Distribuzione edilizia al CDN Napoli

L’una sta a Nord-Est, sui terreni di proprietà del Comune di Napoli, e l’altra a Sud-Ovest su terreni di proprietà della società edilizia MEDEDIL, in fregio, all’allora, ristrutturanda Via Taddeo da Sessa.
La suddivisione in due macroaree ideologiche, fu necessaria all’uso di un recupero di spazi per l’esaltazione umana e civile del valore urbanistico di una delle zone di Napoli, che a quel tempo, s’apprestava a mutare scenario.
L'anzidetta suddivisione delle due macroaree comportò l’eliminazione dell’inammissibile strozzatura che l’asse Est-Ovest di penetrazione al CDN lato Corso Malta presentava prima dell’innesto su via Gianturco, ed infine la soppressione dell’edificio a losanga, prospisciente oltre la massima parte sull’area all’estremo est del comprensorio.
Senza calcolare i vantaggi legati all’offerta dei notevoli margini di viabilità assicurata dalla normativa che disciplinava i Principi ed i Criteri generali per l’attuazione dei piani di lottizzazione ed il rilascio delle relative concessioni edilizie sugli spazi ancora da urbanizzare sui tre assi paralleli Est-Ovest.
Gli studi di fattibilità e l'offerta sui sevizi alla persona.
Le considerazioi fin qui emerse ottengono di chiarire l’economicità della distribuzione edilizia di tutto il Centro Direzionale di Napoli.
- In alternativa, cioè, se fosse prevalsa l’idea di scaglionare, isola per isola, le aliquote residenziali di pertinenza dell’area, avrebbero invece offerto un determinato isolamento dei fabbricati abitativi ed un motivo di perplessità in tema di sicurezza specie per le ore notturne, fino anche, ad una più che probabile ghettizzazione dei singoli edifici strozzati dalle unità del terzo settore. Ed invece, secondo lo schema compositivo attuale della distribuzione plano-volumetrica, ad emergere e prevalere su tutto, è stata l’assicurazione urbanistica che ciascuno immobile del Centro Direzionale, sia esso in estensione che in elevazione, abbia la sua perfetta ed uniforme fruibilità funzionale e la godibilità sotto l’aspetto della giusta insolazione e ventilazione. Prima di dare seguito al progetto esecutivo delle infrastrutture del Centro Direzionale, a Napoli presso le sedi del Comune congiunte con le municipalità pertinenti convenute a palazzo San Giacomo, furono studiate le relazioni con documentazione specifica sulle indagini geotecniche eseguite per la caratterizzazione dei terreni sui quali, sarebbero poi sorti gli edifici moderni. Furono anche passate in rassegna le proprietà delle aree corredate da specifico piano particellare del tipo grafico e descrittivo delle stesse aree per la realizzazione dei medesimi impianti del terziario. Altro punto a sostegno dell’esecuzione del progetto sulle infrastrutture fu lo studio della viabilità, al cui suo primo capitolo, tratterà della bonifica generale dei terreni e della demolizione degli ingombri, oltre allo studio sul movimento di terra e la costruzione contestuale di strade a raso da tracciare sul piano di campagna. E poi ancora: le fognature, la cui vecchia rete di collegamento “di collettore in collettore” restò suddivisa per area di pertinenza, ovviata all’inconveniente generatosi dalla ritardata consegna dei lavori relativi agli impianti di Napoli Est. Non fanno eccezioni gli studi condotti sui cunicoli per i sottoservizi, i parcheggi pubblici, le aree occidentali relative al 5° posto a sud del Palazzo di Giustizia nel cosiddetto Asse Verde, i parcheggi coperti 5 e 6 ed i collegamenti da questi fino all’isola 12 dell’Asse pubblico; la piscina olimpionica indetta sull’Asse sportivo; ed infine, il verde pubblico e la sistemazione in planning del Corso Malta, dall’uscita Tangenziale fino a via Giovanni Porzio, e da quest’ultimo fino al piazzale dei commestibili.
Spazio note
(1) Pdf FIP Industriale Centro direzionale di Napoli Progetto planovolumetrico e sistemazione urbanistica Kenzo Tange&Urtec Novembre 1982, BNN Sezione Napoletana Miscellanea VII C 4/15. Vedasi anche: Centro direzionale di Napoli Rassegna A.N.I.A.I., 6/1 A6 1983 BNN alla Sala dei Periodici; ed ancora: col contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Fondazione Aldo Della Rocca Ente Morale per gli Studi Urbanistici Collana di Ricerche e documentazione Il Centro Direzionale di Napoli Cronistoria tecnico-amministrativa di Giuseppe Furitano Gian Aldo della Rocca Casa Editrice dottor Antonio Milani, a Napoli nel 1992 BNN Sezione Napoletana VII B 145.Categorie delle Guide
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