Torre delle Nazioni a Napoli

Nel disegno del Piano Regolatore del 1940, sostanzialmente ripreso dal PRG 1939, quest’edificio è la Torre delle Nazioni, o Torre del Partito Nazionale Fascista, alta 46 metri, con posizione asimmetrica rispetto al piazzale dell’Impero.

Fu costruito su progetto di Venturino Ventura che ne ebbe vinto concorso nel triennio 1935-1938, inaugurato assieme alla fontana dell’Esedra solo nel 1940, rappresentò il simbolo per eccellenza del quartiere espositivo della Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta di Napoli1.

Il 26 gennaio 2016 è scaduto il termine ultimo per la presentazione di offerte pubbliche di gara per il restauro dell'intero impianto, compresa la Sala Dorica, e lo stesso giorno scadde anche il termine ultimo per l'esecuzione dell'appalto aggiudicante dalla stessa Mostra d'Oltremare, la quale, con prima seduta di gara fissata per il 4 febbraio del 2016, ha reso pubblica la società assegnataria vincitrice del bando. 

L'appalto è interamente coperto dai fondi POR FESR 2007/2013 come da delibera della Regione Campania n° 11 del 12 agosto 2014, approvato in via definitiva dalla Commissione Europea con Decisione C(2015)5934 del 19/08/2015.  
L'allocazione del fondo economico è di 6.441.509,44 di euro1bis, di cui 4.861.306,50 è la quota forfettaria, del restante, 1.654.271,98 vanno invece calcolati per la spesa d'appalto a misura e 25.000 euro ripagheranno le spese di progettazione.

Il restauro deve intendersi eseguibile mediante procedura aperta e sempre e solamente col criterio dell'applicazione di un'offerta economicamente vantaggiosa1ter. Il lavoro previsto è concesso che venga ultimato nell'arco di due anni successivi all'assegnazione del bando e questi debbono necessariamente essere il consolidamento di tutta quanta la verticale della Torre, dei suoi infissi esterni, la pavimentazione interna, il rivestimento e le finiture. Ovviamente fatta salva l'eccezione lasciata alla Mostra d'Oltremare di avvalersi del diritto di esclusiva sulla supervisione dei progetti e delle offerte di gara pubblica al fine di migliorare la formulazione delle proposte ed ottimizzare, nonché, quantificare ed infine organizzare una spesa sostenibile sull'opera.


L'ispirazione fascista di quest'opera.

Fu disegnata e realizzata nei fatti la forma che avrebbe dovuto sintetizzare il progetto di grandiosità pensato dal Partito Fascista.

  • Quindi sui fronti che guardano l’interno della Mostra essi sono vuoti, coperti da superficie vetrata scandita verticalmente in otto fasce uguali di 3,30 metri per ciascuna. Fu per tanto costruita nel punto più importante della Mostra e cioè all’incrocio tra i due assi compositivi e quindi anche perfettamente allineato con l’asse del Viale Augusto principale motivo di ricostruzione del rettilineo medesimo nel punto esatto in cui questo riparte dalla chiesa parrocchiale di San Vitale Martire. Nel progetto di costruzione della Torre delle Nazioni è stata data massima attenzione a tutti e quattro i fronti rispetto ai significati connessi al doppio asse di simmetria dei viali che lo cingono. E questo a sottolineare lo strettissimo legame del manufatto col piazzale e la zona a monte occupata dalla monumentale fontana, mentre per i fronti che guardano fuori la Mostra, presenta facciate piene, rivestite di travertino, conferendo a questo lato della Torre il tipico carattere di volume puro, soddisfacendo per questo il bisogno di dichiarare la necessaria vocazione dell’immobile a rappresentare l’originaria funzione monumentale del progetto. La monumentalità del progetto a sua volta però risultò prima della sua totale ricostruzione differita nel suo insieme; il palazzo stesso si configurava secondo la forma parallelepipedica, a base quadrata, risultante tozzo per la sua altezza incongrua rispetto al doppio del lato della base che poggia a terra rivestita di laterizio. I bassorilievi sulla fascia basamentale e la statua della Vittoria Fascista, situata sul lato che guarda all’incrocio dei viali, opere di Pasquale Monaco e Vincenzo Meconio furono del tutto distrutte dai bombardamenti del 1943.

Lo spazio interno alla Torre delle Nazioni.

  • Il significato di quest’opera è incomprensibile se non si entra dentro al palazzo stesso attraverso l’articolato sistema di scale che ne collegano la base ai piani superiori, dai quali è possibile visionare una panoramica completa sul vasto tracciato della fiera, specie quando erano ancora attive durante le ore di buio le luci della mastodontica fontana. Dal primo piano in poi l’ambiente interno si sviluppa e si apre come volume unico teso ad occupare spazio in verticale, mentre due sottostrutture, solo apparentemente separate dall’edificio, si estendono dall’uno e dall’altro fronte di vetro per una superficie pari alla metà di quella della base della Torre. Tuttavia va messo in risalto la funzione della Torre come di un oggetto belvedere, celebrativo dei primi 20 anni dell’opera Fascista nel Mezzogiorno d’Italia. Una costruzione destinata a funzioni espositive mai veramente definite come tali, piuttosto nel suo ricordo, si deve affermare che lo schema classico col quale venne presentato alla I Triennale del 1940 fu certamente accettata come opera grandiosa. Ricostruito nel 1947, il perimetro della base rispettosa dell’altezza della Torre, attraverso sottili elementi che s’innalzano configurano i quattro fronti dell’edificio rifatto completamente in cemento armato.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: La Mostra d'Oltremare e Fuorigrotta di Uberto Siola Collana diretta da Giancarlo Alisio Electa Napoli 1990 BNN SEZ. NAP VII B 225
(1bis) BANDO DI GARA POR FESR 2007/2013 — 01).0p. 1.9 Beni e Siti culturali - Grande Progetto di "Riqualiticazione urbana dell'area e dei beni culturali ed architettonici della Mostra d'Oltremare" Lavori di "Restauro e Consolidamento della Torre delle Nazioni" Codice CUP E62C14000170006 CIG 6472310F29 1) Nome ed indirizzo dell'ente aggiudicatore: Mostra D'Oltremare S.p.A. - Via Kennedy,54 - 80125 Napoli - Italia Tel. +039 081 725.80.32 -36 Fax +039 081 725.80.09 A questo link per il consulto del bando di gara.
(1ter) Economicamente vantaggiosa ai sensi degli articoli 53, comma 2, lett. a e lett. c), 55, comma 5 e 83 del d.lgs 12 aprile 2006, n.163