Le sezioni e le scelte urbanistiche per le Vele di Scampia.

Sempre individuati con l'obiettivo di utilizzare delle costanti tipologiche, tutto il lavoro di costruzione delle Vele di Scampia nel comparto urbano di Secondigliano a Napoli venne definito da un sistema ordinato di viali pedonali.

Separati dai parcheggi pensati per star collocati a quota più bassa rispetto alle cantinole che si addossano al muro di sostegno ed il dislivello che se ne è prodotto tra i parcheggi sottostanti e la quota di strada in superficie, è stato risolto dal sistema di gradinate unificate.

Queste poi son tutte contenute nella larghezza della scarpata. Le abitazioni così costruite, articolate secondo una maglia modulare, orientano il complesso residenziale secondo le direzioni Nord-Sud ed Est-Ovest, di modo che gli alloggi medesimi paralleli e collocati su fronti opposti fruiscano dello stesso numero di ore di luce solare.

All'interno dei due diversi lotti è stata prevista la circolazione veicolare su gomma solo ad un unico senso di marcia grazie alle rampe di discesa e risalita dai parcheggi alla rete di strade comunali.
 


Il traffico su gomme è stato tenuto rigorosamente separato dalla circolazione pedonale.

Quest'ultima è resa possibile grazie ai sovrappassi che, con una percentuale non più alta dell'8% scavalcano parcheggi e scarpate.
 

 

  • Consentendo collegamenti più facili e meglio percorribili dalla strada maestra ai luoghi di residenza domiciliare. Si ricorda infine che tra le strade comuni e le Vele esistono ampi piazzali collocati a quote sfalsate tra di loro e sovrapponendosi appena tra loro determinano zone coperte, ubicate a modo di portineria, con tanto di centralino citofonico, il quadro comandi centralizzato per la rete elettrica ed il piano di controllo con bottoniera sull'illuminazione esterna. L'esecuzione del progetto in relazione alla fornitura sui servizi per i residenti. Agli inizi dell'esecuzione del progetto di edificazione degli edifici, per le Vele vennero sistemati impianti di riscaldamento, idrico-fognario e di antincendio. Per il lotto M fu collocata al di sotto del piano degli abitati una centrale termica ad acqua surriscaldata con sottocentrale di scambio termico capaci di assicurare temperature attorno ai 20° gradi all'interno degli alloggi allorquando le temperature esterne differissero anche fino a +2°. Per quanto riguarda il tipo di fornitura idrica, fu studiata la funzione delle prese nella rete esterna dell'ex A.M.A.N, e la tubazione esistente faceva riferimento all'anello principale di distribuzione delle portate d'acqua direttamente dalle zona alta dei Colli Aminei e dello Scudillo. Le portate delle acque pluviali sono raccolte dal sistema di tubazioni analoghi a quelli che sevono tutto il Rione 167. Tutti gli alloggi delle Vele superstiti di Scampia, tra l'altro allo stesso modo degli appartementi riferiti alle Vele rase al suolo, sono spazi di superficie abitale per oltre i 50 mq, su un totale di 60 mq comprese le terrazze. Gli alloggi son stati disegnati secondo la maglia modulare ed organizzati lungo il fronte delle unità. Il loro disegno è impostato su rettangolo fondamentale permettendo, con questo, la realizzazione di versioni speculari rispetto all'area destinata al soggiorno, separata dalla zona pranzo, a sua volta separata dalla cucina più che attrezzata, a sua epoca fornita a diritto dell'utenza di tutto l'occorrente fin nel dettaglio. Gli alloggi sono completati sul fronte anteriore da ampie terrazze.
 

Spazio note

(1) Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonche' sperimentazione organizzativa e didattica. (GU n.209 del 31-7-1980 - Suppl. Ordinario )