Statua di Federico II di Svevia Napoli

E’ dello scultore Emanuele Caggiano, emerito professore dell’Accademia delle Belle Arti a Napoli1, la statua di re Federico II di Germania.

E’ la seconda delle otto statue della facciata principale di Palazzo Reale, tra le statue di Ruggiero il Normanno e la statua di Carlo d’Angiò.

Nato dalla dinastia degli Hohenstaufen, fu nipote del Barbarossa, figlio di Enrico VI re di Sicilia, imperatore di Germania nel 1212, incoronato imperatore del Sacro Romano Impero dal papa Onorio III.

Re Federico II di Svevia, nell’opera è ritratto in posa d’accademia, forzato nell’atteggiamento marziale che gli è conferito solo per segno e testimonianza dei turbolenti periodi che caratterizzarono il meridione d’Italia durante il suo Regno.

  • Tuttavia i lineamenti del volto risultano, alla critica mossagli contro da Vincenzo Della Sala, troppo posati e placidi per un re da ricordare invece come tenace, combattente; un re artista, lo Svevo audace, lottò contro i Guelfi e Ghibellini, lotta miseramente terminata con la sconfitta di Manfredi e la morte di Corradino di Svevia, si dice, oggi sepolto alla chiesa del Carmine Maggiore al Mercato. E’ stato anche il re che ha maggiormente afflitto l’Ordine dei Francescani nelle persone di Frati Minori napoletani di Santa Chiara a Spaccanapoli. La testa della statua è piatta, liscia, le mani scolpite grossolanamente ed il tratto complessivo della statua nell’espressione e nella forza che ci mette il personaggio nello star ritto ed impettito è molta e poca al tempo stesso. Mentre col piede destro calpesta la bolla di scomunica in cartapecora lanciatagli da papa Gregorio XI. Federico II di Germania, morì scomunicato da due papi nel 1250. Ai piedi, sparsi per terra una serie di codici manoscritti, ed un viluppo di indumento, forse parte dl mantello del re. Alle gambe indossa la classica maglia in acciaio e sotto la gonnella si riescono ad intravedere parti anatomiche della gamba destra rimasta scoperta.
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Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Le statue della reggia di Napoli. Note critiche e profili artistici di Vincenzo Della Sala Napoli Facco e C. 1889 BNN RACCOLTA AMALFI Busta A 20/17