Zona dell'Egiziaca

E' sacro per i Certosini di San Martino2 (3), ma reso celebre per il passaggio in Francia del Santo taumaturgo Francesco di Paola4, fondatore della chiesa di San Giovanni ad Lampades5 ed di un numero mai ben precisato di dormitori per i Minimi napoletani6 .
I romitori fondati dal Santo calabrese furono tutti espropriati per la mastodontica costruzione della basilica di San Francesco di Paola, che occupa, col colonnato ed il bel portale, tutta piazza del Plebiscito.
Dal fitto dell’edilizia contemporanea del piccolo borgo, già segnato con un impianto stradale adeguato sulla veduta Lafrery del 1566, spuntano la cupola ed il cupolino della chiesa di Santa Maria dell’Egiziaca, struttura formale di un impianto religioso che, a partire dal 1639, inizierà a giustificare, con la sua presenza, ed i continui acquisti di suolo e di case abitate e non, l’attuale risultato urbanistico di tutto il quartiere a cui ha anche dato nome, per esser stato, nel corso dei secoli, fatta eccezione solo per i palazzi Carignani alla Solitaria e quello della Real Paggeria, tutti quanti diretta proprietà del monastero delle monache di Pizzofalcone7.
La situazione urbanistica attuale della zona dell'Egiziaca.
In parte, il piccolo quartiere è stretto sul fianco della collina dal palazzo Salerno a sud e resta escluso l’affaccio sul golfo causa le costruzioni relativamente moderne dei palazzi della Marina Militare e della Regione Campania.
- Si presenta, infine, separato al centro in due lotti dall’omonima strada che l’attraversa da punto a punto, ed è il più importante comparto urbano di collegamento tra la zona distesa sul primo tratto del Lungomare di Santa Lucia, il Pallonetto ed il Monte di Dio sul fianco della collina delle Mortelle, ultimo limite fisico imposto per il perimetro dei Quartieri Spagnoli. Piuttosto, la sua configurazione fisica, assai vicina all’invaso di Palazzo Reale, lo connota come asse portante di tutto l’impianto urbano; a partecipare come asse di collegamento da e per l’esterno, anche le piccole strade a questo quartiere afferenti: la via del Pallonetto verso Santa Lucia, via della Solitaria verso Cesario Console, l’antica Salita del Gigante, via Gennaro Serra verso il piccolo largo Carolina, il palazzo della Prefettura ed infine, la stessa Via Chiaia. Il rione dell’Egiziaca, effettivamente cresciuto tra la modestia del Pallonetto a Santa Lucia e l’alta borghesia del Monte di Dio, è costituito per la maggioranza da unità medie e residenziali, tanto per il loro volume stereometrico, quanto per il loro stesso valore architettonico.
Spazio note
(1) *Pizzofalcone e Le Mortelle / Italo Ferraro. - Napoli : Oikos, 2010. - p. 606 : ill. ; 31 cm. ((In calce al frontespizio : Fondazione Premio Napoli ; MN Metropolitana SpA Codice SBN NAP0544539 ISBN 9788890147883 BNN sez nap VII A 1638/6 pagg 269-287(2) A.S.N., Platea di San Luigi, Monasteri Soppressi, vol. 4176, pag. 5 e segg.
(3) Riscattato per soli 300 ducati da re Ferrante I d’Aragona per la compravendita del territorio da bonificare sotto l’assenso di papa Sisto IV, accordato il 14 aprile del 1481 e ceduto quindi al Santo calabrese abbisognoso di erigervi il monastero dei Minimi napoletani.
(4) La testimonianza più antica di questo posto è scritta nel manoscritto del Seicento, pubblicato in Europa dal D’Aloe, sul quale egli scrive: ”…era una picciola e molto antica cappella dedicata a San Martino et San Luigi IX re di Francia, fratello quest’ultimo di Carlo I d’Angiò, re di Napoli, morto nel 1270 e patronata dai Certosini. Essendo questo posto fuori dalle mura della città quattrocentesca, si ricorda sul posto la fondazione del monastero dei Minimi, di San Giovanni ad Lampades, nel 1481. *Catalogo di tutti gli edifizi sacri della citta di Napoli e suoi sobborghi : tratto da un manoscritto autografo della chiesa di S. Giorgio ad forum / Stanislao D'Aloe. - Bologna : Forni Editore, [19..]. - P. 111-737 ; 22 cm. ((Estr. da: Archivio Storico delle Provincie Napoletane, 1883. - Paginato anche [191] p. Codice SBN NAP0100866.
(5) La notizia è in un qualche modo smentita da Faraglia che, altrimenti dichiara già presente sul posto una chiesa con questo titolo, e sì poi, acquistata dai Minimi, e nel 1504. Dal rettore Terrazzano ceduta al Malatesta assieme anche alla zona destinata ad uno stupendo giardino presso la conca di San Luigi di Palazzo. Si veda per tanto: Il *Largo di Palazzo / Nunzio Federico Faraglia Codice SBN NAP0421494 Fa parte di Napoli nobilissima : rivista di topografia ed arte napoletana, Vol.2 (1893), p.2-6; p.[33]-35; p.61-63; p.134-137; p.156-159.
(6) In questo posto, sulla pianta topografica del Galluccio sono visibili costruzioni riferibili all’eredità spirituale del Santo calabrese, edificate sui terreni acquistati in varie e successive censuazioni di suolo dai Minimi nelle date storiche 1530, 1537, 1542, 1545, 1558 e 1580. Relazione dell’ingegnere Antonio Galluccio, delle censuazioni di suolo nel territorio di Echia, ossia sopra a Pizzofalcone, 1689, Monasteri Soppressi, vol. 5519 pagg. 3 e 4
(7) A.S.N., Principio e fondazione del Real Monastero della Purità de Monache reformate di Santa Maria dell’Egiziaca a Pizzofalcone, in Volume primo detto “Platea”, seu patrimonio dell’a. 1700 Monasteri soppressi, vol. 2450, pagina 2
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