Supportico a Capodimonte

E' il cosiddetto comparto del Crocifisso a Napoli1, toponimo giustificato per la presenza sul posto della chiesa e ritiro del Crocifisso.

In questa zona, è segnata la proiezione di un supportico che ancora esiste ed il comparto vero e proprio sta a nord est del nucleo centrale del Borgo dei Vergini, al margine di un sistema rionale detto a spina.


Sorge sul confine fisico di Santa Maria Antesaecula, che lo separa nettamente dal tracciato viario del Rione Sanità, all’interno dei quali, rientrano due dei tre isolati, dei quali, a sua volta, essendo esso il terzo, segue le profondità orografiche della Salita Capodimonte al di qua della zona detta dei Cinesi.
Tutto il comparto è afflitto dalla sopraelevazione e superfetazione di numerosi edifici, e dal male endemico della saturazione edilizia degli spazi destinati al verde, con forte prevalenza proprio nel settore che riguarda la chiesa del Crocifisso.
Il comparto è delimitato a nord-ovest dalla rampa dei Cinesi e da via G. A. Vitale, mentre è da determinarsi come fonte storica, che la chiesa, che ha dato nome al comparto è di fatto l’unica eccezione edilizia presente nella disposizione dei comparti segnati sulle carte del 1872-1820.


Orografia descrittiva dei luoghi di Capodimonte.

L’edilizia che si è sviluppata al suo interno è da ritenersi della fine del Cinquecento dal momento che esso è presente solo come un invaso urbano libero sulla carta del Lafrery che è datata 1566.

  • Un gruppo di case appare invece già nella veduta di Alessandro Baratta del 1629, a partire dalla chiesa dei Vergini fino al complesso monastico di San Severo. Via a via andrà sempre più delineandosi netta la distinzione dell’intero comparto così come si evince dalla chiarezza topografica della carta del Duca di Noja, sulla quale, ancor oggi è suggestivo osservare un tessuto edilizio installato all’interno di una trama viaria sostanzialmente rimasta intatta. La salita Capodimonte, strada interna al comparto un tempo a gradoni, alla quale si accedeva per dei varchi, trovandosi in quota rispetto al vico delle Carrette, genera due comparti differenti, ma in realtà essi sarebbero rimasti separati dalla vicende urbanistiche del dopo Seicento, il secolo in cui, si traccerà in via del tutto definitiva anche il vico Canale ai Cristallini ed il vico Carlotta. Al terzo isolato del comparto del Crocifisso, esattamente al numero civico 10 della Salita di Capodimonte, si segnala la presenza di un immobile alquanto interessante per lo scenario della cosiddetta architettura minore. Questo, ad angolo della Salita Capodimonte, laddove l’inizio salita, prosegue come via dei Cristallini, l’edificio spunta poggiato su di una base tufacea scoperta e nella quale è scavato l’androne a pianta tronco-conica, ed un corpo scala servito da una rampa rettilinea illuminata da un foro enorme, praticato nella roccia; superato il primo livello del piano di calpestio, la scala prosegue assumendo la forma ellittica con strutture a sbalzo. Persino il piano di copertura ripete l’arditezza della pianta a terra e delle pareti laterali che si presentano curvilinee. All’ultimo piano, incredibilmente suggestivo, sulla sommità di un giardino pensile, un motivo a serliana, con arco ribassato e colonne tuscaniche lascia che penetri e si diffonda luce solare. I due fronti dell’edificio non mostrano affatto caratteri architettonici rilevanti, appena il portale in pietra vulcanica, richiama il movimento esile dello stile rococò tipico napoletano.


Spazio note

(1) Estratto da i testi di Ornella Zerlenga, Il Comparto del Crocifissoed il progetto della chiesa di Guglielmo Turi in Il *Borgo dei Vergini : Storia e struttura urbana / a cura di Alfredo Buccaro; prefazione di Giancarlo Alisio. - Napoli : CUEN, [1991]. - 388 p. : ill. ; 24x22 cm. Codice SBN NAP0007472 ISBN 8872951011 Collana Architettura e città; 3 BNN sez. nap. VII B 1592 pagg 165-167