Edificio Assicurazioni Generali CDN Napoli

Si tratta di un palazzo per uso uffici nella zona D del PRG 1994, isola B2 al Centro Direzionale zona orientale di Napoli1, due isole distante dalle Torri Enel e quattro isole dal Largo Kagoshima, cinque rispetto agli edifici del Lotto A4 B1.

Fu commissionato dalla Generali Assicurazioni S.p.A., a Marcello Angrisani, di fatto, uno degli architetti costruttori e progettisti del complesso immobiliare a ridosso della Stazione Centrale di Napoli, nell’area siubcomprensioriale di Poggioreale.

L’edificio è fortemente caratterizzato dagli spigoli arrotondati, ed i pilastri in beola, una pietra perlacea estranea all’uso dell’architettura napoletana, ma qui trattata in omaggio dal suo progettista al genio dell’architettura di Franco Albini che ne faceva largo uso.

Il complesso visivo di tutta l’opera che caratterizza il palazzo è frutto di un modello ispirato all’ultimo momento per conferire all’immobile un’espressione di qualità architettonica venuta a mancare causa la forma allungata in senso orizzontale e letteralmente ricoperto di vetro.


Il palazzo è considerato non degno di quella fantasia che è peculiare alle costruzioni architettoniche.

Lo stesso autore finirà poi per considerare la sua opera, un “cappotto”, ossia una specie di soprabito che isola l’edificio interno dalla vita esterna.

  • E che permette di ottenere uno strato isolante grazie all’aria circolante tra lo spazio delle vetrate; una buona idea, dichiarerà il suo autore, per contentare la committenza. Poiché dallo stesso fu definito, il suo edificio, un prodotto non degno di quella fantasia che è peculiare alle costruzioni architettoniche, e qui in questo caso la vetrata specchiata non ha dato molto spazio alla libera espressione di personalità. Tuttavia, nella zona attico furono sistemati i sofisticati strumenti per acclimatare gli ambienti interni e per regolare in genialità la massa vetrata delle facciate esterne l’autore inserisce delle rigature in acciaio inossidabile, e con ciò, riesce a spezzare l’inutile fissità delle vetrate specchiate a sistema curtain walls. Tutto il lavoro di design si sviluppa al suo interno soprattutto in zona atrio, con pavimento in marmo bianco di Carrara ed una scala accesso solo al piano ammezzato rivestita di marmo rosa del Gargano. Agli altri piani l’accesso è consentito solo con ascensori. Ed ancora: l’atrio è anche il momento in cui l’architetto riesce ad imprimere molta della sua personalità almeno per quanto riguarda l’installazione di un pannello decorativo in legno intagliato a mano da un ebanista e con disegno astratto inciso nella materia legnosa dall’architetto Frank Loyd Wright, americano, autodidatta dell’architettura cresciuto alla scuola di Louis Sullivan, caramente ricordato dal Wright come il Libermaister.


Spazio note

(1) Al Centro : il Centro Direzionale di Napoli / \\testi: Antonella Sinopoli, Marco Suraci ; foto ed elaborazioni digitali: Ciro Fusco!. - \\S. l.! : Editoriale Vivere, \\1999!. - 103 p. : ill. ; 33 cm. ((Testo anche in inglese. Codice SBN NAP0261280 BNN Sez Nap VII A 1619 pagine 48-49. La scheda tecnica http://na.architetturamoderna.it/index_scheda.asp?id=47