Zona Loreto Napoli

Zona Loreto a Napoli1, è la vasta area occupata dagli edifici del cosiddetto quartiere di Sant’Erasmo2, e più nota a partire dalla costruzione dell'imponente corpo immobiliare dell'Ospedale di Santa Maria di Loreto a Mare.
Afflitta dalle alternate vicende storiche che l'hanno visto via a via sempre più ridotta a sola funzione di comparto urbano, territoriale e senza alcuna rilevanza storica, zona Loreto mantiene la sinistra della direttrice di penetrazione costiera.

Risulta stravolta essenzialmente dalle demolizioni per le applicazioni delle fasce di servizio portuale della sezione Mercato, anticipate dalla legge del Risorgimento del 1904.

Effettivamente i lavori furono avviati dell'Alto Commissariato del 1925, ed in ultimo, fino a tutto il 1975, aggiustati e riordinati gli opifici della zona orientale della città a cui apparterrebbe il borgo del tutto distrutto dai bombardamenti del 1943, unitamente ai Granili.

Occupato da un edificio del piano INA-Casa per Napoli e gran parte del vicinissimo quartiere di San Giovanni a Teduccio, è anche conosciuto come il borgo dei vasai napoletani e dei noti ceramisti figulina del Giustiniani3.


Prova descrittiva del Borgo Loreto a Mare.

Si tratta da quanto si apprende dai documenti del più a sud dei comparti urbani ad oriente della città, subito dopo il ponte della Maddalena, edificati solo più tardi rispetto al costruito del ponte, e, che, rafforzano il carattere orientale della scena urbana nel suo complesso, come in un quadro o in un fondale, anche se ormai anch’essi non esistono più4.

  • La compatta cortina edilizia che affaccia su via Amerigo Vespucci, presenta un ritmo chiuso e non molto alternato di edifici alti, privati del loro originario spazio interno. L’ampia ed organica facciata del Borgo di Loreto s’innerva a sud nel comparto urbano dell’uscita a mare delle antiche paludi napoletane un ciglio più a sud, mentre a nord del tracciato di Via Nuova Marina si spinge fino agli edifici popolari dei rioni Stella Polare e G.B. Vico. Gli elementi caratterizzanti il borgo del Loreto con affaccio a mare sono l’imponente edificio del Cinquecento della chiesa di Santa Maria del Loreto e la chiesa di Sant’Arcangelo all’Arena, unico elemento primitivo del borgo che ne segna il passaggio storico di zona arretrata dalla costa, pur se tuttavia, la sua stessa denominazione testimonia come nei tempi passati il borgo prendeva forma sul pezzo di costa invaso dall’arena delle acque pluviali. Il quartiere di sant’Erasmo riesce a connaturarsi organico al perimetro murario della città consolidata, denunciandone l’artificiosità proprio quando riuscirà a prefigurarsi parte urbana del centro città durante il trentennio austriaco ed ovvero durante il riordino degli isolati della Marittima, nel rifacimento della via Marinella e l’abbattimento definitivo della murazione costiera. A partire dalle condizioni d’opera degli austriaci, il borgo viene ritratto nell’incisione che ha per titolo Il Prospetto Generale della città di Napoli eseguito da Ignazio Sclopis nel Settecento, e nella mirabile Veduta Scenografica a Ponente del duca di Noja5. Le due incisioni includono il borgo del Loreto in una visuale delle più spettacolari di Napoli, che dal corpo quadrato del quartiere della Cavallerizza inquadra la prospettiva dell’isola di Ischia e Procida emerse dalle acque del Golfo ed il prospetto interminabile dell’Albergo dei Poveri alle falde delle Colline a destra della contrada di Capodimonte.


Spazio note

(1) Elementi primari ed originari della zona orientale di Napoli. B/ Invenzione di un paesaggio Lidia Savarese in: Un’alternativa urbana per Napoli. L’area orientale Analisi del Territorio e architettua collana diretta da Giancarlo Alisio Edizioni scientifiche italiane giugno 1983 Portici BNN SEZ NAP VII B 502
(2) Sant’Erasmo per la presenza sul posto fino al 1840 di una delle tre torri del Castello di Sant’Erasmo.
(3) G. Sigismondo: Descrizione della città di Napoli e i suoi borghi, Napoli 1789, tomo terzo, p. 193 cfr L. De La Ville Sur-Yllon Dal Carmine a Revilgiano in Napoli Nobilissima, volume VIII 1899 p.4
(4) La *Figulina del Giustiniani / Eduardo Ricciardi. - Napoli : Giannini, 1930. - 4 p. : fot. ; 32 cm. ((Estr. da: Bollettino del Comune di Napoli, a. 1930, nn. 10-11. Codice SBN NAP0395013
(5) *Giovanni Carafa duca di Noja : umanista-scienziato del secolo dei lumi / Michele Sforza. - Bari : Centro Studi Nicolaiani, 2005. - 124 p. ; 24 cm. ((Appendice: I Carafa di Noja contro gli Acquaviva d' Aragona di Conversano. Codice SBN NAP0339419