Piano di Gestione Unesco per il Centro Storico di Napoli

L'ICOMOS1(2)3 supportato da comitati scientifici internazionali4 è un Advisory Body ratificato UNESCO.

Assieme all’ICCROM e all’IUCN in Italia, per la ICOMOS Italia, assolve alla funzione di organismo non governativo, consulente mondiale per il brand UNESCO, che dal 1985, attribuisce a gran parte del centro storico della città di Napoli, i criteri estratti dal titolo II e IV della Conferenza Generale dell’UNESCO del 1972, sulla base dei quali, ha iscritto il territorio medesimo al World Heritage List5.

Scopo principale del piano di gestione ICOMOS Italia è il rinnovo degli accordi stipulati dal Governo d’Italia con l’UNESCO nel 1995, ed in rapporto alla tutela del patrimonio mondiale dell’umanità assegnato al perimetro del centro storico UNESCO di Napoli, è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti in esso, la loro memoria, la diversità e universalità delle culture e delle razze che essa riesce a comprendere e per farlo si serve dei dati storici aggiornati dalle disposizioni dei Patti di Parigi del 19726, del 20007, del 20018, del 20039, del 200510, del 201111 e dei principali riferimenti ai documenti ONU sui diritti dell’Uomo, dalle dichiarazioni Historic Urban Landscape del 194812, 195013, 196614, 199715, 200516.



Con queste premesse, l’ICOMOS Italia, ha sottoposto le Amministrazioni del Comune di Napoli agli obblighi di salvaguardia prescritti dalla Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale dell’Umanità17.

  • E con ciò, il 3 febbraio del 2010, ha siglato un Funds in Trust Cooperation Agreement, in attuazione ad un Piano di Gestione del solo centro storico della città. Il 3 giugno di quello stesso anno a Ravello, si è tenuto il primo seminario sulle linee di indirizzo per la redazione di un piano di gestione del Centro Storico di Napoli, per le risoluzioni ICOMOS-UNESCO 2008, meglio specificate sull’impiego delle risorse UNESCO nel cosiddetto "Grande Programma sull’edilizia minore", rappresentativa del tessuto vivente della città di Napoli18, posto in essere a Maggio del 2013, e consolidato nella forma giuridica riconosciuta come Progetto per il Centro Storico di Napoli.


Spazio note

(1) Maurizio Di Stefano, L'UNESCO e l'ICOMOS: la salvaguarddia dei beni nella lista del Patrimonio Mondiale. L'ICOMOS ed il Piano di Gestione per Napoli, in Restauro e riqualificazione del centro storico di Napoli, Patrimonio dell’UNESCO, tra conservazione e progetto. a cura di Aldo Aveta e Bianca Gioia Marino, Edizioni scientifiche italiane. Stampato a Napoli nel 2012 ISBN 978-88-495-2568-7. Sono gli atti del ciclo di seminari tenuti presso la scuola di specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio dell’Università di Napoli Federico II, 16 febbraio 2011- 5 maggio del 2012 Copia alla BNN distribuzione 2013 B 455, pagg 120-131 (2) SiTI-Istituto Superiore sui Sistemi territoriali per l’Innovazione Coordinamento scientifico: Giulio Mondini; Autori de “Le ragioni di un'universalita'” Mimmo Iodice, Aldo Masullo, Nicola Spinosa, Italo Ferraro, Silvio Perrella, Marino Niola, Gennaro Matino, Pasquale Scialò, Giulio Baffi, Eleonora Puntillo Legacoop Campania, Società Nazionale Scienze, Lettere e Arti, CNR Comitato Centro storico Diritti salute ambiente, Consorzio Atheneum, Società Restauro Costruzioni, Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio - Università Federico II
(3) International Council on Monuements and Sites, fondato a Cracovia nel 1965. L’ICOMOS, presente in 43 paesi nel mondo, fino a tutt’oggi ha sede centrale a Parigi, conta 11.000 soci, esperti di valorizzazione e conservazione nonché restauro del patrimonio materiale ed immateriale, costruito sulle basi di capitolati scientifici internazionali.
(4) Analysis and Restoration of structures of architectural Heritage, con sigla ISCARSAH; Archaeological Heritage Management con sigla ICAHM; Cultural Landscapes con sigla ICOMOS-IFLA (ISCCL); Cultural Routes con sigla CIIC; Cultural Tourism con sigla ICTC; Earthen Architectural Heritage con sigla ISCEAH; Economics of Conservation con sigla ISEC; Fortification and Military Heritage con sigla IcoFort; Heritage Documentation con sigla CIPA; Historic Towns and Villages con sigla CIVVIH; Interpretation and Presentation of Cultural Heritage Sites con sigla ICIP; Intangible Cultural Heritage, con sigla ICICH; Legal Administrative and Financial Issues con sigla ICLAFI; Mural (Wall) Painting ; l’ International Polar Heritage Committee, con sigla IPHC; Risk Preparedness, con sigla ICORP; la Rock Art con sigla CAR, lo Shared Built Heritage con sigla ISCSBH; Stained Glass con sigla ISCV; Stone con sigla ISCS Theory and Philosophy of Conservation and Restoration; Interantional Training Committee; Underwater Cultural Heritage con sigla ICUCH; Vernacular Architecture con sigla CIAV; Wood con sigla IWC ed infine la 20th Century Heritage con sigla ISC20C
(5) Con decreto legge 77/2006 varato in Italia nel 2007 e a cui si è fatto ricorso anche per il tessuto urbano antico del capoluogo campano . Linee guida per la rendicontazione tecnica ed amministrativa finanziati a valere sulla legge 77/2006; leggi tutto il PDF
(6) La protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale a venticinque anni dalla convenzione dell'UNESCO del 1972 / a cura di Maria Clelia Ciciriello ; Università degli studi di Roma Tor Vergata. - Napoli : Editoriale scientifica, [1997]. - XVIII, 1466 p. ; 24 cm. ((Segue: Appendice delle fonti. Codice SBN TSA0030687 ISBN 8885370861
(7) Nel 2000 verrà editata la carta della Convenzione europea del Paesaggio
(8) Nel 2001 verrà editata per la prima volta la carta della Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo
(9) Nel 2003 verrà editata per la prima volta la Convenzione del Patrimonio culturale Immateriale
(10) Nel 2005 verrà editato per la prima volta la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società con sigla FARO
(11) Sempre nel 2005 verrà editato per la prima volta nel mondo la Carta della Convenzione Protezione e Promizione delle Diversità d’Espressione culturali, ratificato per l’Italia solo nel 2007
(12) UNESCO, 2011 Recommendation on the Historic Urban Landascape
(13) UN Universal declaration on Human Rights
(14) European Convention on Human Rights integrated 1.06.2010 Leggi la versione solo in inglese
(15) International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights Adopted and opened for signature, ratification and accession by General Assembly resolution 2200A (XXI) of 16 December 1966 entry into force 3 January 1976, in accordance with article 27; vai sul sito United Nation
(16) Declaration on the responsibilities of the present generation towards the future generation.
(17) CE, European Council Framework Convention on the Cultural Heritage. Value for Society FARO 27.10.2010. The Treaty of Lisbon amending the Treaty on European Union and the Treaty establishing the European Community entered into force on 1 December 2009. As a consequence, as from that date, any reference to the European Community shall be read as the European Union. Vai sul sito
(18) Rapporto missione UNESCO-ICOMOS 2008. Presentato alla 33ma sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale (Siviglia, Spagna, 20-30 giugno 2009)