Palazzo della Prefettura a Napoli

Anticamente è appartenuto al programma di riforma della religione domenicana avviata nel convento dei Predicatori del Rione Sanità ed alla sua sinistra è raggiunto dal colonnato Neoclassico della basilica di San Francesco da Paola.
L’opera fu iniziata da Leopoldo Laperuta3 poi egregiamente ridefinita dall’architetto Antonio Niccolini4 il quale, ridisegnando i trentaquattro ambienti al suo interno, ne risollevò le perdute sorti di antica sede della Foresteria Borbonica5, preceduta, per almeno un decennio, dalla funzione di Ministero degli Affari Esteri6 al comando del Governo imperiale di Gioacchino Murat7.
Questa destinazione d’suo durò fino al dicembre del 1823, anno e mese in cui tutte le sedi ministeriali vennero centralizzate a palazzo San Giacomo8 di piazza Municipio9(9bis).
Oggi è il palazzo della Prefettura della città di Napoli, l’isola degli uffici del maggior organo di rappresentanza del Governo italiano presente nella provincia napoletana.
Le caratteristiche principali del Palazzo della Prefettura.
Sta collocato al lato di palazzo Reale, simmetrico al palazzo Salerno distante da quest’ultimo 650 palmi napoletani10, con ingresso ufficiale da questo lato di piazza Plebiscito.
- Altri tre fronti aperti rispettivamente uno su piazza Trieste e Trento, un secondo ingresso di servizio aperto lungo il tratto meridionale di Via Chiaia ed un terzo senza ingressi su piazzetta Carolina. Caratterizzato dalla singolare forma a trapezio, in rispetto alla forma regolare dello spazio centrale quadrangolare della piazza su cui affaccia, è stato costruito sulle spoglie dell’antico convento di Santo Spirito, e storicamente è detto, mantiene la paternità murattiana, pur tuttavia riuscì a veder la sua definitiva sistemazione urbana solo in epoca di restaurazione borbonica. Il primo piano nobile del palazzo, visto anche dalla planimetria estratta dal Fondo Niccolini11 in deposito al Museo San Martino12 non perse valore al confronto con le diverse sistemazioni relative ognuna al periodo storico che lo ha visto utilizzato per scopi e mansioni ogni volta differenti.
Il profilo del palazzo e la dialettica architettonica del grigio e del rosso.
La facciata del palazzo della Prefettura è prospettata simmetrica all’invaso di piazza Plebiscito, tre diversi piani su due diversi ordini ed un tetto a padiglione.
- Il livello inferiore è scandito da una listatura orizzontale molto profonda che ne qualifica il basamento intonacato di grigio e grigie sono le lesene che separano l’ordine superiore e si raddoppiano in corrispondenza del timpano centrale esitato su un fondo rosso di Pompei. La dialettica del grigio e del rosso, importata dalle architetture borboniche in questo caso, giocano a riflettere l’intenzione di amplificare il potere già iscritto nella veste di palazzo reale, del quale si è chiaramente rivisitato, in scala ridotta. Qui, infatti, come nel palazzo Salerno, il partito architettonico secentesco dell’ingresso principale della Reggia ai loro fianchi sono letteralmente identici. I moduli ornamentali del palazzo sono stati per così dire esasperati solo sul fronte di piazza Plebiscito e piazza Trieste e Trento, mentre per il versante su via Chiaia e piazzetta Carolina, i parametri son stati distribuiti senza particolari esigenze di rappresentatività, fatta eccezione solo sul disegno delle aperture ed il contrasto dei colori, giusto per mantenere coerente, le logiche dell’impaginato.
Il riordino degli ambienti interni avvenuto per mano del Niccolini.
Della sistemazione interna prevista da Antonio Niccolini oggi non resta più nulla; la disposizione nei disegni dell’architetto degli ambienti in relazione agli oggetti e ai dipinti che ne impreziosirono gli spazi, chiariscono sufficientemente la ricchezza e la varietà degli elementi.
- In special modo il cosiddetto Gabinetto di applicazione, tutto lastricato, con pavimento musivo di materiale grezzo napoletano, con la volta e le pareti dipinte secondo lo stile Pompei, assai vicino per ideologia contemporanea alle stanze de potere borbonico installate alla Reggia di Capodimonte e a quella di Portici. Anche la stanza in cantone per Caffeaus dipinta a Veduta di Giardino con pezzi di architettura Gotica, sarebbe stato arredato secondo le istruzioni del progetto di Niccolini, coi divani rivestiti delle stoffe allusive del codice Neoclassico ed i pavimenti soprattutto, dipinti a quadroni di marmo. Stessa identica formazione dei pavimenti per la parte regia, mentre si riconoscono dai progetti i pavimenti in graniti bigy per le Sale, i corridoi ed i passaggi e quelli delle retrostanze, Cinabro di China per le Camere Nobili.
