Fra Giuseppe da Soleto a Napoli: il Crocifisso

L'oggetto ha alla base una sorte di scrigno protetto a velluto che, nel tempo, raccolse le "Lettere di San Carlo Borromeo", riposte nel piccolo vano direttamente da Maria Cristina di Savoia nel 1832, ed oggi messo al catalogo delle plastiche e piccole sculture assieme al San Michele Arcangelo che abbatte i demoni ed il Crocifisso bavarese in esposizione alla Cappella dell'Assunta a Palazzo Reale di Napoli1bis.
Il Crocifisso è opera di un frate laico da Copertino di santa vita2 mentre l'altare assieme al quale venne fabbricato, di struttura tardo rinascimentale, ispirato nell'intaglio alla Leggenda della Croce, terminato nel 1667, l'anno stesso della morte dell'autore, oggi si trova nel convento dei Frati riformati di San Giovanni in Lauro presso la Diocesi a Nola.
- Si tratta di un pezzo di rara bellezza anzitutto perchè esso è estratto dal filone dell'arte sacra degli intagliatori francescani, ovvero di quel gruppo dell'Ordine dei Minori in Italia che si occupava di realizzare per la comunità dei Frati il mobilio essenziale all'uso secondo i dettami di Sorella Povertà. L'oggetto, unito alla sacra mensa assieme alla quale fu realizzato, è attribuito dalla Cronaca di fra Bonaventura Lamia, a tale fra Giuseppe da Soleto, riconosciuto allievo di Francesco di Martina Franca, maestro delle prospettive attivo a Napoli su invito del Vicerè deliziato delle opere di questo frate, famose per esser passato alla storia come i poveri retablos. Il Crocefisso in questione ha la carattersistica della croce del tipo francescana, di ambito meridionale ed un'impostazione pietistica, nulla a che vedere coi tratti spiranti, assai meno cruenti, del Cristo alle spalle dell'altare maggiore di Santa Chiara a Spaccanapoli.
Spazio note
(1) [Inv. 1635/80, foto 2023/C](1bis) [Liberamente estratto da: Arte sacra di Palazzo. La Cappella reale di Napoli ed i suoi arredi a cura di Annalisa Porzio. 1989 Arti Tipografiche NapoliBNN 1994 B 28 pagg. 82-83]
(2) [*Cenni storici sul clero della Real Cappella Palatina di Napoli / compilati da Nicola Capece Galeota. - Napoli : tip. Vico Donnaromita, 1854. - VII, 397 p. ; 22 cm. Codice SBN SBL0396474 Autore Capece Galeota Nicola]
(3) Il Crocifisso di palazzo Reale a Napoli è un soggetto con Cristo morto, un patiens sanguinante, il capo cede a sinistra, soggiogato da una corona di spine massiccia, un vero e proprio rovo di spine. Il perizoma, un panno bianco dai lembi annodati, ascrive l'oggetto alle produzioni barocche di frate Umile da Pietralia, avvicinandolo alla scuola dei crocifissi siculo-lucani dei prini anni Dieci del Seicento.
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