Via Giovanni Carfora a Ponticelli Napoli

È una strada del quartiere di Ponticelli a Napoli1, lunga 100 metri, essa collega via del Purgatorio, col Corso Ponticelli all’imbocco del quale, un’area attrezzata è stata destinata alla sosta pubblica e alla socialità tra i residenti della zona.

Non altro da aggiungere, a parte il corpo di fabbrica che occupa il fuoco visivo a sud della stradina e ne determina la classica conformazione ad Y.
La stradina non dice molto, le emergenze architettoniche non indicano valori significativi.

Tuttavia, l’importanza di questa stradina è nel toponimo, Giovanni Carfora, ed una lapide commemorativa di questa persona è installata presso il cimitero di Ponticelli.


La memoria di Giovanni Carfora, avvocato napoletano ucciso dai nazisti.

Giovanni Carfora nacque a Ponticelli il 15 maggio del 1922, studente dell’Istituto Armando Diaz di Ottaviano, concluse il diploma al liceo Umberto nel 1941.

  • Si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, ed in seguito alla perdita del genitore, si avviò al mondo del lavoro come rappresentante per le conserve alimentari della ditta Gaudino. Nonostante risultasse iscritto al G.U.F., il Movimento della Gioventù Fascista, mostrò particolare avversione all’ideologia del Regime, e nel 1942, partecipò attivamente alle manifestazioni contro la guerra d’occupazione. Queste sue scelte di campo gli costarono una settimana di carcere. Tuttavia nel 1943, partì per la grande guerra seguendo, a Vittorio Veneto, il corso per gli Allievi Ufficiali di Fanteria. L’8 settembre di quello stesso anno, raggiunse la madre ad Umbertide, in Umbria, e lì vi rimase disertando il richiamo alla guerra, ed anzi aderendo alla formazione partigiana San Faustino, prestando la propria collaborazione come addetto ai collegamenti nell’azione continua ai sabotaggi contro i nazisti. Il destino provvide che conoscesse in queste condizioni di vita Anemone Tolmino, assieme al quale, condusse con un discreto successo forse spinto da ambizioni idealiste, l’imboscata di Camporeggiano, durante la quale, lo scontro finì con l’incendio e la morte di soldati nazisti.  Su Giovanni Carfora venne emessa una taglia dal comando della Wehrmacht. I Tedeschi, ad ogni modo lo arrestarono assieme al compagno combattente in un casale sul colle a Gubbio, dove, fu processato,e, nonostante l’intervento del vescovo Beniamino Ubaldi, fu fucilato all’alba del 30 giugno del 1944. Il 6 settembre del 1946, il Comitato dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, lo ha insignito del titolo di Partigiano Combattente; l’Università di Napoli, Federico II, gli ha conferito il 7 dicembre del 1948 la Laurea ad Honorem. Dopo 42 anni di sepoltura fuori Comune, i resti di Gianni Carfora, vennero riportati a Ponticelli, il 22 aprile del 1986.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Le *strade di Ponticelli / Luigi Verolino. - [2. ed.]. - [Napoli] : Il quartiere, c1999 (stampa 2000). - 271 p. : ill. ; 21 cm + 1 c. Codice SBN NAP0264171 BNN SEZ. NAP. VII B 1654