Coro di San Lorenzo Maggiore di Napoli

E’ il coro circolare sul fondo della navata con cappelle laterali della chiesa di San Lorenzo Maggiore ai Tribunali di Napoli1. Uno dei pochi esempi d’architettura gotica italiana con notevoli affinità con al classico gotico francese.

Si tratta di una costruzione sacra installata in una chiesa napoletana questuante, coeva a Limoges e Clermont, che, diversamente, sono più rigide e monastiche rispetto alla gaiezza e alla letizia dei Frati Minori Conventuali che la insediano fin dalla sua costruzione.

E nel poligono tutt’ora si mantengono intatte strettissime relazioni architettoniche col coro della cattedrale di Beauvais per quanto quello possa esser stato realizzato a guisa di coro lungo. 

La sua forma è unica in Italia e non può esser ammessa a paragone neppure con i cori romanici di questo tipo sorti nelle cattedrali di Aversa, Venosa o Acerenza e neppure con i cori circolari delle chiese francescane di Padova e Bologna.


Il coro di San Lorenzo e le antichissime testimonianze gotiche italiane.
 
Il coro di San Lorenzo Maggiore ai Tribunali segna il confine temporale tra il nascente gotico italiano e l'arduo, ma anche sparituro gotico d'oltralpe.

  • Esso è la testimonianza unica della fioritura artistica oltremodo significativa raggiunta ai massimi livelli in Italia meridionale durante il regno di Federico II di Svevia ed occasionalmente continuata anche durante il regno di Carlo I d’Angiò nella fase in cui il sovrano intese esercitare il diritto sui territori conquistati edificando in asse alle già esistenti cattedrali i grandiosi progetti architettonici poi realizzati sul territorio sotto postume reggenze. Tipo, il Maschio Angioino, le meraviglie di Santa Chiara e San Domenico Maggiore a Spaccanapoli. Secondo un’ipotesi mai accertata, riferendosi alla soluzione architettonica per la navata della chiesa di Sant’Eligio al Mercato accosto al Borgo degli Orefici, è pensabile che al coro circolare di questa chiesa si sarebbe dovuta aggiungere una triplice navata. Il coro si presenta con un arco di trionfo mirabilmente teso con chiusura di 7/12 contro i 5/12 della chiusura dei cori delle cattedrali di Narbonne e Rodez2 per le quali risulterebbe più affine per forma anche se molto antiquata; presenta inoltre un deambulatorio e sette cappelle poligonali. Un incrocio rettangolare lo rialza rispetto alla navata. Il coro termina ai lati con cappelle quadrate. Una soluzione di questo genere si trova anche nelle chiese cistercensi francesi di Longpont, Royaumont e Valmagne.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da un articolo scritto e pubblicato in lingua tedesca per il XIX Congresso internazionale di Storia dell'Arte a Parigi tenutosi l'8 e 13 settembre del 1958 e tradotto per Napoli Nobilissima da Renata Wagner Reider BNN San Lorenzo Maggiore di Napoli: il coro Napoli Nobilissima vol I Fascicolo I, maggio-giugno 1961.
(2) [W. Paatz, Werden und Wesen der Trecentoarchitektur in Toskana Burg 1937; R. Wagner Reider Die italianische Baukunst zu Berginn der Gotik Gratz-Koln 1956/7; M. Salmi, Una precisazione su Arnolfo architetto in “Palladio”, 1957 p.92]