Chiesa Santa Barbara dei Cannonieri Napoli

E’ una delle chiese chiuse del centro antico di Napoli1, con affaccio su Rua Catalana, perfettamente in asse non lineare con la chiesa di San Giacomo degli Italiani, entrambe innervate sul territorio bonificato del Mandracchio

Gli angoli della chiesetta stanno stretti tra le sequenze di palazzi costruiti in serie durante tutto il Ventennio Fascista, tra via De Pretis e via Medina, e a quest’ultima, agganciata per mezzo del varco aperto da e per la chiesetta di Santa Maria delle Grazie.


La chiesetta, ritenuta dall’arcivescovo metropolita di Napoli, il cardinal Corrado Ursi come un edificio per niente adatto ad accogliere l’ufficio del culto per la totale assenza di qual si voglia pregio artistico e storico.

Fu per questo motivo sconsacrata nel 1981, anche in forza dell’abbandono dell’immobile optato dalla stessa congregazione che fino a quella data veniva regolarmente ospitata, spostatasi già nel 1975 al numero 108 di via Duomo.


Il circuito napoletano delle chiese della Pietatella.

La prima sede della confraternita di laici dedicata a Santa Barbara, costituita su iniziativa degli artiglieri della Real Marina Napoletana, nel 1564, fu la chiesa di San Giovanni a Mare presso il Borgo degli Orefici.

  • Dove sono ancora presenti due bassorilievi raffiguranti un cannone navale ed una torre d’ artiglieria. Con gli anni la confraternita crebbe nel numero di iscritti e anche le sue capacità finanziare lievitarono notevolmente, tutti fattori che nel 1727, su richiesta dei confratelli, portarono Mons. Vincenzo de Vidamia a concedere una nuova sede alla confraternita, ovvero la chiesa di Santa Maria della Pietà dei Remolari. La chiesa fu demolita nel 1940 dalla Società per il Risanamento, e la confraternita si spostò nella chiesa di Rua Catalana, costruita su quelli che erano i resti dell’ antica chiesa sorta nel XIV secolo per volontà della famiglia Serguidone, ovvero Santa Maria dell’ Incoronatella, meglio nota come la “Pietatella”. L’edificio fu la prima sede della confraternita dei Bianchi che nel 1583 vi istituì il famoso conservatorio, successivamente trasferito presso il nuovo palazzo di via Medina. Fino al 1960, parallelamente alle attività cultuali e di assistenza ai bisognosi, governatori e confratelli organizzavano la famosa festa in onore di Santa Barbara, caratterizzata oltre che da una processione, anche dai fuochi d’ artificio e dalla distribuzione di simboli e distintivi marinareschi da parte delle Associazioni dei Corpi della Marina e degli Artiglieri.


Spazio note

(1) Splendori e decadenza di cento chiese napoletane : piccola guida per i curiosi ... / Antonio Lazzarini. - Napoli : Gabbiani sopra il mare, 2006. - 216 p. : ill. ; 22 cm. Codice SBN NAP0359683 ISBN 8890215623 Autore Lazzarini, Antonio <1926- Cfr: Santa Maria della Pietà dei Turchini : chiesa e Real conservatorio / [coordinamento scientifico di Laura Donadio, Vincenzo Pacelli, Fabio Speranza]. - Napoli : Paparo, [2005]. - 174 p. : ill. ; 24 cm. -. ((Nell'occhietto: Universita degli studi di Napoli Federico 2., Dipartimento di discipline storiche Ettore Lepore Codice SBN NAP0339619 ISBN 8887111367 Autore secondario Pacelli, Vincenzo <1939- >