Edificio Commerciale via Filangieri, 53 Napoli

È l’edificio commerciale con ingressi ai numeri civici 53/59, di via Filangieri a Napoli1, quartier Amedeo, uno dei tanti edifici della schiera immobiliare prodotti da Giulio Ulisse Arata.

Arata fu anche firmatario dei progetti architettonici di case e palazzi occupanti in massima parte il quartiere di Chiaia, anche se lo stesso architetto è in realtà noto principalmente per aver dato profilo all'edificio delle Terme sul Cratere di Agnano ai Campi Flegrei.


Sua è anche la firma a progetti come la fondazione dei palazzi Leonetti e Cottrau, la palazzina Paradisiello al Parco Margherita ed infine per pregio e qualità storico-architettonica, sulla stessa via Filangieri, portano la sua impronta architettonica anche il palazzo Mannajuolo e l’edificio commerciale Lotto O.

Di questo edificio oggi resta solo la facciata e dello stile improntato al suo interno non resta null’altro, neppure le suppellettili e pure la distribuzione degli spazi è cambiata e persino la destinazione d’uso non è la stessa dei suoi anni.


Chiudeva una terrazza utilizzata come spazio per prendere il tè all’aperto.

Fu, infatti, disegnato e realizzato in un primo momento come casa-negozio per la famiglia di Leopoldo Gatti.

  • Ma ritardato solo per un’ipotesi mai realizzata di costruire in questo luogo una galleria che conducesse direttamente nel cuore della Pignasecca, venne dato in usufrutto al ristorante Eva, motivo per il quale, fu progettato un interno con living spazioso, capace di ospitare una sala da pranzo per la borghesia. Costruito su quattro livelli, i primi due furono attrezzati a sala per ristorante, e gli altri due a mo’ di pensione con camere e bagno in comune. Dal primo all’ultimo livello un collegamento verticale fatto funzionare come un ascensore ed in alternativa anche una rampa di scale. La sola a resistere contro i cambiamenti dello stato è la facciata che mantiene tutt’oggi l’impaginazione iniziale. Un impianto simmetrico a sette campate scandito regolarmente senza tamponamenti e tre ordini architettonici che si sovrappongono a formare una muratura portante ad ampia apertura vetrata a tutta altezza. Il primo ordine architravato mostra la soluzione di pilastri a base quadrata, contro un basamento d’appoggio svasato ed alcuni segni di decorazione stanno alla parte superiore del prim’ordine. Il secondo ordine, che comprende primo e secondo piano del palazzo, mostra archi a tutto sesto che poggiano su esili pilastri di altezza doppia. Ed infine il terzo ordine architettonico scandito dalla parte centrale occupata da tre archi a sesto ribassato e ai lati due coppie di bifore. Il terrazzo è protetto da una fascia piana in rilievo con elementi di decorazioni in stucco quasi del tutto andate perdute.


Spazio note

(1) Pasquale Belfiore e Benedetto Gravagnuolo Architettura e urbanistica del Novecento, premmessa di Mario De Cunzo, prefazione di Renato De Fusco Editori La Terza maggio 1994 BNN S C ARTE B 495/ter BNN SC ARTE B 495/ter