Negozio “Lotto Zero” a via Filangieri Napoli

Negozio lotto Zero è una struttura immobiliare di risulta1, 40 mq non oltre, a forma di triangolo rettangolo all’interno del quale, pienamente occupante tutto il suo vertice, una scala semicircolare collega il piano inferiore a quello superiore.

Il negozio corrisponde al numero 61 di via Filangieri, al Rione Amedeo a Napoli.
Rappresenta un tentativo di applicazione di stile Liberty per immobili ad uso commerciale alla stessa maniera del Negozio Knight, sul fianco destro di palazzo Partanna a piazza dei Martiri, rione della Vittoria.

E’ stata realizzata da Giulio Ulisse Arata per l’azienda dei Gatti, con il quale, terminatolo nel 1910, completa la serie di opere sulla stessa strada nello stesso quartiere, tra le quali, su tutte domina il vicinissimo Palazzo Mannajuolo.

  • Oltre all’armonica pianta a suscitare interesse per questa piccola struttura è anche il prospetto differenziato per tutti e due i livelli, impreziosito da una notevole quantità di elementi della cosiddetta arte decorativa minore, tipo stucchi affrescati ed altre tipologie di accorgimenti prese in prestito dalle altre fabbriche. Il tettuccio aggettante tutto in legno, infatti, verrà poi adottato dall’architetto D’Aronco per gli ingressi alla mostra di Torino. Il linguaggio che si è usato per realizzare l’immobile lo si ritroverà poi nelle altre opere realizzate in tarda maturità dell’architetto Arata, autore quindi della palazzina detta il Paradisiello al Parco Margherita, il palazzo Leonetti al Rione Amedeo e un poco fuori pensa all’edificio delle Terme nel cratere di Agnano ai Campi Flegrei. In questo episodio invece, l’Arata consacra se stesso personaggio unico sullo scenario napoletano ad esser stato capace di comporre il Neoromanico, specie su un immobile riallacciato a sua volta al fenomeno conosciuto come “eclettismo di ritorno”, interpretando, masse e da queste i volumi corrispondenti ad un medioevo più stilizzato e, una volta tanto, non analizzato come una realtà dello storicismo.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Alessandro Castagnaro, Architettura del Novecento a Napoli, Prefazione di Renato De Fusco, Edizioni Scentifiche Italiane. BNN SEZ NAP VII A 1623 pag 19