Rione Miraglia a Fuorigrotta

Per esteso si tratta del rione Miraglia-Nicola Amore di Napoli1, estratto dai suoli bonificati del quartiere di Fuorigrotta per la fondazione dei due isolati su un’area prevista di 6800 mq, superficie coperta 2436 mq, per 4 edifici, 128 alloggi e 288 stanze.

Nacque in una zona a ridosso dello Stadio San Paolo, inizialmente pensato per l'edificio della Facoltà di Ingegneria.
Particolarità degli isolati fu la sottrazione di 3700 mq per i giardini interni, più o meno come accadde per la costruzione dell'edificio delle Cotonerie Meridionali a via Don Bosco.

Al progetto vennero disegnati lavatoi pubblici, mai realizzati, a differenza del rione Vittorio Emanule III e del Luzzatti a Poggioreale, che invece, i lavatoi li realizzò e fatti sparire agli inizi degli anni Quaranta del Novecento.

Il  progetto disegnato per costruire 12 edifici aggregati con corte e corpi centrali destinati a servizi vari,  in un secondo momento verrà modificato passando a 10 edifici di cui 4 formeranno il rione Miraglia vero  e proprio e cioè,  il piccolo parco su via Marino, posti di fronte allo Stadio San Paolo, in direzione di piazzale Tecchio.

  •  In vicinanza del Rione Duca D’ Aosta, previsto dal nuovo Piano regolatore del 1939, per tutto il quartiere, come zona individuata dalla massiccia svendita dei terreni della Banca d’Italia affidati al Comune di Napoli e da questo all’Istituto Autonomo delle Case Popolari della Provincia di Napoli, sorgerà il rione Nicola Amore, 4 edifici in linea con cortile ed un asilo nido mai realizzato. Tutti gli edifici, con ingresso dalla corte, sono in tufo giallo napoletano, cinque piani e tre alloggi per scala. Le decorazioni e le soluzioni addotte in architettura delle palazzine son simili in tutto e per tutto alle sclete progettuali per gli edifici a destinazione popolare del rione Luzzatti a Poggioreale.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Sergio Stenti, Napoli Moderna. Città e case popolari. 1968-1980. Introduzone di Alberto Ferlenga. Napoli 1993 edizioni Clean BNN 2008 A 855, pagg 66-69 Altri contributi: 80 anni di edilizia a Napoli.