- Tra le maestranze al seguito del Niccolini nel riordino del palazzo ad avvenuta restaurazione, si segnalano la presenza fisica sul posto per i marmorari Beccalli, Rocchi e Pierleoni in conto lavoro per la realizzazione dei caminetti in marmo bianco, molto belli, composti ed equilibrati a parte qualche dettaglio classicizzante. Per le tappezzerie si ricordano i contributi di Nicola De Santis e del Professor Giuseppe Cammarano, autore, quest’ultimo del dipinto del velario che copre per intero il soffitto della sala del teatro San Carlo, completandone l'apparato decorativo di sala. Insieme ai marmi delle stanze centrali e secondarie e ai caminetti, le decorazioni parietali nella galleria di Palazzo, sono le sole tracce sopravvissute ai giorni nostri del restauro provveduto dal Niccolini prima che fosse stravolto e completamente perduto da successive modiche; i disegni del Fondo Niccolini sono testimonianze delle rigorose classificazioni disciplinari, con le quali, l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, elesse Giuseppe Cammarano a suo tipico rappresentante. L’arredo della prefettura nel corso dei due secoli di vita si è arricchito di elementi provenienti dal Casino reale del Chiatamone e dalle esposizioni biennali borboniche degli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento napoletano; le opere di Domenico Ammirato e Raimondo Simonetti del 1864 provengono da mostre promotrici dell’Unità d’Italia, mentre invece il dipinto di Francesco Capuano è un acquisto effettuato nel 1882.
Il catalogo delle opere in esposizione permanente al Palazzo della Prefettura.
- San Pietro che battezza il Centurione di Raffaele Postiglione.
- Costume di Procida, ignoto autore napoletano, III decennio dell’Ottocento.
- Archimede all’assedio di Siracusa di Michele Foggia.
- Natura Morta con cedro e mandarini di Abraham Brueghel.
- Zingari a Santa Lucia di Napoli di Francesco Vittozzi.
- Natura Morta di Pernici e Fagiani di Baldassarre De Caro.
- Vestale. Replica di Natale Carta.
- Veduta di Posillipo dalla chiesa di Sant’Antonio a Napoli di Domenico Ammirato.
- Talia (La Commedia) di Peppe Cammarano.
- Viaggio degli Ebrei Verso la Palestina di Johann Wilhelm Tischbein.
- Paesaggio con cavalli del Cavalier Giovanni Cobianchi.
- La Castelluccia nel Parco di Caserta ancora di Giovanni Cobianchi.
- Notturno con bivacco di Cavalieri di Salvatore Giusti.
- Zingara che predice il futuro ad una giovane contadina di Nicola Volpe.
- Francesco I alla Battaglia di Pavia di Andrea Ciccarelli.
- Veduta della chiesa dell’Avvocatella di Cava de’ Tirreni di Raffaele Carelli.
- Veduta della Valle di Roveto di Raffaele Carelli; una copia è del figlio Consalvo.
- San Paolo che converte Lidia di Raffaele Postiglione.
- Partenza di Carlo di Borbone in pendants di Antonio Jolli.
- Sfida al canto tra pastori. Copia da autore ignoto di pittura neoclassica di Giuseppe Mancinelli.
Spazio note
(1) Contributi: Ugo Carughi, Luisa Martorelli, Annalisa Porzio in Il Palazzo della Prefettura introduzione di Agatino Neri. Sergio Civita Editore Officine Grafiche Peerson Napoli 1989.(1bis) Sembra, falsa la notizia che, Benito Mussolini abbia qui, in questo palazzo, nel 1923 tenuto un discorso, durante il quale, sarebbe stato fischiato. Così scritto in *Napoli, punto e basta? : divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non / Giovanni Artieri. - Milano : A. Mondadori, 1980. - 734 p., [8] c. di tav. : ill. ; 23 cm. Codice SBN SBL0339419 BNI 803089. Invece, si sottolinea, che il discorso del duce venne tenuto per certo il 25 ottobre del 1931 e non certo fu fischiato, anzi, si registrò l'ovazione del popolo napoletano. Così scirtto in: *Mussolini e le opere napoletane del Ventennio / Giuseppe Basadonna. - Napoli : A. Berisio, ?1980?. - 126 p; 21 cm . Codice SBN SBL0631596 BNI 821840 BNN distribuzione, A 8640 a pagina 20
(2) [Almanacco Reale delle Due Sicilie per l’anno 1818. PP109-110 all’ASN., Casa Reale Ammin.va Fs. 258 A.S.N., Casa Reale Amm.va Maggiordomia, Fs 483
