Case Popolari a Soccavo Napoli

Si tratta di due edifici classificabili come Edificio A complessivamente 28 alloggi accessibile da via Vicinale Croce di Piperno a Soccavo e l'Edificio B per soli 18 alloggi con ingresso da via Palazziello.

Due strutture con impianto base e volumetria completamente opposti l'uno a l'altro, ma dalle caratteristiche formali nonché tipologiche del tutto simili.

Appartengono all'universo case popolari di Napoli, e ricadono nella storia di progetti preliminari di sostituzione di 1507 alloggi popolari subito dopo la determinazione di una graduatoria di progetti vincitori di un concorso di idee a livello internazionale bandito nel 2002.

Gli impianti furono quindi costruiti in linea per massimizzare le potenzialità espressive e funzionali tipiche delle costruzioni E.R.P.
È emblematico il caso di Soccavo e del progetto di riqualificazione del quartiere a partire dall'acquisizione di nuovi spazi sempre di proprietà del Comune ed ivi edificarci nuove strutture, in quanto ciò a permesso di ridistribuire nuovi alloggi alla comunità per complessivi 67.000 m2.
Il caso in esame presenta il limite della ridotta disponibilità di fondi quando furono eretti i due edifici e la ridotta estensione territoriale ancora in essere nel piano urbanistico del quartiere di Soccavo, vincoli, questi, che solitamente sono comunque presenti nei progetti di costruzione di edifici destinati alla residenza pubblica.  
Patrimonio immobiliare napoletano di valore aggiunto alle ipotesi progettuali.  

La zona dove sorgono gli edifici è considerata area di innesco, ovvero settore profilati del quartiere dove installare edifici che presentino le tipiche caratteristiche del luogo dove sorgono.

  • Questo col proposito di rivitalizzare i legami storici della gente del posto col territorio circostante, legami evidentemente spezzati dal disagio di sorta. E più di ogni altra cosa, l'opera suscita in sé la percepibile soddisfazione di aver compiuto integralmente il compito prefissato dal Protocollo d'Intesa tra Stato Regioni nella possibilità di migliorare le condizioni abitative delle persone compatibilmente con un generale equilibrio complessivo anche da un punto di vista architettonico ed urbanistico. Quindi i corpi di fabbrica nel loro complesso sono stati realizzati nel rispetto delle istruzioni impartite inizialmente per ottenere al meglio il controllo di tutti i fattori circostanti, di modo da regolare areazione e soleggiamento, evitare eventuali introspezioni, e potendo diversificare la tessitura del prospetto ottenere di non modificare la lunghezza opportunamente modulata. Sul documento di Cinzia Langella e Elio Rivera dal titolo: LA RIQUALIFICAZIONE DEI QUARTIERI DI CHIAIANO, PIANURA E SOCCAVO ATTRAVERSO IL PROGRAMMA DI SOSTITUZIONE EDILIZIA vi si trova scritto che tutti e due gli edifici sono stati costruiti con del materiale ” … attentamente scelto tra quelli che meglio si prestano ad un inserimento più armonico e coerente con l'ambiente circostante, assicurando benessere a chi vi ci abita, in relazione alle istanze di riconoscibilità del luogo in cui la gente vive e la comunità in cui essa si identifica, da un punto di vista sia culturale che percettivo. Ed oltretutto, aggiungono i relatori del suddetto documento, ” … di questo materiale edilizio ne è stata attentamente valutata la compatibilità ambientale”. Ciò che maggiormente caratterizza l'aspetto squisitamente estetico di questi due edifici è il sortito effetto chiaroscurale. Questo è stato reso possibile grazie ai profilati metallici in C montati per creare a loro volta tutti insieme una bella trama visibile da ampie distanze, con la possibilità volendo di poter continuare se necessario a modificare l'assetto generale della giacitura dei listelli. Si tratta di un contribuito alla definizione di una trama compositiva generale assolutamente innovativa, un quadro prospettico di facciata ombreggiata dalla verticale dei balconi, schermata dalla griglie metalliche laddove presenti e dalle frangisole poste alla base dei piani. La qualità di questo tipo di prodotto è anche nella tecnologia utilizzata per consentire il massimo della possibilità di uso delle aree comuni e la possibilità di realizzare interventi di messa in opera ad invasività ridotta, grazie soprattutto alla genialità di pensare inizialmente e realizzare in fase di costruzione i cavedi, che sono ispezionabili immediatamente poiché posti ai lati del vano ascensore.

