Galleria Umberto I Napoli: copertura in ferro

La Galleria Umberto I, a Napoli1, al suo interno, come tra l’altro anche al suo esterno, prospetta tutti i metodi applicati in altre strutture sorte con copertura in ferro e superfice vetrata congiunta, alla maniera di tutti gli altri immobili edificati sul territorio italiano tra gli anni 1879 ed il 1890.
Si presenta in forma di croce, caratterizzata dall’incrocio di due bracci corrispondenti a due strade coperte ed ortogonali tra loro ed è centrata da uno spazio sormontato da una cupola a 56 metri d’altezza con un’orditura generale su cui è bene riuscito lo sforzo di far apparire la copertura abbastanza leggera.

Pur tuttavia, la rigidezza del sistema di copertura è visibile dalla conformazione degli arcarecci e l’andamento del diagramma incastrato mirabilmente ai due estremi2.
La cupola, a sua volta, è impostata su di un anello metallico circolare decorato con stelle a rilievo, su cui, ancora altro materiale si innalza vetrato su di un secondo ordine, e tra il primo e secondo ordine, sedici travature reticolari convergono ad un secondo anello circolare.

I passanti o bracci sono coperti da volte a botte sostenute da travi con profilo semicircolare a traliccio collegate in maniera longitudinale da arcarecci con profilo inferiore arcuato, e con questo è dimostrata la moda sentita del tempo di ingraziare gli ambienti costruiti in ferro e vetro proprio col materiale grezzo dei chiodi le briglie e le chiavarde, sviluppando a questo modo un genere di ornato tutto proprio con decorazioni metalliche applicate ripetutamente.



Di fatti, l’aspetto complessivo della Galleria Umberto I mostra un’autentica trama ornamentale.

  • Gli arconi dei quattro passanti ed i meridiani della cupola hanno rispettato le istruzioni dei disegni esecutivi messi a progetto, quindi risultano presenti vuoti quadrilobati grazie alle aste oblique tra le briglie, mentre invece, mancano i vuoti triangolari curvilinei negli arcarecci della cupola, così come furono previsti nel progetto di costruzione secondo lo schema di Monier e due successivi schemi di Vierendeel. Per quanto riguarda la decorazione metallica, la Galleria Umberto I a Napoli è ricca di questi elementi come l’opera omologa di Milano3. Gli elementi della decorazione metallica sono stati utili tecnicamente per conferire alla trama della copertura metallica un ritmo diffusivo del motivo floreale, per cui vennero installate otto statue negli otto pennacchi dell’ottagono ” … centrale agli stemmi in corrispondenza del punto di tangenza tra gli arconi dei quattro bracci e l’anello di imposta della cupola”. Ancora si osservano “… decorazioni floreali nella trama delle chiusure vetrate e gli stelloni nel cerchio di imposta”.


Spazio note

(1) Galleria Umberto I. Architettura del ferro a Napoli di Ugo Carughi prefazione di Giancarlo Alisio, Franco Di Mauro Editore. Il presente volume nasce da una ricerca condotta nell’’ambito dei programmi dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ISBN-88-85263-86-0 BNN distribuzione 2008D12 (2) Tecnicamente, secondo le dichiarazioni rilasciate da Luigi Vittorio Rossi, “… le aste del traliccio hanno sezione crescente dalla mezzaria verso gli estremi colla stesse legge con cui varia lo sforzo di taglio, e soltanto potrà osservarsi che sarà maggiore la resistenza delle verticali perché più corte delle diagonali …”. (3) Anche a Milano sulle parti in vista furono applicati elementi in ghisa a scopo decorativo. A. F Jorini, in L’Edilizia Moderna, Maggio 1982