Il successo di Gomorra La Serie

Per quanto riguarda Gomorra La Serie, in relazione alla prima stagione, allo stesso modo di quanto non abbia già fatto il romanzo di Roberto Saviano, dal quale trae vita e sostentamento, e al quale resta ancorato in termini di produzione, per unanime consapevolezza, è considerata un prodotto televisivo di successo planetario.

 

Un successo raggiunto, si dice, per penetrazione quantitativa, nel senso stretto del significato di raggiungere il più alto numero possibile di spettatori col maggior numero di informazioni intuitive. 
 
Tuttavia, a Gomorra La Serie manca l’immediata identificazione della categoria a cui deve appartenere, poiché l’impressionante quantità di informazioni in essa contenuta è materiale contro-informativo, un insieme di notizie taciute o poco conosciute motivo per cui si tende ad escludere l’ipotesi del genere fiction per orientarla piuttosto ad un film inchiesta. Ma per l’effettivo, nonché percepibile stato emotivo di chi ha preso parte al progetto, soprattutto per i figuranti e le comparse minori, tutti reclutati sul posto, molti dei quali, consapevoli personalmente del problema raccontato, ha impresso alla pellicola il medesimo concetto che la critica di Carla Benedetti ha riconosciuto nella struttura profonda del romanzo di Roberto Saviano, le cui "caratteristiche di parola, la forza illocutoria ed il patto con i lettori", riconducono all’idea verosimile che possa trattarsi più di un film testimonianza sullo stato dei fatti, e non piuttosto un’inchiesta. È infatti vero che si riscontra anche sul set ciò che accade effettivamente tra le pagine del romanzo di Roberto Saviano, ed ovvero quella ricchezza di atti performativi, la capacità cioè di eseguire delle azioni semplicemente recitandole. Lo dimostra chiaramente l’intonazione dialettica dei personaggi costretti a ridurre la forza espressiva del linguaggio alla sola performance di verbi ed aggettivi estranei all’uso comune della lingua napoletana. La mimica dei volti impegnati a recitare, quasi tutte le comparse hanno semplicemente interpretato se stessi, la disciplina di alcuni movimenti, la gestualità comune, l’oggettistica, l’arredo, i costumi, l’hair style sono risultati tutti elementi efficaci ad azionare il meccanismo che produce l’illusione del nuovo mondo Gomorra, dentro al quale vivono i personaggi consacrati al Gomorra Star System. Il film Gomorra, di Matteo Garrone del 2006 ed in seguito Gomorra La Serie del 2014, non vi è dubbio sono stati prodotti per soddisfare l’esigenza di sortire l’effetto sovversivo venuto a mancare tra le pagine del romanzo, al quale non è mai stata negata la veridicità dei fatti raccontati, ma al quale è però sempre stata osteggiata la forza agente di testimonianza scritta.
 

Gomorra La Serie 2stagione.

Gomorra La Serie 2, con i nuovi personaggi introdotti nel cast e le dichiarazioni rese dagli attori professionisti della prima esperienza Gomorra La Serie è distribuito da Sky-Atlantic nel 2016.
 
  • Le riprese della seconda stagione terminarono a dicembre del 2015; la prima e seconda delle 12 puntate da sessanta minuti ognuna è stata trasmessa su Sky Atlantic alle 21,10 del 10 Maggio 2016. La mappa dei luoghi delle riprese di Gomorra la Serie 2 è vasta da includere un sito in Germania, ovviamente poi Napoli, ed altri ciak in Hounduras e a Roma. Alla regia, triplice come da sempre, nella seconda stagione si affianca della consulenza di Claudio Giovannesi. I personaggi sono quelli noti. Don Pietro Savastano interpretato da Fortunato Cellino, affiancato da uno dei suoi luogotenenti, tale Malammò, al secolo, Fabio De Caro. Seguono, Marco D'Amore nella parte di Ciro l'Immortale, Genny Savastano interpretato da Salvatore Esposito, ed il professionista di scena, Marco Palvetti nel ruolo di Salvatore Conte. Due personaggi nuovi agganciano il racconto che ne tramano la sequela dalla prima esperienza Gomorra. Sono, Cristiana dell'Anna, più semplicemente detta, Patrizia e Cristina Donadio, altrimenti detta, Chanel, più impropriamente, talvolta riportato erroneamente come Scianel.

