Vico Lungo Teatro Nuovo Napoli

E' uno dei vicoli del Centro Storico UNESCO della città di Napoli1. Assieme al Vico Lungo Gelso, Via Speranzella e Vico Lungo a San Matteo oltre a correre parallelo all'asse vicereale di Via Toledo, traccia anche il terzo cardine dello scacchiere dei Quartieri Spagnoli di Montecalvario e San Ferdinando.

Penetra nel fitto edilizio di case storiche fondate non oltre il Seicento ed è già visibile sulle mappe catastali del XVII secolo.


Attualmente nasce dall'innesto tangente di Via Giuseppe Simonelli, altezza piazza Carità nucleo fondativo dell'omonimo rione e sfocia dall'altro cardine, a circa seicento metri di distanza, nel Vico D'Afflitto, il vico naturalmente rappresentativo della prosecuzione di Via Santa Brigida.

Rispetto ai primi due cardini, il Vico Lungo Teatro Nuovo è interessato soltanto in minima parte da attività primarie del terzo settore, e qualche timido segnale di vita popolare lo si è sempre osservato all'altezza del Largo delle Baracche, laddove un tempo regnava uno degli storici mercati rionali di Napoli fatti sgombrare da Gioacchino Murat su progetto di Stefano Gasse, il medesimo autore della sistemazione di palazzo Tocco di Montemiletto.

Si chiama così per la presenza sul posto un tempo del Teatro Nuovo, un ambiente antico di prosa, lirica e canto nuovo, disegnato e realizzato dalla mano autografa di Domenico Antonio Vaccaro, il celebre architetto, figlio d'arte, nativo del posto, autore tra l'altro del palazzo Magnacavallo a Via Girardi e della chiesa della Provvidenza a piazza Dante.


Analisi urbana e progettazione architettonica di Italo Ferraro del 1973.

Il vico Lungo Teatro Nuovo a Napoli è null'altro che un semplice vicolo dei Quartieri Spagnoli.  

  • Questo vicolo però, va aggiunto, nelle ragioni storiche che l'hanno visto nascere e crescere e determinare l'andamento immobiliare che ne seguirà nei secoli, pone effettivamente l'obiettivo di analizzare una parte della città pensando a tutta la città, alla maniera di quanto amabilmente suggerito da Italo Ferraro, negli scritti del 1983, dati alle stampe nel 1984 col titolo, ”Architettura, Scuola, Città”, tra le cui ipotesi vale ricordare l'apertura a nuove prospettive per l'architettura della città. Ed in questo senso, sullo studio condotto dal ricercatore la scelta di ripercorrere il centro storico di Napoli è legata alla convinzione che la stessa studiata per la nuova architettura non può non scindersi dal suo valore storico inscritto nei segni tangibili di essa, come il vico Lungo Teatro Nuovo che della sua storia esprime chiaramente i caratteri tipologici e morfologici che vanno dalla dominazione spagnola a tutta la dominazione borbonica, salvo poi ricadere in un deflusso urbano caratterizzato da forte degrado ed abbandono al sopraggiungere dell'era sabauda a Napoli, poi ancor di più durante l'annessione del Regno al Piemonte, peggio nel periodo post unitario. Gli inizi del Novecento ripareranno gran parte agli eventi traumatici che ne determinarono l'aspetto pressocchè essenziale ed immutato fino ad oggi, con qualche rivalsa durante la fascistizzazione della città e travaglio conclusosi felicemente con l'avvento delle regole del Risanamento napoletano delle classi, 1925, 1939, 1975 e 1990.


Spazio note

(1) Testo a stampa (moderno) Monografia Descrizione [3]: Quartieri spagnoli e Rione Carita / Italo Ferraro Napoli : Oikos, c2004 LVI, 464 p. : ill. ; 31 cm. Codice SBN VEA0189392 ISBN 8890147814 Autore Ferraro, Italo Soggettario Firenze NAPOLI - Quartieri spagnoli - Urbanistica Luogo pubblicazione Napoli Editori Oikos Anno pubblicazione 2004 Fa parte di Napoli : atlante della città storica , 3 BNN SEZ.NAP. 7. A 1638 (
Vedasi anche. Testo a stampa (moderno) Monografia Descrizione Architettura, scuola, città : scritti 1973-1983 / Italo Ferraro Napoli : Clean, ©1984 (stampa 1985) 216 p. : ill. ; 21x22 cm. Codice SBN CFI0243290 Autore Ferraro, Italo Soggettario Firenze Architettura - Napoli - Sec. 20. Luogo pubblicazione Napoli Editori Clean Anno pubblicazione 1984 BNN distribuzione A 9878