Angelo del Sanmartino ai Filippini di Napoli

È un opera di pregevole fattura, un pezzo che arricchisce la Quadreria dei Girolomini di Napoli1, collocata nelle stanze del piano nobile di Palazzo Seripando a via Duomo.

Diversamente dalla sua attuale collocazione l'opera fu commissionata per impreziosire il grandioso disegno di decorazione in stucco dell’abside della chiesa di Sant’Agostino alla Zecca al Rettifilo assieme ad altre venticinque sculture a tutto tondo datate 1760-1761.


Ritraente la figura di un Angelo, il bozzetto fu realizzato in terracotta, 32 cm di altezza, per mano di Giuseppe Sanmartino, lo scultore settecentesco che si fece apprezzare nell’ambiente della sua fatta per l’egregia opera lasciata nel 1753, alla Cappella Sansevero del Cristo Velato, in antitesi alla Gloria del Paradiso eseguito dal Russo.

Tuttavia, anche per i Girolomini, l’attività dello scultore napoletano fu molto intensa: suo è il ritratto in terracotta di San Filippo Neri, sue furono le statue dei Santi Pietro e Paolo, collocate sulla facciata della stessa chiesa prospiciente l’omonimo largo ai Tribunali.

  • Suoi furono gli Angeli reggi candelabri sulla balaustra dell’altare maggiore della medesima chiesa. Anche in questo caso ricorre il metodo del drappeggio come elemento di incanto, le larghe volute del panno che avvolge l’Angelo al quale non sono state fatte mancare comunque le due ali, che, in un certo modo, ne attenuano la fattezza. La postura dell’Angelo non inganna affatto, e se ne riconosce l’intenzione dell’autore di volerlo collocare nella gloriosa teoria di angeli che faranno poi da corona all’Eterno Padre nel mirabile progetto dello scultore di architettare una possibile scenografia chiesastica. Per quanto riguarda la ritrattistica filippina, del medesimo autore sempre alla Quadreria dei Girolamini si conserva il ritratto di San Filippo Neri, cimelio in terracotta, alto non oltre i 40 cm, modello tratto da un primo abbozzo in cera ancora custodito dai Padri della Società di Vita Apostolica e forse ultimato per un oggetto commissionato in argento, irreperibile sul mercato. Parte del busto a partire dal colletto inferiore è un rifacimento degli anni anni Sessanta dell’Ottocento.


Spazio note

(1) La Quadreria dei Girolamini / a cura di Roberto Middione. - [Pozzuoli] : Elio de Rosa, c1995. - 93 p. : ill. ; 24 cm. ((In testa al front.: Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli. Codice SBN NAP0178126 BNN Sezione napoletana 6. B 1692. pagg 88-89