(3) [La costruzione del palazzo della Prefettura a Napoli è datarsi in epoca non anteriore al 1813, quando cioè il Ministro per gli Affari Esteri Marzio Mastrilli, al quale, non essendo ancora stato nominato duca di Gallo, fu affidato il compito di colmare lo spazio vuoto sul posto che presto sarebbe diventato il Foro Murat, con una sede celebrativa del potere imperiale francese. Due anni dopo, cioè nel 1815, Marzio Mastrilli, alla cacciata dei francesi, persa la carica di Ministro degli Esteri, divenne consigliere di Stato del re Borbone. *Memorie del duca di Gallo / Benedetto Maresca Codice SBN NAP0404268 Fa parte di Archivio storico per le province napoletane , A. 13 (1888), p. 205-441 ]
(4) [La versione del mobilio e della sistemazione degli ambienti interni porta la firma di Antonio Niccolini in alternativa ai progetti di ammodernamento dello stabile firmati dal Marchese Spiriti di Montorio e dal delegato di Commissione Vincenzo Paolotti. In Rapporto riservato di A. Niccolini a Sua Eccellenza, il signor Marchese Ruffo Napoli 1824. ASN., Fs 328 n°31 ]
(5) [*Napoli e i luoghi celebri delle sue vicinanze. - Napoli : tip. G. Nobile. - v. ; 28 cm. Codice SBN SBL0404078 alle pagine 472, 473 Qualche dubbio a tal proposito lo solleva il Faraglia in Il *Largo di Palazzo / Nunzio Federico Faraglia Codice SBN NAP0421494
(6) [Almanacco Reale delle Due Sicilie per l’anno 1818 ASN., Casa Reale Amministrativa, fs. 258]
(7) [La cultura neoclassica napoletana nel dibattito europeo. La figura e l’opera di Stefano e Luigi Gasse. Facoltà di Architettura dottorato di Ricerca in Storia dell’architettura e della città XXI ciclo Coordinatore Architetto Starace, Tutor Architetto Buccaro, dottorando Architetto Marilena Malangone. ]
(8) [Il marchese Ruffo, direttore della Segreteria di Casa Reale riorganizzò nuovamente l’immobile ad uso di Foresteria istruendo la Commissione degli Edifici Incamerati alla Real Casa di occuparsi della riabilitazione del palazzo a partire dal mobilio del piano nobile, del secondo piano e del pian terreno con tutte le botteghe annesse e connesse. In Casa Reale Amm.va Maggiordomia ASN., Fs. 361 Ed ancora: Mobilio del palazzo a destra della regia in ASN., Casa Reale Amm.va Segreteria Fs., 328. Esp. 20]
(9) [Potere e istituzioni in Italia : dalla caduta dell'Impero romano a oggi / Giuseppe Galasso. - Torino : Einaudi, 1974. - XIII, 341 p. ; 22 cm. Codice SBN RAV0079081. ]
(9bis) La cultura neoclassica napoletana nel dibattito europeo. La figura e l'opera di Stefano e Luigi Gasse. Facoltà di Architettura dottorato di Ricerca in Storia dell'architettura e della città XXI ciclo Coordinatore Architetto Starace, Tutor Architetto Buccaro, dottorando Architetto Marilena Malangone.
(10) Napoli e contorni / Giuseppe M. Galanti ; introduzione di Fabio Mangone. - Nuova ed. interamente riformata dall'abate Luigi Galanti. - Napoli : Grimaldi & C., [2005]. - 15, VII, 381 p., [13] c. di tav. : ill. ; 25 cm. ((Ripr. facs. dell'ed.: Napoli, presso Borel e comp., 1838. - In cofanetto. Codice SBN NAP0340738 ISBN 8888338942 ]
(11) [Inventario del Fondo Niccolini n° 7396/1901 Museo di San Martino]
(12) [*Architettura neoclassica a Napoli / Arnaldo Venditti. - Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane, stampa 1961. - 466 p. : ill. ; 26 cm. Codice SBN NAP0111104 Collana Collana di storia dell'architettura ]
(10) Napoli e contorni / Giuseppe M. Galanti ; introduzione di Fabio Mangone. - Nuova ed. interamente riformata dall'abate Luigi Galanti. - Napoli : Grimaldi & C., [2005]. - 15, VII, 381 p., [13] c. di tav. : ill. ; 25 cm. ((Ripr. facs. dell'ed.: Napoli, presso Borel e comp., 1838. - In cofanetto. Codice SBN NAP0340738 ISBN 8888338942 ]
(11) [Inventario del Fondo Niccolini n° 7396/1901 Museo di San Martino]
(12) [*Architettura neoclassica a Napoli / Arnaldo Venditti. - Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane, stampa 1961. - 466 p. : ill. ; 26 cm. Codice SBN NAP0111104 Collana Collana di storia dell'architettura ]
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