Quartier Montecalvario

E' uno dei quartieri di Napoli1 ad impianto regolare, impostata su una maglia a scacchiera che in città replica solo il modello dei quartieri della Duchesca e di Santa Maria Antesaecula.

E' collegato al Corso Vittorio Emanuele ed alle propaggini meridionali della collina del Vomero e a Via Toledo. Fu esteso fino al Seicento a mezza costa interrotto dalle fondazioni del complesso monastico Suor Orsola Benincasa, San Nicola da Tolentino, Santa Lucia al Monte, Santissima Trinità delle Monache.

Il quartiere è finito oggetto di studio da parte di alcuni dottorandi, la cui conclusione lo ha definito area molto più ampia del suo progetto architettonico, intendendosi con ciò la possibilità non meno di individuare lineamenti di un possibile sistema di previsione dello sviluppo urbano basato sulla messa in evidenza di alcuni punti stabili del quartiere e di altri no, tra i quali, spicca per evidente partecipazione l'area di verde che ammanta la propaggine di Castel Sant'Elmo, oggi fisicamente separata dal centro, al quale è però stata chiamata a restar legata per sempre2.

Esistono sufficienti rappresentazioni grafiche della microrete viaria edificata a partire dagli involucri esterni dei palazzi che occupano da sempre gli isolati coi quali non hanno alcuna distinzione essendo gli stessi unico corpo monolitico, staticamente e giuridicamente comuni alle pareti di confine del quartiere propriamente detto, ed oggi inclusa nell'area del Centro Storico UNESCO di Napoli.

Montecalvario è stato ripensato come sistema di parte della città storica da Giuseppe Bonaparte e Giocacchino Murat, forti entrambe delle esperienze lungimiranti di urbanistica avanzata di Vincenzo Ruffo, ispirato a sua volta dalle attività manieristiche dell'abate Marc-Antoine Laugier per la città di Parigi e cioè di suggerire ai costruttori degli edifici di coordinarsi tra loro per l'inserimento e l'alternarsi delle orditure delle travi di legno nei muri comuni.


Storia breve del Quartier Montecalvario.

Antico avamposto delle truppe spagnole agli ordini del viceré Pedro de Toledo, Montecalvario è il borgo napoletano delle opere maggiori di Domenico Antonio Vaccaro.

  • Ed ovvero: la chiesa di Sant'Arcangelo al Mercatello una delle cinque chiese che s'incontrano nel perimetro di piazza Dante, il Palazzo dei Principi Spinelli di Tarsia con annessi i Giardini di Isabella e la ricchissima biblioteca Tarsia alle spalle del complesso conventuale di San Domenico in Soriano, tra i limiti fisici dell'Avvocata e Pontecorvo. Oltre che della chiesa dell'Immacolata Concezione sull'omonima salita, tanto cara a Pompeo Battaglino. Si chiama così dal nome del complesso conventuale di Santa Maria della Mercede, eretto nell'omonima piazza sulla quota media dell'area di nuova fondazione detta Quartieri Spagnoli esteso ad Ovest del Borgo dell'Avvocata e della Pignasecca, a meridione della strada della Concordia in direzione della chiesa Trinità degli Spagnoli e a nord dalla strada di Montesanto, dal complesso monastico della Trinità dei Pellegrini e da via Fuori Porta Medina. Si sono succeduti ampi e verosimili periodi di recupero del quartiere spagnolo di Montecalvario nelle epoche precedenti all'invenzione del cemento armato, con trasformazioni continue che hanno perturbato la robustezza dei volumi, ma non la classe di appartenenza e negli ultimi settant'anni del '900, interventi di ripristino dell'area di Montecalvario hanno modificato essenzialmente la tipologia iniziale. Particolarmente rilevanti e frequenti son stati i provvedimenti di ristrutturazione mirati a fronteggiare lo schiacciamento del setto murario e delle condizioni generali di degrado materico ripreso in più parti del quartiere col metodo del cuci-scuci, l'incatenamento di numerosi palazzi con barre metalliche lisce ed esterne ai muri, nascoste nei massi sottostanti i pavimenti e bloccate solo alle loro estremità. Particolarmente gravose invece sono per il quartiere di Montecalvario le sopraelevazioni di più piani per l'aumento delle sollecitazioni dei muri e la riduzione conseguente della capacità di assorbire ulteriori sollecitazioni come prescritto per tutta quanta la città storica ed antica dopo il sisma del 1980.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Centro Studi per l'Edilizia: Università degli Studi di Napoli, Michele Pagano "Sintesi ed atti del CESUN, settore statico". Contributi estratti da *Montecalvario Avvocata. - Napoli : Arte'm, 2008. - 32 p. : ill. ; 15 cm ISBN 9788856900200 Fa parte di Napoli per quartiere , [8] Luogo pubblicazione Napoli Editori Arte'm Anno pubblicazione 2008.
(2) Montecalvario è anche stata area di studio nel progetto di Salvatore Bisogni e Gianugo Polesello, in: L'architettura del limite. Napoli, area municipio-marittima, due progetti a confronto. Istituto italiano per gli studi filosofici, dottorato di ricerca in composizione architettonica Venezia-Milano-Napoli. Presentazione di Valeria Pezza, 1993 Clean Edizioni. Una copia anche alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma con collocazione in M.BZ. 0 00888