Sott e Bas. Produzione Yazukv

Sott e Bas, dal napoletano, Sotto le basi, nel senso di ” … ha ridosso di piazze di spaccio”, è il titolo di un brano musicale rap eseguito da Enzo D.O.N.G.

Una specie di video denuncia delle condizioni di vita dei residenti del rione don Guanella,in cui, i residenti, sono costretti a vivere, come citato proprio dall'artista: " ... carcerati senza che nessuno lo abbia per davvero capito." 
L'emergere della personalità artistica di Enzo D.O.N.G., gli ha permesso durante il 2015 di affiancare i protagonisti e i figuranti minori della seconda stagione di Gomorra La Serie.

Come premesso, Sotto e Bas indica la zona a ridosso delle piazze di spaccio, dove in tutta promiscuità vivono assediati negli stessi spazi urbani, residenti e spacciatori, e in qualche caso la dicotomia è sostenuta a vicenda, nel senso che talvolta gli spacciatori coincidono con gli stessi residenti.

È stato trascurato di porre in evidenza il terzo tipo aggregativo che darebbe origine a tutto l'indotto e che invece si pone come parte complementare del sistema residenti-spacciatori, ovvero, gli abituali consumatori di stupefacenti, detti i drogati, che, nel 100% dei casi non hanno dimora nel rione, ma che rispetto ai primi due tipi rappresentano il grosso della popolazione di transito. La quota evocativa di questo pezzo è molto ben definita rispetto agli altri video, nel quale, si nota chiaramente Enzo D.O.N.G., prendere parte attiva in quel che appare sempre più verosimile come uno sfogo. Ed è curiosa la scelta di intercalare questo sfogo ed il rap che lo accompagna con continue e divertite citazioni di fondo estratte da Scarface, film cult del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma, protagonista l'attore Al Pacino nei panni del noto boss di Miami, Tony Montana, doppiato in Italia dalla voce di Ferrruccio Amendola, papà di Claudio Amendola. È infatti vero che tutti sono a conoscenza del fatto che alla malavita napoletana piacciono le stravaganze di potere scritte nei films, di cui, al culmine sembra non cedere il passo proprio Scarface, da molti amato per aver pervaso la loro sete di onnipotenza, suggerendo loro piuttosto come vivere da perfetto boss; molti Tony Montana già negli anni Ottanta di quel secolo se lo sono fatti tatuare sul proprio corpo ed il tatuaggio talvolta ha assunto simbolo di appartenenza ad un nuovo modo di farsi gangster. Sembra più chiaro altrimenti il messaggio offerto da D.O.N.G.: il business della droga costringe quelli che ci vivono in queste zone a condurre un'esistenza regolata da esigenze di mercato, notoriamente proibitive, restrittive della libertà personale di ognuno, a qualcuno è stato persino "steppato" l'accesso alle abitazioni, strutturalmente modificati con cancelli e porte in acciaio per proteggersi dalle incursioni della Polizia. Altro problema anche questo! Qui, tra i luoghi dello spaccio, la presenza della Polizia è vista come quota di maggior danno. Più precisamente, va detto, però, si tratta della più bella di tutte le interpretazioni video eseguite, fino a tutto il 2015, dall'artista, al quale vi si aggiunge come è naturale che sia, una regia strumentale di medesima qualità. Il video è stato girato nel 2015 da Johnny Dama, con operatore macchina Lorenzo Franco, direzione di produzione Davide Zazzaro e con Alessandro Cerullo suo assistente. Presente nel video anche Carmine Monaco, meglio noto con l'alias, O Track, uno dei protagonisti minori delle due stagioni televisive di Gomorra La Serie. La diametria di questo risultato eccezionale è dovuta alla location principalmente e, come sempre ovviamente, anche all'altissimo contenuto testuale che al video si accompagna, recepito come sempre dalla partecipazione liberamente vincolata dei ragazzi dell'ambiente. La definizione della luce è impeccabile, le inquadrature non soffrono l'orizzonte illuminato, il lavoro svolto dalla regia ha encomiabilmente, e forse, anche, inavvertitamente, catturato l'abbondanza di luce solare in tale quantità da rendere perfettamente stimabile la panoramica aerea della situazione immobiliare del quartiere nativo del protagonista. È invidiabile come la ripresa aerea abbia delineato perfettamente il profilo in altezza del quartiere, il cosiddetto sky line di Secondigliano in qualche punto suggestivamente schermato dalla possente mole del cono vesuviano e invece più spesso interrotto dallo scorrere della perimetrale di Scampia. Si notano le ineguali altezze degli elementi immobiliari che caratterizzano l'agognato nuovo sistema di abitare a torre, molto in voga negli anni Ottanta del Novecento presso le aree occupate da edilizia residenziale e l'addossarsi di altro materiale di proprietà INA Casa e qualche pezzo della GESCAL. Tutto questo tra l'altro spaziando con strumentazione aerea fatta volare si e no per breve distanza da via don Luigi Guanella e via Ettore Ciccotti, non oltre. La seconda parte certo molto ma molto più interessante è la ripresa da terra, nel cosiddetto sottobosco di Secondigliano, tra i casermoni della UNNRACasas, nel cuore pulsante del quartiere napoletano, don Luigi Guanella, meglio noto, come O don Guanella. Il video prosegue tra le recondite strade e piazze progettate per la socialità dei residenti, al culmine del quale, uno spazio magazzinato ospita la boy band, mentre altra buona parte della performance vede l'artista condursi in una sorta di corridoio penitenziario ricavato dagli spazi di sottofondazione del quartiere, vividamente richiamanti la vita dei reclusi.