Conventi e Monasteri a Napoli nell'800

- il convento dei Predicatori di San Domenico Maggiore,
- il convento domenicano del Monacone al Rione Sanità,
- i Francescani dell’Ordine dei Frati Minori a Santa Chiara,
- i Conventuali a San Lorenzo Maggiore,
- i Cappuccini sopra e sotto il Campo di Marte.
Otto furono i monasteri degli Agostiniani, uno dei quali annesso alla chiesa di San Giovanni a Carbonara, senza escludere il monastero di Sant'Agostino alla Zecca oggi in parte ancora visibile dal Corso Umberto I. Seguono:
- nove i Carmelitani di cui quello maggiore è sicuramente quello del Campo Moricino;
- su ai Quartieri Spagnoli sorsero i monasteri dei Certosini e dei Camaldolesi, e più precisamente i Benedettini nell'are del Poggio delle Mortelle;
- quattro conventi dei Canonici Regolari,
- quattro del Salvatore e quattro dei Lateranensi,
- quattro chiese mercedarie tra Montecalvario e Via Chiaia;
- quattro dei Minimi di San Francesco di Paola di cui il santuario di Santa Maria al quartiere della Stella,
- tre dei Servi della Madonna;
- uno solo per gli Eremitani di San Geronimo;
- uno per i Basiliani;
- uno per i Buoni Fratelli;
- cinque per i Frati Spagnoli;
- l’onnipotente Casa Professa e cinque collegi per i Gesuiti;
- sei Case per i Teatini,
- tre per i Chierici Regolari Minori;
- due Case per i Barnabiti;
- tre Case per i Minori degli Infermi;
- uno solo per i Padri dell’Oratorio;
- tre per i Pii Operai Catechisti Rurali,
- due Scuole Pie una in Via Foria annessa alla chiesa di San Carlo all’Arena;
- due Case per i Padri Lucchesi una delle quali annessa alla chiesa di Santa Brigida di Svezia nell’omonima via e l’altra a Santa Maria in Portico a Chiaia;
- trentatré monasteri claustrali,
- trentatré diversi conservatori,
- sei ospedali per gli Infermi,
- due per i Pellegrini,
- quattro seminari per gli Orfanelli,
- uno soltanto per i Poveri Vecchi.
Spazio note
(1) [Estratto da: Dossier Sant'Eligio al Mercato di Napoli; per la sua lettura Storica: Orazio Dente Gattola, per la chiesa ed il complesso architettonico educandato ed ospedale Francesco Tirone; per l'Arco dell'Orologio Sergio Zazzera; per la Torre dell'Orologio Maria Tamajo Contarini; per la sala del Governatorato Gennaro Borrelli; per il Chiostro e la Fontana Umberto Franzese; per l'Ospedale e l'Ospizio di Sant'Eligio Maggiore Rosa Iadicicco; per l'Educandato Elena Pellecchia; per il restauro del 1944 Max Vairo; si è anche visto: Sant'Eligio e la Romeo Gestioni, la Piazza del Mercato e l'università Federico II, Napoli 2003 di Giovanni Vitolo]Categorie delle Guide
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