Viale Regina Margherita a Ponticelli
È una strada del popoloso quartiere periferico di Ponticelli di Napoli1 aperta nel 18802 per collegare il centro del paese, rappresentato dalla chiesa della Madonna della Neve a piazza Vincenzo ApreaE da questa piazza all'antica via dell'Alveo, e cioè quel tratto di strada fisica trasversale, che finirà per assumere il nome attuale di Via Argine3, dal quale imbocco è visibile la punta, che svetta alta del campanile della chiesa parrocchiale.
Inizialmente a partire dagli ultimi anni Venti dell’Ottocento fu edificata col nome di via Alveo, fino al 1896 prima di assumere definitivamente il nome attuale di viale Margherita, dedicata a Margherita di Savoia, prima regina d’Italia, figlia di Ferdinando di Savoia, regina consorte del cugino di suo padre, Umberto e madre di re Vittorio Emanuele III.
- Su questa strada, dal 1883, su suggerimento del consigliere comunale Luigi Coppola, i lati furono alberati dall’Acacia Spinosa. Dell’operazione resta emanata ed archiviata suggestiva la delibera del 17 ottobre del 1883. La topografia, dal 1940 in poi, la segnala come una naturale estensione fisica del Corso Ferrovia, tracciata dritta come strada carrabile, larga trenta metri, sbocca in asse a piazza De Iorio. Fu realizzata dal costruttore Ciro Grieco, negli anni in cui a Ponticelli a governare l’allora casale, fu il sindaco Francesco Benigno, con un concorso di popolo, che si ricorda dai testi, mai portato a compenso come spesso e più volte promesso dalle Amministrazioni liberali. Tuttavia, il viale Margherita rappresenta una soluzione urbanistica alternativa per la somma dei tracciati che segnano i confini del quartiere; essa infatti abbandona orami l’antico tracciato urbanistico di strada contadina con strutture attorno a cortili, per assumere, invece una connotazione più marcatamente moderna, incisa anzitutto per la presenza lungo il suo tragitto di palazzi signorili, il palazzo Cocozza, il palazzo Mele ed il palazzo Scamarcio tra quelli segnalati emergenti. Nel 1915 su questo viale furono presi in affitto i locali per insediare la prima Sezione socialista di Ponticelli, ed alla fine della strada fino a tutto il 1910 si sviluppava la forza del Molino a Vapore del cavaliere Antonio Russo.
Spazio note
(1) Liberamente estratto da: Le *strade di Ponticelli / Luigi Verolino. - [2. ed.]. - [Napoli] : Il quartiere, c1999 (stampa 2000). - 271 p. : ill. ; 21 cm + 1 c. Codice SBN NAP0264171 BNN SEZ. NAP. VII B 1654 pag 137(2) A.C.N.P., registro degli atti di morte, 16-8-1896
(3) U. Scognamiglio, Movimento operaio e comune socialista di Ponticelli, 1987.
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