Veduta chiesa dell’Avvocatella di Cava Napoli
Si tratta di un olio su tela trovato inizialmente in una mostra borbonica al real Museo del 4 ottobre 1826 assieme ad altri diciassette dipinti dell’artista Raffaele Carelli, al quale il dipinto viene attribuito.Raffele Carelli fu un pittore della Scuola di Posillipo, nato in quanto tale dall’apprendistato del Ciappa1 ed è del medesimo anche la Veduta della Valle di Roveto.
Entrambi appartengono all’elenco delle opere da sempre di proprietà del palazzo della Prefettura di piazza del Plebiscito a Napoli.
Attribuito all’anzidetto artista a partire da un documento ritrovato ed è datato maggio 18272, attraverso il quale si scopre che, il Niccolini, nel riordinare il piano nobile del palazzo prefettizio, operò una spesa a parte per incorniciare questo quadro segnalato come di proprietà del Carelli ed un altro poi restituito alla paternità di Michele Foggia.
- Il quadro ritrae il prospetto laterale della chiesa santuario dell’Avvocatella a Cava de’ Tirreni, meta ambita per tutto il XIX secolo dagli artisti pittori nostrani e via a via finita negli obiettivi degli artisti stranieri che l’hanno più volte inquadrata e dipinta. Nella mostra del 1826, del Carelli si segnalano altre opere che l’artista realizzò in un suo tour personale su tutto il circondario cavese, e cioè: Vietri, Amalfi, La Grotta di Bonea, La Trinità e la Pergolata della Cava tutte datate 1826. Il quadro versa in ottime condizioni, ed è rappresentativo di un atteggiamento assunto dal nucleo dei pittori avanguardisti ricorrenti alle vedute paesistiche di tutto quanto l’Ottocento napoletano, rilevando inoltre, la complessa arte dei prospetti uguagliabile solo e soltanto dalla scuola di Anton Sminck van Pitloo. Ed infine, con questo dipinto, il Carelli oltre a riscattare il convenzionalismo, scrive il Biancale a tal proposito, testimonia anche l’importanza delle vedute prospettiche, specie quando si tratta di dover testimoniare l’esatta condizione naturalistica e paesistica dell’immobile inquadrato nei dipinti che rientrano in questo genere.
Spazio note
(1) Contributi: Ugo Carughi, Luisa Martorelli, Annalisa Porzio in Il Palazzo della Prefettura introduzione di Agatino Neri. Sergio Civita Editore Officine Grafiche Peerson Napoli 1989.(2) A.S.N., Casa Reale Amm.va Maggiordomia, Fs 483
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