Tomba di Marianna Lenoit Napoli

Si tratta della raffinatissima lapide marmorea del tipo funebre commemorativa, dedicata a Marianna Lenoit1, affissa al muro perimetrale corrente il primo dei 22 settori che compongono il Sepolcreto dei Colerici sulla collina cimiteriale nella zona Orientale di Napoli.

La lapide in sé reca i segni dell’ottima architettura funebre e la composizione epigrafe che sta incisa al centro della lapide ne suggella la struggente storia della defunta, madre vedova di sette figli, morta di colera a soli 40 anni.

Il basamento è di pietra lavica alla maniera del vicino sepolcro di Bernardo di Guérard, con la sola differenza che esso è incorniciato a sbalzo, con doppia cornice dalla sezione assai regolare.

Ai piedi della stele è ritratto il disegno di un’urna funeraria, sulla quale, è stata scolpita la movenza di un serpente che attorciglia la propria coda chiarissimo riferimento alla morte.

Al centro l’epigrafe che ricorda la defunta, e la parte superiore della stele si chiude con un frontone semicircolare, occupata giusto al suo centro da una croce latina semplice. A mo’ di semplice decorazione due acroteri stavano un tempo ai lati del frontone della stele; l’acrotero di sinistra è andato distrutto. L’epigrafe così recita:

 

Marianna Lenoit, nata de’ Teroni, partrizi di Lenoit. Fu esempio di virtù e di amor coniugale. Pianse tre anni la morte dello sposo. Fine aveva risorto nell’affetto di madre. Dall’indaco morbo fu in poche ore uccisa il 19 dicembre del 1856. Era nel 40° anno dell’età sua. Sette figliuoli amaramente deplorano ed uno di essi, il dolentissimo Giovanni, le innalza questa lapide. Duri come in so petto, la doglia e l’amore.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Paolo Giordano Il disegno dell’architettura funebre. Napoli Poggio Reale il Cimitero dei Colerici ed il sepolcreto dei Colerici Alinea Editrice Dicembre 2006 BNN sez nap VII A 178 Per il Sepolcreto dei colerici V capitolo del testo da pagina 182 a 205; note a pagina 452. Tomba di Marianna Lenoit a pagina 209 del testo.