaso Trabucco, a quest'ultimo cedute nel 1732 in seguito al disastroso terremoto che le aveva tutte seriamente danneggiate.
Solo due anni dopo il terremoto del 1732, Tommaso Trabucco avviò i lavori di riconsolidamento sotto la direzione dell'ingegner Michele Porcelli poi però liquidato in maniera brusca e definitiva in luogo di assegnare il prosieguo dei lavori a Tagliacozzi Canale e per i mattoni della gradinata ad operare sul manufatto è Gennaro Anastasia.
L'impostazione della scala nel rispetto dei disegni originali.
Ad Antonio Saggese esistono quote di pagamento per i lavori sul piperno.
- In questo caso, la costruzione dello stabile di dignità epoca di fine Seicento, la scala ebbe già la sua prima impostazione nel rispetto dei disegni originali, in fondo ad una corte più larga e più profonda rispetto alle tradizioni di maniera dell'architettura civile dei primi del '700; così com'è, prospetta una facciata uguale da terra ai piani superiori. Rispecchiando l'andamento delle rampe essa si particolarizza nell'alternarsi ai tre archi maggiori ed i due intermedi strettissimi, come fossero feritoie pur tuttavia rampanti per estrema coerenza del disegno complessivo. La critica recensisce la struttura come elegante, misurata negli stucchi e nelle proporzioni degli spazi, ma anche però troppo alta, vertiginosa, troppo condominiale, anche il disegno dello stabile si è disperso senza concentrare i temi compositivi e gli archi chiusi al piano terra dal lato del vestibolo fanno pensare che un portico avrebbe conferito aspetto d'unitarietà ad uno spazio, invece, che risulta un poco frammentario. Bellissimo, spazioso, leggibile l'interno della scala assai più delle analoghe del palazzo Costantino opera dello stesso Tagliacozzi Canale e di quella del palazzo Parascandolo a via Salvatore Tommasi.
Spazio note
(1) Liberamente estratto da: Spirito Santo e Materdei / Italo Ferraro. – Napoli : Oikos, [2007]. – CIV, 551 p. : ill. ; 31 cm. ISBN 9788890147807 Fa parte di Napoli : atlante della città storica , 5 Autore Ferraro, Italo Soggettario Firenze NAPOLI – Rioni e quartieri – Urbanistica Luogo pubblicazione Napoli Editori Oikos Anno pubblicazione 2007Categorie delle Guide
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