Chiesa e Ritiro del Crocifisso Napoli

È una delle chiese chiuse del centro antico di Napoli1 conosciuta come del Chiesa del Crocifisso all’Antesaecula, zona a nord-est del Borgo dei Vergini, con attiguo edificio del Ritiro, già presente nelle carte del Real Officio Topografico del 1861.

Nella stessa topografia riporta in legenda che, il Ritiro è a sua volta visibile anche sulle mappe di data anteriore, anche se molto stranamente appare senza chiesa. Ed infine per la situazione urbanistica e locale del Ritiro, quest’ultimo, visto sulla mappa Schiavoni del 1872 è angolare al Supportico di Capodimonte ed il vico delle Carrette.

Tutti e due gli anzidetti tracciati antichi sono entrambi considerati come situazione di confine tra i Cristallini, i Miradois ed i Cinesi.

La chiesa è attribuita al disegno di ”tale architetto Dura”, sfruttato da Francesco Volpicella. Diversamente, indagini relative a questa chiesa, hanno condotto i ricercatori alla biblioteca Palatina e a ritrovare nei suoi archivi la pianta volumetrica dell’immobile sacro firmata Guglielmo Turi, cognato dell’architetto Salvati2.

  • Da questi documenti è saputo che la chiesa del Crocifisso fu eretta nel 1849 nell’ambito della fortificazione sulla zona di un collegio di suore Francescane, che, in realtà, stante alla pianta del Marchese del 1813, erano già presenti sul posto con propria cappella ed accesso aperto dal suo ritiro che affaccia ancor oggi in via Santa Maria Antesaecula. Si presenta cruciforme, con “interno d’ordine ionico, stucchi ed ornati e la cupoletta quadrangolare che poggia su quattro vigorosi pilastri3, ed ancora, si ricorda al suo interno andati perduti per sempre, due dipinti di autore ignoto ritraenti le Figure di San Francesco d’Assisi e San Gregorio il Taumaturgo, entrambe datate prima metà del XIX secolo. Gli obiettivi del suo progettista, il Turi, evidentemente dovettero riferirsi ad un impianto che avrebbe dovuto occupare uno spazio longitudinale, un transetto molto contenuto ed un presbiterio absidato confinato al di là di una balaustra di quattordici colonnine. Sulla carta presa in esame, il progettista sfrutta l’asse longitudinale per occupare a destra lo spazio opportuno per editarci la pianta del pavimento e a sinistra quella dell’intradosso delle coperture. Dai documenti si evince chiaramente la sostanza del pavimento di questa chiesa in piastrelle di uno squisito rosa antico, disposte a 45 gradi, e all’altezza delle lesene queste venivano interrotte da fasce di grigio. La copertura prevista era una volta a padiglione con un lucernaio centrale, una calotta con lanternino per la zona absidata, un egregio cassetto nato per il sistema delle cappelle e due altari minori. Per quanto riguarda il Ritiro questo si sa che già nel 1860 ospitava 64 persone, tra suore professe e novizie.


Spazio note

(1) Estratto da i testi di Ornella Zerlenga, Il Comparto del Crocifissoed il progetto della chiesa di Guglielmo Turi in Il *Borgo dei Vergini : Storia e struttura urbana / a cura di Alfredo Buccaro; prefazione di Giancarlo Alisio. - Napoli : CUEN, [1991]. - 388 p. : ill. ; 24x22 cm. Codice SBN NAP0007472 ISBN 8872951011 Collana Architettura e città; 3 BNN sez. nap. VII B 1592 pagg 173-177
(2) Lettera al principe di Bisignano con la quale Felice Salvati accompagna alcuni disegni e la richiesta di assunzione in qualità di architetto del cognato Guglielmo Turi / Felice Salvati. - 2 c. : ms. ((Napoli, 13 maggio 1841. - Firma autografa di Felice Salvati. Codice SBN NAPG004890
(3) Il corsivo indica l’estrazione del periodo da: G. A. Galante, Guida sacra della città di Napoli, riedizione a cura di Nicola Spinosa, Napoli, 1985, pagina 307