Vico Lungo Gelso ai Quartieri

E' il vico Lungo Gelso, il tratto di strada napoletana importante principalmente per esser assieme a Via Toledo l'asse mare-terra nella centurazione castigliana dei Quartieri Spagnoli, dei quali, ne è il suo primo e più importante cardine1.

Secondariamente è importante perchè qui in questi luoghi è percepibile meglio che in altre zone della città il complesso rapporto di alterità tra edifici pubblici e spazi di residenza.

Più di tutto però le considerazioni che valgono per questo settore della città è lo studio del rilievo tipologico che ha scoperto caratteri di un insieme di residenze rimaste pressocchè unite in un disegno urbano di altissima qualità, secondo solo ai progetti di Le Corbusier per Parigi.

Infatti, proprio dalla variante di Vico Lungo Gelso è visibilmente chiaro il proposito di incantare la maglia ortogonale dei Quartieri Spagnoli sovrapposto al convento di Montecalvario, che però, rispetto all'orditura mantiene tutta un'altra assialità. Nulla di simile si è mai più ripetuto nelle architetture e nelle sistemazioni urbanistiche di tutto il meridione d'Italia.

Il vico inizia dalla tangente di via Giuseppe Simonelli, ove trova origine anche Via Speranzella, assieme alla quale corre ed incrocia tutti i decumani presenti, ma a differenza della quale, s'interrompe bruscamente dall'altro lato, a 700 metri di distanza su Via D'Afflitto, la nota strada che a sua volta è una prosecuzione ideale di Via Santa Brigida.

Va detto che l'interruzione del percorso di vico Lungo Gelso all'altezza proprio del vico D'Afflitto ha permesso la sequenza immobiliare del vasto programma liberale della città del Novecento, dando vita a piazzetta Augusteo, il palazzo che ne ospita l'omonimo teatro e l'immobile usato come blocco di testata per la funicolare Centrale di Chiaia e la relativa centralina che ammonta parte del fabbricato proprio su Via Speranzella.


L'orografia dei luoghi storici di Vico Lungo Gelso. 

Alla stessa maniera di Via Speranzella, anche Vico Gelso accompagna fedelemente la dritta di Via Toledo dal Centro vero il mare. 

  • Solo lievemente differente rispetto a Via Speranzella, il vico Lungo Gelso, nonostante il taglio operato gode però del privilegio di ospitare la quinta edilizia della scenografica parata di palazzi che affacciano su Via Toledo e dunque di pazientare nella testimonianza storica della vita popolare di una zona modificata l'ultima volta quasi tre secoli fa, dal suo primo intervento voluto da Pedro de Toledo nel 1542. Grazie allo studio condotto dal professor Italo Ferraro in occasione dei lavori raccolti dalle ricerche di dottorato della locale facoltà di Architettura, dati alle stampe nel 1984, è definitivo concludere che per Quartieri Spagnoli deve intendersi la vasta area densamente abitata ed occupata dal gruppo di sette file di isolati quadrati, all'incirca 20 metri di lato per 20, tutti rivolti nella direzione di Via Toledo sulla regolare pendenza del terreno, con linea di confine tratteggiata visibilmente anche sulla mappa del Lafrery del 1566 e rimasta pressocchè sempre la stessa laddove è tracciato il vico Montecalvario. Questa definizione su questo comparto urbano data dal ricercatore deve pur esser accettata come se si fosse trattato per lungo tempo del centro storico dei Quartieri Spagnoli, che però via a via, come è possibile tra l'altro verificarlo direttamente dalla mappa dello Stopemdael del 1653, si è poi espanso a nord verso la valle di Montesanto e a sud verso la depressione di Chiaia. Vico Lungo Gelso unitamente all'omologo tragitto corrispondente di Via Speranzella contribuisce nettamente alla definizione esatta dello scacchiere delle origini, mantenendolo come un fatto culturale, esperienza residenziale di vita popolare analogo al tracciato ippodameo del centro antico laddove usa dirsi Regio Nilensis; la natura estensiva della sua morfologia e la limpidezza delle architetture su strada ne fanno una parte di impianto tipo-morfologico unico ed irripetuto sul territorio con qualche timido accenno solo alla Duchesca, in zona Ferrovia, e Santa Maria Antesaecula in zona Vergini-Sanità. Ed infine, il rapporto che ne viene tra casa-strada-pendenza del terreno ne costituisce, nel bene e nel male, una metafora della città di Napoli. Dev'esser ricordato per forza di cose quanto riportato dal documento pubblicato in formato cartaceo dal professor Italo Ferraro che il Vico Lungo Gelso, sempre in conformità con Via Toledo e la corrispondente Via Speranzella costituiscono il fondamento della forma urbana di gran parte della città di Napoli; su via Roma per esempio, scrive il ricercatore, la casa è nobiliare per l'ostentazione del vano cortile occupato sul fondo dalla scala, quasi sempre unica, e addosso alla quale, si appoggiano in tutti i casi gli elementi portanti dell'architettura del palazzo. Tra l'altro è nota la consuetudine della posizione assiale della scala come valore dignitoso dell'architettura napoletana ed oltre questi spazi essa è espressa senza dubbio di sorta nel più vicino presidio possibile presso i palazzi Tracucco e Mastellone alla Carità. Quindi è concluso senza equivoco che ciò che si produce in tipologia sul percorso Lungo Gelso è il corrispondente di quanto effettivamente accade di facciata su Via Toledo; talvolta proprio su vico Lungo Gelso è visibile un muro di spina sul quale restano incisi i segni di un incastro edilizio di più tipi di abitazioni operato per ottenere un unico blocco immobiliare, anche laddove l'esperienza architettonica insegna si tratti di varietà diverse per tipologia, quindi con androne e cortile e lungo androne appoggiato al muro. Al piano terreno vi sono quasi per tutto il suo perimetro i negozi, ed è fatto uso escluso della vita residenziale dei bassi, i cosiddetti, vasci che altrimenti iniziano ad esser visibili a partire dal vico Tre Regine e si perpetua anche su Vico Lungo Teatro Nuovo fino ad esasperarsi su Vico Lungo a Montecalvario.


Spazio note

 (1) Testo a stampa (moderno) Monografia Descrizione [3]: Quartieri spagnoli e Rione Carita / Italo Ferraro Napoli : Oikos, c2004 LVI, 464 p. : ill. ; 31 cm. Codice SBN VEA0189392 ISBN 8890147814 Autore Ferraro, Italo Soggettario Firenze NAPOLI - Quartieri spagnoli - Urbanistica Luogo pubblicazione Napoli Editori Oikos Anno pubblicazione 2004 Fa parte di Napoli : atlante della città storica , 3 BNN SEZ.NAP. 7. A 1638 (
Vedasi anche. Testo a stampa (moderno) Monografia Descrizione Architettura, scuola, città : scritti 1973-1983 / Italo Ferraro Napoli : Clean, ©1984 (stampa 1985) 216 p. : ill. ; 21x22 cm. Codice SBN CFI0243290 Autore Ferraro, Italo Soggettario Firenze Architettura - Napoli - Sec. 20. Luogo pubblicazione Napoli Editori Clean Anno pubblicazione 1984 BNN distribuzione A 9878