Comprensorio 167 di Secondigliano

Il Comprensorio 167 di Secondigliano a Napoli1 è comunemente noto col semplice toponimo di: 1672 (2bis).
Assieme alle case popolari del quartiere di Ponticelli, è una concentrazione residenziale della più ampia espansione edilizia datata 19723, nell’ambito della stesura comprensoriale della città avviata già nel 1965, dieci anni dopo il riordino totale e definitivo dell’assetto urbano moderno4. Nessuno degli impianti sui comparti di Secondigliano e Ponticelli, hanno una qualche minima relazione con le preesistenze dei casali omonimi.

Tutti i progetti architettonici, costruiti in parte col contributo dello Stato5 ed in parte per conto della GESCAL6, furono strappati al controllo dei loro stessi progettisti ed avviati in piena autonomia tra gli enti appaltanti dell’ ISES ed UNRRA-Casas, per l'omonimo quartiere, INA-Casa per il rione detto Monterosa, alle Cooperative Private e Cassa Per il Mezzogiorno spetteranno le Vele di Scampia.

L'Istituto Autonomo Case Popolari, da sola edificherà sul suolo di Secondigliano 14 comparti, 6200 alloggi per 37.000 stanze declassando il suo intervento da quartiere satellite a quartiere dormitorio.


La 167 ed il suolo delle megastrutture napoletane.

Tutta quanta l’area interessata dalla Legge 167 si sviluppa sulle direttrici Nord Nord-Est, col proposito di spostare il baricentro della città metropolizzata verso il cuore della provincia, già dal 1977 irradiato dal cosiddetto sistema dei centri urbani in periferia7.

  • Si tratta di 200 ettari di terra insediata da enormi edifici, su 21 comparti edilizi, che, sui complessivi 200 ne occupano 132, per un piano complessivo previsto per 63 mila persone; fino al 1977 su questa zona vennero costruite 5 scuole elementari e nel 1981 si avvieranno costruzioni per il PSER, che da allora ha completato il Parco Urbano aggiungendovi altri 418 alloggi. La 167 di Napoli è soprattutto un Piano di Zona, libero, senza un plano volumetrico guida, senza grandi vincoli, né disegno, né forma, strutturato attorno ad un anello centrale distributore di servizi e di verde pubblico. Un suolo sostanzialmente interessato da mega strutture, alcune di queste alte 26 metri rispettivi di 14 piani, con una densità fondiaria altissima ed un indice di costruzione di 3,5 mc/mq, che sarebbe poi la legge base, sembra, maggiormente rispettata e che tuttavia si contrappone all’ineluttabilità della normativa che ne ha permesso l’adeguamento strutturale.


Spazio note

(1)*Napoli moderna : città e case popolari, 1868-1980 / Sergio Stenti ; introduzione di Alberto Ferlenga. - Napoli : CLEAN, [1993]. - 195 p. : ill. ; 21 x 24 cm. Codice SBN VEA0051734 BNI 94-8184
(2) LEGGE 18 aprile 1962, n. 167 Disposizioni per favorire l'acquisizione di aree fabbricabili per l'edilizia economica e popolare. (GU n.111 del 30-4-1962 ) Si veda pure: Legge 20 gennaio 1967, n° 425
(2bis) A Napoli di Ghetti ve ne sono già tanti, e alla precaria situazione di Secondigliano, di ghetto, lo Stato, con la 167, ce ne ha messo uno nuovo di zecca. Così scritto in: A Spinosa, L’ultimo Sud, Roma, 1977 pagg 25-26
(3) *PRG su tre piani collegati : confronto sull'assetto urbano di Napoli / Sandro Dal Piaz. Codice SBN NAP0488485 Fa parte di La voce della Campania : quindicinale regionale di politica, economia, cultura e attualità , A.4, n.24 (dic.1976)
(4) I progettisti per i capigruppo furono per i comparti contrassegnati con la lettera Q a Locascio, per i comparti S,T,N, a Pagliara, il comparto U a Rosi, il comparto V a Perriello ed il comparto W a Nunziata. Infine i comparti A,B,C,G,H,I,X,Y all’Ufficio tecnico dell’IACP coordinato dal Mazziotti.
(5) I soldi dello Stato servirono al comprensorio 167 di Secondigliano di Napoli per i comparti urbani C, I, Y, per complessivi 1058 alloggi , 8150 stanze, costo 11.654.000.000 lire. A firma dell’avvocato Nello Caserta in IACP realizzazioni costruttive nei comprensori 167 di Napoli e Provincia BNN MISC. B 1439/ 19 Stampato in proprio presso la locale Facoltà di Architettura ed Ingegneria Università degli Studi di Napoli Federico II
(6) La GESCAL intervenne nel comprensorio 167 di Secondigliano con soldi propri per i comparti urbani W, U, Q, S, T, ed assieme al comprensorio di Ponticelli ottenne di fondarci sopra 3.308 alloggi per 20.490 stanze per 36.430.000.000 di lire. Per i riferimenti vedi nota precedente.
(7) G. De Luca “La 167 come strumento di una politica urbanistica per Napoli” in “Casabella”, n° 44 195, pag 118