Palazzo dell’Imperatore a Napoli

Si tratta del palazzo detto dell’Imperatore di Costantinopoli a via Tribunali, quartier San Lorenzo di Napoli1, zona San Gaetano, poco più a sud della chiesa della Pietrasanta, nel punto esatto in cui i suoi archi sbarrano il passo all’avanzare dell’antica regio Nilensis.

Proprietà di Filippo di Valois, principe di Taranto, ch’ebbe preso questo titolo per aver sposato a metà del Trecento, in seconde nozze, Caterina di Valois, nipote di Baldovino II, imperatore di Costantinopoli.

Sta a fianco ad un altro edificio conosciuto fino a tutto il 1295 come la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, poi la chiesa di Santa Maria della Sanità sul lotto di fondazione di proprietà della priora di San Pietro a Castello, ceduto al notaio Sorrentino nel 1340.

Nell’originario impianto ippodameo, dovettero esserci due cardini oggi scomparsi: il primo in prosecuzuione della chiesa di San Paolo Maggiore e l’altro in corrispondenza della prima arcata che guarda la direzione della chiesa di San Lorenzo, oltre la quale, esiste oggi un vano di analoghe dimensioni e due cortili allineati in asse tra loro nella direzione che spunta nei pressi del vico Monte di Pietà a Spaccanapoli.


Il palazzo dell'Imperatore come testimonianza di Via Tribunali tutta porticata. 

I cardini su cui affaccia il palazzo dell'Imperatore si trovano in vicinanza pure, sul fronte aperto a via Nilo col palazzo Carafa di Montuoro ed il palazzo Bux.

  • Si presume dal contesto dei documenti cartacei che il palazzo era allineato sul fronte della stada e sulla piazetta Seggio di Montagna con un porticato che comprendesse le case che stanno a sud del palazzo ed ancora la residenza degli Spinelli di Laurino e la Cappella del Pontano in direzione dell’Arco Cabreato, che stava a nord fatto abbattere durante il riordino della città antica dal vicerè Don Pedro de Toledo. E’ quindi ragionevole dedurre, che il porticato, prerogativa architettonica spettante solo agli edifici di culto, potrebbe esser tutto quel che resta di una condizione ben più estesa, e, nel caso specifico, a tutta la platea. Mentre è di chiara matrice durazzesca il portale del palazzo aperto su via San Nicola a Nilo, con un ingresso straordinariamente ampio per compensare l’esigua larghezza del vicolo che all’epoca si chiamava Strettola San Gregorio. E l’unico esempio di architettura altomedievale in città a connotazione bizantina nei pressi del territorio del Centro Antico, sul quale vennero fondate, poi scomparse, le case di Tommaso de Porta.

Gli anni della proprietà Ciciniello di Cursi. 

In seguito alla fondazione dell’Accademia Pontaniana da parte di Antonio Beccadelli detto il Panormita2, il palazzo passò di mano alla famiglia dei Cicinello di Cursi, responsabili nel primo Seicento delle modeste decorazioni che ancor’oggi rivestono la facciate del palazzo medesimo al di sopra degli archi.

  • In seguito al possesso dell’immobile da parte dei Cicinello di Cursi, la proprietà passò al senatore Farina3. E tutto ciò ben si accorda con le ripetute testimonianze che riferiscono degli edifici nella zona tutt’intorno fondati su antichissime strutture romane ed è verosimile credere che ciò sia vero proprio perchè l’immobile in questione sorge in prossimità dell’area del Foro. Appartengono a questa struttura i quattro archi del portico, di cui, un quinto arco venne assorbito dalla costruzione del palazzo che gli sta subito vicino. Il primo a destra degli anzidetti archi è ad ogiva ed i restanti sono a tutto sesto e bassi pilastri. Altre ed abbondanti tracce ben visibili di un rimaneggiamenteo cinquecentesco si trovano all’interno del cortile. Il portico mostra la presenza di colonne di spoglio, innestati ad archi fortemente rialzati.


Spazio note

(1) [*Centro antico / Italo Ferraro. - Napoli : Clean, 2002. - LXX, 599 p. : ill. ; 31 cm. Codice SBN UFI0406320 ISBN 8884970822 Fa parte di Napoli : atlante della città storica , 1]
(2) [*Contributi alla storia biografica e critica di Antonio Beccadelli detto il Panormita / Felice Ramorino. - Palermo : Stabilimento tipografico Virzì, 1883. - 89 p. ; 28 cm. ((Estr. da: Archivio storico siciliano, n. s., anno 6.-7., 1881-82. codice SBN UBO2105137 ] (3) [*Battenti e decorazione marmorea di antiche porte esistenti in Napoli / A. Maresca di Serracapriola. - Trani : V. Vecchi, 1900. - 168 p. ; 21 cm. ((Data della cop.: 1902. - Estr. da: Napoli nobilissima, v. IX, fasc. I e seg. Codice SBN SBL0745890].