Il nuovo personaggio di Gomorra: Patrizia.

Hanno già cominciato a chiamarla Patrizia di Gomorra, Cristiana Dell'Anna, attrice semi-professionista fino al 2011.

  • Nativa napoletana, diplomata in arte drammatica presso l'accademia di Londra dove vive e lavora; all'attivo le parti a teatro nel Regno Unito, in A Woman Alone e The Jewish Wife, mentre sempre in Inghilterra posa per le telecamere di Godless NightA Perfect day for a Cake e Moths, tutti cortometraggi che le diedero la possibilità di poter assimilare bravura nel recitare più parti di un solo personaggio; una bravura incisa, come dall'attrice stessa confidato, dall'attore Cristopher Heimann e che ebbe modo di esercitarne saga ed influsso nella soap napoletana Un Posto al Sole, laddove interpreta Micaela, Manuela e la finta Micaela. Sul set di Gomorra lo spessore d'attrice che le viene chiesto è comunque inflazionato alla maniera di quanto l'attrice stessa è stata in grado di offrire nelle esperienze pregresse; in quest'ambito di lavoro interpreta la ragazzina nipotina di Malammò col quale mantiene un rapporto di confidenza sui fatti che accadono a Napoli in assenza del capo. E nel frattempo riesce a gestire il negozio di abiti alla moda in quel di Secondigliano, cercando a modo suo di allontanarsi da un passato difficile e da dimenticare.

L'altro personaggio. E' la nuova Erinni di Secondigliano, Chanel a Malamente.

L'altra grande novità della seconda stagione di Gomorra La Serie è Cristina Donadio, in arte Chanel, soprannome di Annalisa di Gomorra.

  • È stata scelta al posto di Loredana Simioli e Mariangela Dabbraccio e Cinzia Mirabella. Chanel in realtà, ci aveva già provato nell'esperienza Gomorra La Serie, allorquando, provinata non fu ammessa al ruolo poi assegnato proprio a Maria Pia Calzone, quello di Imma Savastano, di cui, ne colma il vuoto lasciato dall'attrice che sul primo set è stata ammazzata. È una scelta singolare, caratterizzata dalla forza legata alla rude espressione di questo personaggio che incarna la Camorra al Femminile coprendo ed in parte risolvendo la necessità di introdurre la nuova matriarca del male, quell'elemento insostituibile della narrazione scientifica di Gomorra. Non poteva certo mancare al meccanismo storytelling la figura del male rappresentata da una donna, matura, forse già madre, ma sicuramente capace di lasciare soddisfatti sia il plot del format di Gomorra sia il pubblico sempre più esigente. Chanel ha già al suo attivo straordinariamente un ruolo del genere, nel film Io Clitemnestra, di cui proprio Chanel ne firma sia l'ideazione, sia la regia. In quel film, ambientato nella Napoli degli anni Ottanta del Novecento, Cristina Donadio, interpreta il ruolo della donna di Agamennone, un boss, che resosi latitante lascerà vacante il posto che verrà occupato proprio da questa ragazza, costretta ad uccidere il suo uomo appena questo tenterà di riprendere il comando. E anche qui, sul set di Gomorra il format è uguale. Chanel è la sorella di quel Zecchinetta, (Massimiliano Rossi), ucciso da O' Track su ordine di Genny. Nella seconda serie, Chanel gestisce la piazza di spaccio che era del fratello e certamente molto del repertorio di Cristina verrà importato nel personaggio che lo ricordiamo è una veterana dello spettacolo. Ha militato a teatro accanto ad Aldo Giuffrè, Mico, Galdieri, Aroldo Tieri, Gianni Agus, Nino Taranto nel 1977 e Pappi Corsicato che la lancerà al grande pubblico dell'osè col personaggio di Carmela.


Spazio note

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