L'edificio A delle Case popolari a Soccavo con affaccio su via Vicinale Croce di Piperno.

Per questo edificio la tipologia degli alloggi è in linea come naturale disposizione dello spazio occupato che va dalla rotonda di accesso di via Scerillo alla I traversa via Croce di Piperno.

  • L'accesso all'edificio almeno nella progettazione iniziale era consentito per tramite di una gradonata all'angolo Sud-Sud/Est con via Scherillo, una gradonata pensata e realizzata per superare la quota in altezza del piano terra dell'edificio, posto a 2,40 metri dalla superficie di via Croce di Piperno. La disposizione dello spazio occupato dall'edificio quindi ha avuto come proprio l'obiettivo di non congestionare l'ingresso alla strada dall'aumentato traffico automobilistico in particolare per il riguardo alle ore di apertura e chiusura delle scuole nelle vicinanze, nonché la valorizzazione e la salvaguardia della storicissima iconica Croce di Piperno. L'edificio in questione, che tra l'altro si espande in lunghezza maggiore lungo l'asse Nord/Sud, è stato costruito ponendo le basi su di un reticolo di travi in cemento armato ed in altezza a chiudere sono i solai in latero-cementizio, mentre per le tompagnature esterne è stata adottata la doppia fodera in laterizio, pannello isolante e rivestimento in mattoncini rossi faccia a vista con intervalli di intonacature tinteggiate di grigio. Le camere da letto destinate al soggiorno e le stanze da letto sono tutte quante rivolte ad est, dove nasce il sole, mentre le altre camere destinate ad altro uso sono tutti rivolti nella direzione Ovest. Solo alcuni alloggi dell'ala sud della palazzina godono favorevolmente della doppia esposizione. Camere di soggiorno e stanze da letto hanno un'estensione oltre le mura, una sorta di balcone ballatoio usato rimediabilmente come stenditoio e l'affaccio talvolta è schermato da una griglia di metallo. Infine, all'interno della struttura sono stati creati dei percorsi che dagli accessi ai quali sono collegati completano la totale fruibilità delle aree comuni, come le autorimesse, le zone scale, gli ascensori, gli eventuali locali commerciali al piano terra e le terrazze per la manutenzione.

L'edificio B delle Case Popolari di Soccavo con affaccio su via Palazziello.

Una struttura unica a blocco sia per gli appartamenti, 4 per ogni piano, sia per le altre parti del corpo di fabbrica, come lo spazio scale, vano ascensori e spazio al pianto terra per l'ingresso.

  • Così come per l'edificio A anche in questo caso tutta l'ossatura portante della struttura è un reticolato di travi in cemento armato e solai latero-cementizio ed anche gli esterni sono stati ultimati con pannelli isolanti e doppia fodera in laterizio, e dunque rivestimento finale in mattoni rossicci faccia a vista con parti alternate da tinta grigia. l''idea alquanto innovativa che permea tutta quanta la struttura ed in generale tutto quanto il progetto di riqualificazione dell'area è l'ingresso pedonale a questo edificio, garantito da un percorso pedonale al centro di una corte aperta, a sua volta questa introduce ad una scala posta in posizione baricentrica, mente l'area dedicato al parcheggio auto per i residenti è stata attrezzata nel sottosuolo cavo del palazzo, accessibile per mezzo di una rampa installata comunque nell'area dell'anzidetta corte aperta. Stante al progetto di verifica al piano terra di questo edificio è stata allestita un'ampia sala per le riunioni condominiali, ed un altro locale detto polifunzionale all'occorrenza per gli usi che vi si necessitano. Le cellule abitative da 75m2 ognuna sono serviti in maniera molto elegante da un ballatoio tipo balcone loggia uso esclusivo, e restano tutte in posizione sul medesimo versante di accesso al palazzo. Stessa condizione per le camere attrezzate a cucina, che hanno tutte un balcone loggia uso ballatoio. A Sud invece in linea con quello che sul documento è stato definito: ”muro di confine” affacciano altrimenti tutti gli altri locali che possono eccedere in planimetria e raggiungere una capacità volumetrica tra gli 80 ed i 110 m2. Ad ogni modo è importante chiarire che le unità abitative da 110 m2 stanno tutti al piano terra del palazzo con la sola eccezione che ad esso vi si accede per patii collegati ai bow windows impreziositi dagli elementi frangisole. Le stanze uso cucina in questi ambienti hanno affacci sul piano, ma nonostante tutto, causa gli elementi di canalizzazione e la presenza delle caldaie questi sono purtroppo schermati.