Cimitero di Chiaiano

È uno dei cimiteri di Napoli, il cimitero di Chiaiano1(1bis) l'area dedicata all'inumazione dei residenti dell'antico casale accorpato ai territori dei Comuni Riuniti.

È situato nella zona sud dell'aggregato storico di Polvica, bassa area della collina dei Camaldoli ed il suo ingresso è garantito da una diretta diramazione dalla Strada Comunale Margherita, che da piazza del Forno a Chiaiano risale la zona alle spalle del Policlinico e raggiunge il centro del borgo Santa Croce all'Orsolone.

Mentre invece nella zona nord del cimitero si trovano gli antichi luoghi del borgo della Toscanella, oggi insediati dalla fondazione di un quartiere popolare che ne porta lo stesso nome, realizzato nel 1980 in forza delle nuovi leggi di insediamento collinare progettate dal Fondo PSER.

Il cimitero di Chiaiano è calato in una dimensione caratterizzata da una prevalenza di spazi ampiamente coltivati a Mortelle e Cipressi della fattispecie più antica. Tutt'attorno la dimensione prevalente è la medesima condizione agreste delle vicinissime masserie della Vignatiella, la Paroattonio la Cesinella ed anzi, è proprio l'area del cimitero che si adagia in modo assolutamente organico alla clivometria del luogo detto, Cupa della Paradina, cuore insediativo dell'antico borgo dei Calori di Sotto.


Le condizioni del Cimitero di Chiaiano secondo il piano regolatore del Comune di Napoli.

Il suo recinto, in forza della forma orografica, risulta esser un rettangolo deformato all'angolo, a somiglianza di una brevissima sezione di corona circolare.

  • L'ingresso al cimitero è stato realizzato sul lato più corto del recinto, quello che ne deforma il rettangolo, e come torre all'ingresso è stata sistemata la palazzina dei servizi connessi alla sepoltura; il manufatto però apre e chiude ad un piazzale antistante, un'area trapezoidale allungata per poter agganciare il dentro ed il fuori del cimitero con la strada maestra, la strada Comunale Margherita. Oltre l'area di ingresso un viale alberato, Cipressi come non sarebbe potuto esser altrimenti, accompagna una curva che dal cancello d'ingresso porta e termina contro la chiesa del cimitero, attorno alla quale, è stato edificato il nicchiaio di costruzione novecentesca a forma di grande C. Dalla minuta caricata sul sito ufficiale del Comune di Napoli vi si legge che non vi sono prossimi svincoli autostradali per raggiungere con la propria auto il cimitero. Né sarebbe tanto meno possibile in quanto non vi è neppure un'isola per la sosta auto nelle immediate vicinanze; la zona infatti è a carattere agricolo, e la rete viaria interna è sommariamente stata ottenuta per mezzo della riduzione di sezioni di masserie, con viali interpoderali che spesso non conducono da nessuna parte. L'unico mezzo pubblico che ne serve il transito dovrebbe esser la Metropolitana Linea 1 fermata Chiaiano, distante però più dei 500 metri necessari a considerarla utile ai fini dell'accessibilità pedonale diretta. La sua superficie a tutto il 2016 è di 5.998 metri2, di cui 1.490,902 occupati da patrimonio immobiliare, (esattamente il suo 24,85% di superficie) , tre edifici per la nicchiatura al coperto ed altri locali uso ufficio, e 7952 destinati a cinque campi distesi (esattamente il suo 13,25% di superficie) dove trovasi 269 fosse. Gli altri restanti 3.712,932, (esattamente il suo 61,90% di superficie) offrono spazio sufficiente per viali, aiuole, connettivi, monumentini e cappelle private, 93, per l'esattezza, per 3 Congreghe ed una sola chiesa per l'officiatura cultuale.

Storicamente è noto come il Camposanto dei Comuni Riuniti di Chiaiano.

Ed è pur sempre opera egregia d'architettura funebre del secondo ottocento, impostata come forma sobria ed economica alla maniera illuminista della Francia di Gioacchino Murat.

