Fondo Cuomo a Napoli

Trattasi della ricchissima biblioteca sul tema della Storia napoletana e di Belle Arti nominata Fondo Cuomo1 superiore, ad avviso del Costa, al rinomato fondo Valletta.

E’ collocata presso l’attuale sede della Società Napoletana di Storia Patria al Maschio Angioino.

L'ingente patrimonio manoscritto e librario fu raccolto nel corso della vita del sacerdote napoletano Vincenzo Cuomo (Napoli 1805-1877).

Circa l'esistenza in vita del suo fondatore è data testimonianza dal breve saggio di Carlo Conte nella Civiltà di Napoli e dal necrologio redatto per l’Archivio Storico per le Province Napoletane da Bartolomeo Capasso2 nonché amico e grande stimatore del sacerdote verso il quale, anche lo storico Carlo Troya3 aggiunge e dedica parole di elogio nel Codice Diplomatico Longobardo diretto alla persona del sacerdote.

Trentamila volumi rilegati in novecentoventisei manoscritti preziosi in pergamena e su carta, incunaboli ed edizioni rare e rarissime.

Libri scritti in lingua:

  • greca,
  • araba,
  • francese,
  • tedesca,
  • inglese,
  • spagnola,
  • russa,
  • polacca,
  • ucraina,
  • ed ebraica.

Oltre agli originali incisioni di:
  • Rubens,
  • Dominichino,
  • Bernini,
  • Fontana
  • e del  Vanvitelli4.

Fu donato al Municipio di Napoli già dal 1876, istituzione quest’ultima vincolata al Fondo da obblighi statutari estratti dalla neonata fondazione Società Storica Napoletana sorta un anno prima rispetto alla donazione di cui il Presidente onorario fu il Sindaco di Napoli.

Verso il quale vennero addotte inizialmente le cause che videro ivi condotto il Fondo librario in luogo di destinarle invece alla Provincia come desiderio testamentario del sacerdote, il quale ad ogni modo ancora in vita dotò e concesse liberamente l’accesso al documentario cartaceo in suo possesso agli studiosi di Storia Patria.

Morto nel febbraio del 1877 non riuscì a vedersi realizzata la biblioteca sorta ufficialmente come ”Biblioteca Municipale Cuomo” il 14 luglio 1878 nelle sale della chiesa del Gesù Nuovo.

A seguito della soppressione degli Ordini religiosi lo stesso Cuomo venne in possesso di parte del materiale librario e documentario della ricchissima biblioteca napoletana di Santa Patrizia in San Gregorio Armeno. Ordinato scientificamente per materia tratta, il materiale del Fondo Cuomo, ancor in vita il suo ideatore e realizzatore, raccolse all’incirca trentamila testi di vario genere e di varia dimensione e per la scarsità degli esemplari stampati generalmente per aver vita effimera, la biblioteca trovò inizialmente posto nell’abitazione privata del sacerdote napoletano ultimo piano dell’antico Palazzo dei Conti di Pianura in Vico Cinque Santi al Centro Storico.

Durante gli anni in cui il Fondo trovò posto nella chiesa del Gesù Nuovo alla collezione andarono ad aggiungersi anche cinquecento opere a carattere amministrativo in lingua tedesca e francese dono del Barone Rothschild, oltre ai quattromila volumi recuperati dalle Case sciolte dei Barnabiti di piazza Dante Alighieri nella loro chiesa di Santa Maria del Caravaggio, al Poggio delle Mortelle e la loro chiesa di San Carlo alle Mortelle5.
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Spazio note

(1) Liberamente estratto dall'opuscoletto di Assunta Esposito *Alcune notizie sul Fondo Cuomo della Società Napoletana di Storia Patria. Napoli : Società editrice napoletana, [dopo il 1981]. - P. 109-112 ; 24 cm
 (2) [B. Capasso, V. Cuomo in “ASPN, a VII, 1877, pagg. 196-197]
(3) [C. Troya Codice Diplomatico Longobardo, v II, pag. 458]
(4) [Minieri Riccio, Discorso letto nell'inaugurazione della Biblioteca Municipale di Napoli il dì 14 luglio 1878, Napoli, tipografia Giannini, 1878]
(5) [Storia della Biblioteca Municipale di Napoli, in “La Lega del Bene”, a X, n° 8, febbraio 1895, pag 7]