Torri Enel al Centro Direzionale Napoli

Sono considerate le Torri Gemelle di Napoli1, nelle aree di proprietà della società edilizia MEDEDIL, elementi principali della distribuzione edilizia del Centro Direzionale nella zona orientale della città, erette solo in inseguito all’approvazione nel 1984 delle modifiche al progetto del 1979.
Sono di proprietà della SEI S.p.A, Società di Servizi Immobiliari per il Gruppo ENEL, di cui, quest’ultimo è il primo ed unico committente di costruzione, condotta egregiamente a termine dalla Dirna Scarl, nel biennio compreso tra il 1992-1995.

Frutto di una collaborazione gli architetti De Luca, Pica Ciamarra, Avolio e De Martino, il volume totale delle due torri raggiunge i 90000 + 90000m3.

La superficie dei piani sospesi è di un totale di 575000 + 575000m2. Esse rappresentano il portale d’ingresso al Centro Direzionale della città, rispettivamente ricadente nell’isola G3 la torre di sinistra e nell’isola A1 la torre di destra.

  • Sorgono imponenti all’estremo limite della zona orientale della città col centro storico, ed unitamente agli edifici del lotto A4 e B1, a loro volta schermano i quartieri Luzzatti, Poggioreale e parte del Rione La Bussola. Le torri mantengono una posizione obliqua ed restano orientate di 45° rispetto all’asse principale, con 33 piani fuori terra di cui 29 sospesi ad una trave di collegamento in cemento armato, pensata per servire forze di trasmissioni verticali lasciate libere di penzolare. Per questa adozione di sistema, i due edifici sono gli unici di tutta la città ad offrire la protezione sismica mediante dissipatori di energia che funzionano col metodo dell’isteresi. Di dissipatori di questo funzionamento ve ne sono per tutte e due le torri fino a 12 per ogni piano con capacità di forza massima pari a 35kN. In tutti e due gli edifici l’armatura è disposta in due nuclei distinti e separati, collocati ai lati della torre giusti a sostenere una trave a cassone completamente in acciaio; la trave a sua volta trova è sostegno per apparecchiature mobili ed è legata ad essa da dispositivi meccanici che, pur restando fissi, determinano un comportamento elastico delle grandezze predefinite per tutto quanto l’impianto.


Spazio note

(1) Centro direzionale di Napoli Progetto planovolumetrico e sistemazione urbanistica Kenzo Tange&Urtec Novembre 1982, BNN Sezione Napoletana Miscellanea VII C 4/15. Vedasi anche: Centro direzionale di Napoli Rassegna A.N.I.A.I., 6/1 A6 1983 BNN alla Sala dei Periodici; ed ancora: col contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Fondazione Aldo Della Rocca Ente Morale per gli Studi Urbanistici Collana di Ricerche e documentazione Il Centro Direzionale di Napoli Cronistoria tecnico-amministrativa di Giuseppe Furitano Gian Aldo della Rocca Casa Editrice dottor Antonio Milani, a Napoli nel 1992 BNN Sezione Napoletana VII B 145.