Palazzo Ragni a Materdei Napoli

E’ uno dei palazzi storici del centro antico di Napoli1(1bis) già presente e visibile nella pianta della Platea di Fonseca di Donato Gallarano datata 17182 .
E' appartenuto alla famiglia Ragni, proprietraria sul finir del Cinquecento di un vasto isolato che all’epoca dovette interessare la regione sud-ovest del Rione a Materdei, sui limiti del territorio della Stella a e Santa Teresa agli Scalzi al Museo. Anche se, un tipo di documentazione più attendibile porta data successiva al terremoto del 1732.

Detto terremoto ne devastò tutta la struttura, ed in seguito al quale, ancora proprietrari i Ragni, lo ricomposero in più fasi determinandone l’attuale caratteristica conformazione disomogenea.

In quello stesso anno dal sisma vennero giustificate le attività per i lavori ai palazzi Ruvo nello stesso quartiere, ed il palazzo Mastellone alla Carità.

Da questo tipo di documenti è possibile datare gli interventi del Settecento, guidato sotto la direzione del Nauclerio che paga per un periodo relativo a tutto l’anno 1734, a Francesco de Angelis lavori di carpenteria in legno, al cavamonte de Crescenzio, al vasolaro Mattia d’Affuso, ai tagliamonti Spagnuolo e Palumbo, al mercante di legno Airola. I lavori, si sa, proseguirono fino a tutto il mese di giugno del 1735.


Breve nota sul palazzo. 

  • Il palazzo si presenta con due cortili intercomunicanti tra loro ed un vestibolo riconoscibile nella carta del Carafa datata 1775. In effetti la presenza sul posto di due scale di analoghe dimensioni e conformazioni architettoniche lasciano pensare che dovette esserci almeno fino a tutto il Seicento un secondo vestibolo sparito nel riordino che si è fatto sul palazzo medesimo durante i lavori del Settecento. Di queste due scale la più antica del palazzo sembrerebbe esser quella che affaccia sul vico dei Medici; Ferraro riporta ”molto rimaneggiata e poco conservata”. Mentre l’altra scala che sta di fronte al vestibolo conserva le forme eleganti più recenti; essa si svolge per tre rampanti intorno a quattro pilastri centrali, interponendosi tra il cortile del palazzo ed il giardino oggi insediato da una costruzione immobiliare che lo ha fatto sparire completamente. La facciata interna alla corte del palazzo dovette presentarsi fino a tutto l’Ottocento come un muro tagliato in tre parti privo di qualsiasi decorazione ed il ballatoio, anch’esso, dovette reggersi fin dall’inizio su due pilastri centrali in piperno e sui muri laterali sotto le alte volte dei solai sotto il perimetro assiale dei balconi. Oggi, invece la controfacciata si presenta di volume pieno.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: [5]: *Stella, Vergini, Sanità / Italo Ferraro. - Napoli : Oikos, [2007]. - CIV, 551 p. : ill. ; 31 cm. Codice SBN NAP0394992 ISBN 9788890147807
(1bis) Palazzo Ragni, trovato anche nella partitura e mappatura del territorio realizzata dagli studenti di corso, Gaetano De Stefano, Michele Ferrante, Laura Guerrini, Alfredo Iovino, Marianna Rinaldi, in Palazzi napoletani. Itinerari grafici e percorsi interpretativi nel rilievo dell’architettura. BNN Sezione Napoletana. Collocazione: VII B 1526. Scheda tecnica del palazzo a pagina 79. A proposito del palazzo numero 135 di piazza Cavour.
(2) [ASN, Monasteri Soppressi, vol. 2819]