Palazzo Grand Hotel Santa Lucia a Napoli

E' uno dei palazzi storici di Napoli1, amabilmente legato alle infrastutture della corrente architettonica squisitamente floreale, relativa alle produzioni dei primi anni Venti del 1900. Sta col fronte aperto sul Lungomare di Via Partenope, tra l'antico borgo dei Marinari e quello relativamente più moderno di Santa Lucia al Mare.


Stile e design delle sue sale, seguirà quello già pressocchè collaudato per gli appartamenti storici di casa Piscicelli-Taeggi, quello di casa Spada-Young.


Le linee architettoniche di rilievo assumono aspetto molto simile a quelli già prodotti anche per il monumento della duchessa Teresa Ravaschieri, oltre alla somiglianza nell'elegante ed ormai scomparso chiosco Miccio a piazza Trieste e Trento di fronte alla chiesa di San Ferdinando.

Alla stregua del Grand Hotel Vesuvio e del Grand Hotel Royal Continental, il Santa Lucia è stato impostato da progettisti professionalmente maturi, abbastanza da legare anche la produzione tardo ottocentesca alle nuove forme dell'architettura moderna, ed esso comunque ricade nella clientela d'ambito meridionale dei progettisti del floreale a Napoli, mantenendo, fino alla fine degli anni Settanta del '900 una vecchia, aristocratica impronta.


Il Grand hotel Santa Lucia e l'attuale forma immobiliare del 1906.

E' cresciuto introno alle storie leggendarie di Castel Dell'Ovo, l'elemento architettonico più antico del Golfo.

  • Si tratta oggi dell' Hotel Santa Lucia, un edificio che all'inizio fu destinato per uso di abitazioni civili è divenuto poi un albergo della massima categoria. L'esito delle sue faccende storiche riepilogano la versione opposta dell'Grand Hotel Eden al Rione Amedeo che invece, venne realizzato per divenire un albergo, finendo poi per autodestinarsi ad uso per le abitazioni comuni. Il palazzo, di notevoli dimensioni, che anticipa e posticipa lo sbocco del Borgo San Lucia a Mare ed il fronte conclusivo di Via Chiatamone, fu rilevato dalla Società Pietro Campione & C., assieme al palazzo Grand Hotel de Londre a piazza del Municipio, entrambe affidati all'egregia opera di Giovan Battista Comencini; completato in ogni suo dettaglio e consegnato nella forma attuale nel 1906.

Il Grand hotel Santa Lucia ed il successo dell'architettura Liberty.

La facciata del palazzo Grand Hotel Santa Lucia presenta elementi di decoro ottocentesco mentre gli interni oggi completamente cambiati furono considerati all'epoca un successo dell'architettura Liberty.

  • Il salone table d'hôte oltre 100 posti a sedere, aveva le pareti perimetrali divise in tre sezioni; la più bassa fu realizzata in terracotta smaltata; al suo centro una teoria di listature in stucco avvolgevano il fregio decorato a stampo. Ancor di più a rendere l'ambiente molto orginale, un'impostazione assai più matura rispetto all'immobile di largo di Castello, furono proprio le lampade a braccio lungo, sulla linea dritta delle pareti, lavorate in color oro, stavan tutte al di sotto del fregio centrale. Tutto era in legno: le arcate, le consolle, le porte, i mobili, e le ampie listature a contenimento degli spartiti in stucco. Tra l'altro, l'ideale bellezza di quest'ambiente tipico di quell'epoca, fu proprio il basamento in ceramica ispirato alla flora del posto, dal vivo, riprodotta poi nella vicinissima Villa Comunale. Mentre, invece, fu di diverso spessore l'impostazione del design per il cosiddetto Giardino d'Inverno, una sala caratterizzata da doppia copertura in ferro e vetro; ferro battuto esile e colorato, dalla forma centinata delle travi in vista e le finestrelle decorate anche nelle listature metalliche.


Spazio note

(1) Liberamente estratto da: Renato de Fusco Il Floreale a Napoli Edizioni Scientifiche Italiane 1989. Collana di Storia dell'architettura, ambiente, urbanistica e arti figurative. Fondato da Roberto Pane BNN SEZ NAP VIB 370 bis e non bis cod. ISBN 8871045289. Ed anche: Alessandro Castagnaro Arcchitettura del Novecento a Napoli. Il noto e l'inedito. prefazione di Renato di Fusco Napoli 1998 Edizioni Scientifiche italiane BNN SEZ NAP VII A 1623 ISBN 8881147408