L'alcova ed il Boudoir della Regina
In inglese: ”Queen's passageway”1 è la ventottesima stanza musealizzata dell'appartamento storico di Palazzo Reale a piazza Plebiscito, Napoli.Per lungo tempo chiusa poi riaperta, oggi la saletta è risultata esser stata a lungo uno dei due passetti laterali alla sala detta alcova di Maria Amalia di Sassonia.
Come per l'appartamento privato della Regina anche qui nel restauro della controsoffittatura di palazzo venne alla luce un affresco di soggetto propiziatorio.
Dai documenti si attesta che sia opera di Domenico Antonio Vaccaro, realizzato quasi sicuramente nel triennio tra il 1735 ed il 1838, ritraente Giunone con la Pace, la Fortuna ed il Dominio con i simboli del potere e dell'abbondanza.
Tutta quanta la sala è allestita con quadretti cinesi ad acquerello di estrazione iconografica riferibile ad un antichissimo testo cinese, il Gengzhitu. Molti di questi quadretti provengono da Villa La Favorita di Ercolano ed altri son giunti a palazzo Reale in forma d'album, opera dell'artigianato Canton metà del XVIII secolo; tutte insieme ad ogni modo ritraggono la vita nei campi durante la coltura del riso, la produzione orientale della seta, e a partire dalla parete di fronte, in alto da destra si osservano alcuni quadretti riprodurre vita operaia attorno alla produzione di porcellana e tè.
Alcova di Maria Amalia di Sassonia.
E' la ventisettesima stanza musealizzata dell'appartamento storico di Palazzo Reale a Napoli.
- Ed ancora una piccola parola spesa per il Boudoir della Regina. Dalla Villa La Favorita provengono anche le figure a grandezza naturale ritraenti un Mandarino e Dama Cinese, produzione neoclassica in formato cineseria del pittore Lorenzo Giusto del 1797. nelle vetrine-armadi di questa sala sono esposti una seria varia di oggetti d'uso comune agli abitanti del palazzo, come i vasi da notte, ed altre minuterie per la toeletta, servizi di scrittoio, suppellettili, matrici della Stamperia di sua Maestà ed infine, preziosissima, la lancetta dell'orologio di facciata principale di palazzo Reale, quella, cioè, che guarda piazza Plebiscito ed il colonnato della Chiesa dei Minimi. Per quanto riguarda l'acolva di Maria Amalia di Sassonia, subito dopo questa sala chiude il percorso la ventinovesima sala, detta, Sala delle Guardie del Corpo. Fu per lungo tempo l'alcova di Maria Amalia di Sassonia, intercomunicante coi passetti e con la quattordicesima sala di palazzo. Al di sotto degli stucchi dell'Ottocento ancora insistono frammenti d'affresco realizzati non oltre il 1739 dal pittore Nicola Maria Rossi e nella saletta in esposizione restano del genere interno e del costume napoletano diffusosi largamente in epoca romantica. In più abbiamo il rimando ad un'utopica armonia di razze descritte amabilmente nelle fisionomie dei Due pescatorelli di Orest Kiprensky, edito per la prima volta all'Esposizione Napoletana del 1829; ed ancora: la Brigantessa ferita di Luigi Rocco e la Benedizione pasquale di Raffaele D' Auria mettono insieme problematiche di natura sociale e di costume a quello del credo religioso professato dai più semplici. Infine e non ultimo ovviamente, la narrazione dei luoghi da un punto di vista pittoresco è nel Pescatore addormentato di Salvatore Castellano.
Sala delle Guardie del Corpo.
È la ventinovesima e penultima sala musealizzata all'interno dell'appartamento storico di palazzo Reale a piazza Plebiscito, Napoli.
- L'ultima sala rappresentata dalla Cappella Palatina. Questa sala, tra l'altro adiacente alla sala del Trono è caratterizzata da mobilio di epoca murattiana, e più in particolare per la presenza di questi sgabelli con gambe a spade incrociate, un chiaro riferimento dell'ebanisteria francese di produrre e diffondere pezzi che ebbero già fatto storia nel regno di Francia assediata dagli ideali dell'Illuminismo, ma anche dai molti militari a seguito di Napoleone. È invece di un bronzista provenzale l'orologio con la Musa Urania ed un meccanismo Bailly, contro il monumentale orologio di Bailly con una la Meditazione l'ottocentesca scultura di Thomire. Su di una console è stata adagiata una statua a mezzo busto della regina Maria Carolina d'Austria, mentre alle sue spalle dalla parete pende un bellissimo arazzo che ritrae l'Innocenza e che un tempo era appeso all'interno della camera nuziale. L'arazzo è un pezzo della fortunatissima serie di altri arazzi prodotti dalla Real Arazzeria durante la fortunata produzione tra il dicembre del 1765 ed il 1766. Infine si ricorda che in sala è esposto l'arazzo più antico prodotto dalla Reale Arazzeria di Napoli ritraente le Allegorie degli Elementi, un graditissimo omaggio ai modi dell'arazzeria Granducale di Firenze.
Spazio note
(1) Guida alle Sale dell'appartamento storico di Palazzo Reale a cura del Servizio Educativo della Sopraintendenza B.A.P.S.A.E. di Napoli e Provincia.Categorie delle Guide
- archivi, fondi e biblioteche
- articoli di storia locale
- bosco di Capodimonte
- cappelle napoletane
- chiese chiuse di Napoli
- chiese di Napoli
- cimiteri di Napoli
- conventi e monasteri di Napoli
- musei e gallerie di Napoli
- Non Categorizzate
- opere d'arte napoletana
- palazzi e case storiche di Napoli
- palazzi moderni di Napoli
- palazzo Reale di Napoli
- rioni, quartieri e zone di Napoli
- teatri di Napoli
- territorio e archeologia
- tombe e sepolcri a Napoli
- vie e piazze del centro di Napoli
- ville della cittĂ di Napoli
- ville della Provincia di Napoli
- Visite Guidate
- zona Mostra
Strutture sponsorizzate
B&B Mergellina Appartamenti
A partire da 60.00 €
B&B Sofì
A partire da 75.00 €
B&B Monteoliveto
A partire da 68.00 €
B&B La Dimora di Nettuno
A partire da 49.00 €
B&B Palazzo Ruffo di Bagnara
A partire da 80.00 €
B&B Terra Napoletana
A partire da 40.00 €
B&B Casa del Monacone Napoli
A partire da 45.00 €
B&B Quattro Palazzi
Aggiungi la tua struttura
A partire da 40.00 €
Lista dei desideri
La tua lista dei desideri è vuota