Cratere di Agnano

E' il più antico dei crateri estinti che formano lo scenario vulcanico dei Campi Flegrei a nord di Napoli1, urbanizzato da edilizia popolare fin dal 1904 e dal 1911 l'attivazione degli edifici in stile Liberty delle Terme di Agnano. Il cratere è attraversato da est ad ovest dalla Tangenziale di Napoli.

Scongiurato il rischio effettivo della costruzione proprio nel cratere di un termovalorizzatore secondo i dettami della legge 90 del 23 maggio del 2008 che prevedeva nel piano di intervento straordinario sui rifiuti in Campania, Agnano come uno dei centri strategici per lo smaltimento dei rifiuti2.

Tutta quanta la zona di Agnano è interessata da fenomeni naturali collegati all'origine vulcanica del territorio; fu sede in tempi geologici di un antico vulcano subaereo che non si spense propriamente del tutto subentrando ciò che è definita azione postuma solfatarica che andò a sua volta attenuandosi col tempo fino alle sue attività residue dando luogo, in tempi più recenti, all'emanazione di acido carbonico.

La cinta craterica considerata come la grande cerchia anteriore che abbraccia a sé il cratere posteriore degli Astroni da 200 metri a settentrione discende ripidamente a mezzogiorno laddove gli speroni di questo cratere agganciano quelli del vulcano della Solfatara rialzandosi nuovamente fino al Monte Spina per poco più di 160 metri.


Il cratere era coperto da un lago, e sul suo ciglio in età aragonese vennero trasferite le riserve del Pascone. 

Le riserve dette del Pasconcello e Capece furono fatte spostare dalla zona orientale città durante l'opera di bonifica delle paludi napoletane2bis.

   Il lago è qui rimasto fino al 1866, poi prosciugato grazie ad un condotto di scolo artificiale che lo ha sboccato interamente sulla piana di Bagnoli ed oggi al suo interno trova fondazione il Parco delle Terme di Agnano reso celebre dalle sorgenti d'acqua fredda, subtermali, termali ed ipertermali caratterizzate da una massima concentrazione di acido carbonico.  Nelle stufe di San Germano la temperatura è radiosamente raggiunta in 100°. 

Sulla strada che da Agnano scende agli Astroni ci si imbatte nella Grotta del Cane, scavata dai gas nella pietra dolce, 2 metri per 1,10 di larghezza, vista dall'esterno con volta e col fondo in pendio verso terra, una profondità stimata in otto, nove metri, dal quale sgorga la molfeta, ed ovvero l'emanazione di acido carbonico. La temperatura all'ingresso è di 7° gradi fino agli 84° verso il fondo che comunque è impossibile raggiungere per i gas irrespirabili3.
  •  Dall'alto del monastero camaldolese se si guarda in basso si vedono aprirsi sotto i piedi le due bocche crateriche di Pianura e Soccavo e dal loro fondo mediante stratificazioni lacustre e subvulcaniche si vede sollevarsi anche di poco l'anello basso della cinta del cratere di Agnano. Rappresentante quindi la cerchia craterica madre, nel cui grembo è nato e cresciuto il cono craterico degli Astroni4. Da un punto di vista paesistico e naturalistico la conca di Agnano potrebbe essere il luogo più suggestivo della città occidentale, per il contrasto tra le lussureggianti pareti del cratere avvolta da vegetazione spontanea e primitiva contro le ampie macchie di ceduazione e terrazzamenti edificate dal lavoro dell'uomo, oltre alla trama geometrica disegnata sul fondo del cratere dall'ippodromo, le canalizzazioni frutto della bonifica e dei campi coltivati. A differenza di altri crateri della zona vulcanica dei Campi Flegrei di Napoli, il cratere di Agnano all'indomani della costruzione dell'Ilva di Bagnoli è stata insediata da costruzioni edilizie differenziate tra architetture residenziali a carattere popolare, edifici industriali, un breve tratto della Tangenziale di Napoli, cimiteri e ampie zone occupate da ristoranti, autorimesse, caserme militari e uffici NATO. Mentre per il fabbricato delle Terme di Agnano esse sono l'unico punto visivo della vasta zona di bonifica ad esser percettivamente differente per qualità e attorno alla quale si è sviluppata una qualche forma di socialità5.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: *Analisi e progettazione ambientale : tre proposte : un parco per il Vesuvio, recupero ambientale del Vallone S. Rocco, la conca di Agnano / Biagio Cillo. - Napoli : CLEAN, [1988]. - 84 p., [6] c. di tav. : ill. ; 21x21 cm.
(2) Altre valutazioni - come quella ambientale strategica (Vas) o di impatto ambientale (Via), a seconda della modalità di intervento che si seguirà - dovranno essere successivamente condotte dal soggetto che ha il compito di realizzare l'opera, fermo restando che, naturalmente, i risultati di queste ulteriori valutazioni dovranno offrire la massima garanzia per la salute dei cittadini e la salubrità dell'ambiente. Leggi il documento specifico sul sito del Comune di Napoli.
(2bis) Elementi primari ed originari della zona orientale di Napoli. B/ Invenzione di un paesaggio Lidia Savarese in: Un’alternativa urbana per Napoli. L’area orientale Analisi del Territorio e architettua collana diretta da Giancarlo Alisio Edizioni scientifiche italiane giugno 1983 Portici BNN SEZ NAP VII B 502
(3) [E. De Majo, I fenomeni vulcanici nella Grotta del Cane in rapporto alle variazioni atmosferiche Bullettin Vulcanologique 1927]
(4) [The *archaeological museum of the Phlegrean fields in the castle of Baia / edited by Paola Miniero. - [Napoli] : Electa Napoli : Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta, [2000]. - 109 p. : ill. ; 24 cm. ] (5) [Da questo momento in poi il materiale è estratto da: Analisi e progettazione ambientale : tre proposte : un parco per il Vesuvio, recupero ambientale del Vallone S. Rocco, la conca di Agnano / Biagio Cillo. - Napoli : CLEAN, [1988]. - 84 p., [6] c. di tav. : ill. ; 21x21 cm.]