  • Il cimitero di Chiaiano è uno dei tanti cimiteri ottocenteschi di Napoli ad esser stati realizzati per decreto di Ferdinando I di Borbone nel 1817, a Restaurazione avvenuta, col preciso intento di rivalutare come egregio il concetto di sepoltura da impiantare nella nuova mentalità della distribuzione di un servizio ad appannaggio delle istituzioni, proprio come ragionato dall'Illuminismo francese, garante del rispetto dei singoli anche dopo la loro morte. Col decreto del re quindi si pose fine in tutto il Regno circa la pratica pur rispettosa di seppellire i morti sotto le chiese come avveniva per tradizione, ma di raccogliere le salme in luoghi adeguatamente scelti fuori dall'abitato centrale e con una nuova tipologia di servizi ad esso associati, primo tra i quali, la più dignitosa sistemazione in loculi terragni con tanto di lapide con incise le generalità del defunto, cosa che più spesso non accadeva per le sepolture sotto le chiese, salvo chi poteva permetterselo, andava tumulato sotto l'altare della cappella di suo patronato. In quel periodo di grande fermento, tra iniziative e progetti già in parte sviluppati, fu data notizia di un bando per le Province di Napoli e Caserta ed il distretto del Tribunale Fortificazione ed Acqua ebbe già provveduto con propri architetti al commissariamento di un progetto speciale per i campisanti, uno per ogni distretto. Si fece avanti, allora, l'idea di un camposanto dedicato specialmente ai Comuni Riuniti di Chiaiano che all'epoca contava 8000 abitanti e quindi la proposta prevedeva la realizzazione di un cimitero ispirato alla massima sobrietà ed economicità. Questo portò per un certo tempo la firma dell'architetto Oberty. Rivalutata la sua proposta il direttore dell'ufficio dei Ponti e delle Strade, il marchese Piscicelli ne rettificherà il disegno, editando un modello cimiteriale che avrebbe previsto impianto quadrato con chiesa al centro, porticato tutto intorno e casa per il custode. Ma per varie difficoltà di tipo logistico non se farà niente. Nel 1819, due anni dopo la pubblicazione del bando, esattamente il 2 aprile di quell'anno, l'architetto Giuliano De Fazio, medesimo autore di altri progetti cimiteriali della Provincia, espone e deposita all'Intendenza di Napoli il suo dettagliato progetto di sistemazione dell'area da dedicare alla cimiterializzazione dei servizi in esclusiva ai Comuni Riunti di Polvica, Santa Croce all'Orsolone e Chiaiano, pensato è ovvio nel pieno rispetto delle prescrizioni suggerite nel decreto del 1817 e nel Rescritto del 10 giungo del 1820. Documento quest'ultimo ancora oggi esistente e consultabile al numero 1876 del faldone Intendenza di Napoli presso l'Archivio Storico del Comune. Il progetto del cimitero pensato dal De Fazio era costituito da un muro di cinta giusto rettangolare con cappella a pianta quadrata poco più al centro dell'area, niente portici e la casa del custode larga e spaziosa, c'è scritto sul documento, palmi 16 per 16. ma anche e comunque il lavoro descrittivo del De Fazio trova interminabili difficoltà per esser approvato nonostante il De Fazio fosse già stato egregio autore dei campisanti di Marano e Casoria. Ci riproverà nel 1819, il 30 giugno di quell'anno, ricordando a Luigi Malesci in una lettera a lui spedita che avrebbe intenzione di occupare un'area disponibile nel Demanio denominato Paratina e nel documento ci include anche dettagli sul lavoro da svolgersi. Ma il 12 dicembre del 1828, quasi dieci anni dopo, del cimitero neppure la prima pietra, e quel giorno si riunì il caposaldo del Comune di Chiaiano per decidere la data da fissarsi come ultima e definitiva nel vedersi realizzato una volta e per sempre il cimitero. La data fissata fu quella del 1 gennaio 1831 e a tutto il 1841, cioè, ancora dieci anni dopo nulla di fatto sul cimitero. Fu quello però l'anno in cui si dice che il popolo di Chiaiano insorse per questa situazione inedita per un luogo che avrebbe dovuto accogliere le salme dei defunti, più in segno di nuova civiltà e non piuttosto come esigenza vera e propria. Ikl cimitero iniziò ad esitere solo nel 1852, allorquando fu iniziata la cappella espiatoria realizzata dal disegno tecnico dell'architetto Gennaro Anatella.


Spazio note

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(1bis) Veddasi pure: Testo a stampa (moderno) Monografia Descrizione Opere pubbliche e tipologie urbane nel Mezzogiorno preunitario/ Alfredo Buccaro Napoli : Electa Napoli, 1992 287 p. : ill. ; 24 cm Codice SBN VEA0037281 ISBN 8843540173 Collana Analisi della città 2 Autore Buccaro, Alfredo Soggettario Firenze De Fazio, Giuliano - Edifici pubblici - Progetti Edifici pubblici - Architettura - Italia meridionale - Sec. 19. Gasse, Stefano - Edifici pubblici - Progetti ITALIA MERIDIONALE - Sviluppo economico - Sec. 19. Opere pubbliche - Italia meridionale - Sec. 19. Classificazione Dewey 725.094527 ARHITETTURA. EDIFICI DI USO PUBBLICO. CREMONA 945.7 STORIA. ITALIA MERIDIONALE Luogo pubblicazione Napoli Editori Electa Napoli Anno pubblicazione 1992 SEZ.NAP. 7. B 1596 Vedasi anche: A.S.M.Na., Delibere consiliari e della giunta dal 1885 al 1927, Comune di Chiaiano. Ed anche: A.S.Na., Ministero Interno, n° 3569.