Sala Maria Cristina a Palazzo Reale

E' la Sala dedicata a Maria Cristina di Savoia1, la nona delle sale musealizzate che dal 1921 a cura del Servizio Educativo della Sopraintendenza B.A.P.S.A.E. di Napoli e Provincia realizza gli ambienti di ricerca e didattica sul patrimonio artistico all'interno dell'appartamento storico di Palazzo Reale in piazza del Plebiscito.

La si raggiunge dall'ambulacro di palazzo ma anche dopo aver visitato la Sala degli Ambasciatori e dopo di questa è possibile visitare la sala successiva, ovvero l'Oratorio di Palazzo.


Tutto il mobilio della stanza è in legno pregiato del quarto decennio dell'Ottocento ed in effetti è questa la sala ove il re veniva a vestirsi, essendo quindi appartenuta all'appartamento privato sia a re Carlo di Borbone che di Ferdinando I di Borbone.
Al soffitto, prima degli eventi tragici del 1943, una bellissima Aurora di Francesco De Mura, datata molto prima del 1765, anno della morte dell'artista, spiccava per assunta morbidezza dei toni pastello.
Nel corso dell'Ottocento la sala ormai persa non proprio del tutto ma via a via sempre più l'importanza di ambiente privato, venne per un certo momento chiamata anche la Stanza dei Ministri.


E' la più bella delle stanze del settore ovest del palazzo.

In quanto è la prima invece del settore meridionale aperta con terrazza e giardino pensile sul Molo Siglio sottostante.

  • Ed uno scorcio antico e primitivo del golfo schermato all'orizzonte dalla gran mole del Vesuvio, l'orlo delle terre vesuviane, tutta quanta la zona orientale dell'entroterra ed il sistema orografico delle isole di Capri, Ischia e Procida. Alle pareti della stanza si segnala la presenza di tavole raffiguranti una Madonna con Bambino di Filippino Lippi ed un'altra Madonna con Bambino con San Giovannino presumibilmente opera di Pedros Ruviales. Nel basso un'opera dello Scarsellino o più probabilmente della sua scuola ritraente una Circoncisione di Gesù mentre è più che certa opera di Andrea Vaccaro una Strage degli Innocenti. Sulle consoles un orologio francese con Donna d'Africa del periodo del Direttorio ed un altro orologio d'epoca romantica, ritraente Giovanni II di Valois e Filippo l'Aridito. E sempre dotati di splendore pittorico che richiama Le Quattro Stagioni i vasi maestosi di porcellana di Sèvres furono decorati dalla maestria del pittore Langlacè. I vasi sono un cadeau di Francesco I alla duchessa di Berry e dunque inviati a Napoli nel 1830.

L'Oratorio di Palazzo e una parola su Maria Cristina di Savoia.

Si tratta di una stanza molto piccola comunque lasciata aperta alla didattica e alle visite guidate nel percorso creato nell'appartamento storico di palazzo Reale.

  • È una stanza piccola dove il re o la regina si recavano con estrema riservatezza e dedicarsi alla riflessione spirituale e alla preghiera con celebrazioni eucaristiche privatissime. Il suo altare è di legno ed è riferibile alla produzione di oggettistica sacra del XIX secolo, con cinque quadri del pittore di Parma attivo a Napoli presso la corte di Carlo di Borbone, Francesco Liani tutti realizzati entro il 1760. Va però ricordato che queste tele, che ripercorrono in diversi punti di vista il tema della Natività, comunque provengono dalla Cappella Reale della Reggia di Capodimonte. Dietro quell'altare vi è ancora il sarcofago in rame argentato di Maria Cristina di Savoia, morta il 31 gennaio del 1836, ed attualmente sepolta presso la cappella dei Borbone all'interno della basilica aulare di Santa Chiara a Spaccanapoli. Maria Cristina di Savoia, divenuta Regina delle due Sicilie, nata Savoia, finita in sposa come prima moglie a Ferdinando II di Borbone, vissuta e morta in odor di santità è stata proclamata beata dalla Chiesa Cattolica. Il dispositivo per la concelebrazione per questo evento fu apparecchiato per il 25 gennaio del 2014. In basilica presenti gli eminentissimi Cardinali, l'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, Angelo Amato, Prefetto per la Congregazione dei Santi, e Renato Martino, Gran Priore dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio. Sul posto anche i discendenti dei Borbone del Regno delle Due Sicilie, le loro maestà, i Principi Carlo e Camilla, ed i rappresentanti del ramo spagnolo della famiglia, Don Pedro e Don Jaime, il Principe Amedeo d'Aosta e la Principessa Gabriella di Savoia, oltre alla persona del capo della Casa Reale del Portogallo, Dom Duarte Pio di Braganca, e Principi della famiglia Asburgo.


Spazio note

(1) A cura del Servizio Educativo della Sopraintendenza B.A.P.S.A.E. di Napoli e Provincia.